Operatori e stakeholder chiamati a esprimersi entro il 28 novembre 2025. L'obiettivo è rivedere e adeguare i parametri economici alla luce dei costi effettivi sostenuti dai gestori e delle evoluzioni del contesto operativo.
Avviata da ARERA la consultazione pubblica del provvedimento 471/2025/R/IDR, nuovo aggiornamento biennale delle tariffe del servizio idrico integrato in vista dell'applicazione del metodo tariffario MTI-4 nel periodo 2024-2029.
Gestori, enti di governo d'ambito, associazioni e cittadini, si legge sul sito di ARERA, potranno inviare le proprie osservazioni dalla pagina dedicata entro il prossimo 28 novembre 2025: il passaggio mira a garantire un sistema tariffario più stabile e coerente con gli obiettivi di efficienza, sostenibilità e trasparenza.
Cosa prevede la consultazione
L'aggiornamento biennale delle predisposizioni tariffarie serve, continua ARERA, a rivedere e adeguare i parametri economici alla luce dei costi effettivi sostenuti dai gestori e delle evoluzioni del contesto operativo.
ARERA propone di intervenire su diversi aspetti: dal riconoscimento delle componenti di costo aggiornate, alla riquantificazione di alcuni parametri regolatori, fino al completamento del quadro normativo introdotto con il MTI-4.
Tra gli obiettivi principali del nuovo schema spiccano la promozione dell'efficienza operativa, con incentivi per la riduzione dei costi endogeni, il sostegno ai processi di razionalizzazione della governance, in particolare per accompagnare la piena operatività dei gestori unici di recente costituzione, l'attenzione alla sostenibilità energetica e ambientale, con strumenti che favoriscano investimenti in resilienza e riduzione delle perdite e un più stretto coordinamento tra la regolazione tariffaria e le gare d'affidamento del servizio, per garantire uniformità e chiarezza negli ambiti territoriali.
Investimenti in crescita e differenze territoriali
Il documento fotografa anche un quadro d'insieme sul fronte degli investimenti: per il periodo 2024-2029, si legge, i gestori che servono oltre 48 milioni di abitanti hanno programmato interventi per circa 28 miliardi di euro, pari in media a 565 euro per abitante nei sei anni (circa 94 euro l'anno).
Restano tuttavia evidenti le differenze territoriali: nel Centro Italia, ad esempio, gli investimenti pro capite previsti superano gli 800 euro per abitante nel sessennio, mentre in altre aree i valori sono più contenuti.
Le prossime tappe
Dopo la fase di consultazione, che si chiuderà a fine novembre, ARERA prevede di approvare il provvedimento definitivo entro il 31 dicembre 2025.
Tra le proposte contenute nel documento figura anche il differimento del termine per la trasmissione del primo aggiornamento biennale delle predisposizioni tariffarie dal 30 aprile 2026 al 30 giugno 2026, per consentire ai gestori di disporre di tempi adeguati per la raccolta e la validazione dei dati necessari.

