AQP AL FIANCO DEGLI AGRICOLTORI CON L'IMPIANTO DI ACQUE REFLUE AFFINATE DI CASTELLANA GROTTE

21 mag 2022
Un'opportunità di crescita e sviluppo sostenibile per il territorio agrario, con 2.200 metri cubi al giorno che saranno utilizzati per innaffiare i campi su una superficie di circa 100 ettari.

Investimenti e sostenibilità per il mondo dell'agricoltura: è il punto centrale affrontato nell'incontro tenutosi nell’impianto di acque reflue di Castellana Grotte (Ba) durante il quale si è parlato della distribuzione delle acque reflue affinate, con il coinvolgimento degli operatori agricoli della zona. Acquedotto Pugliese, Autorità Idrica Pugliese, il comune di Castellana Grotte ed Acquasoil, hanno spiegato l'importanza del riutilizzo delle acque reflue in agricoltura grazie a impianti moderni, sostenibili ed efficienti. L’infrastruttura - è emerso - rappresenta un'opportunità di crescita e sviluppo sostenibile per il territorio agrario.

“La sostenibilità al primo posto. È questa una scelta precisa portata avanti dal Consiglio di Amministrazione di AQP” ha sostenuto il Consigliere Francesco Crudele . “Grazie alla consegna di questo impianto, a partire dalla prossima estate e nei momenti di siccità, si potrà utilizzare efficacemente e tempestivamente l'acqua qui prodotta. Parliamo di circa 2.200 metri cubi al giorno che saranno utilizzati per innaffiare i campi di Castellana Grotte, coprendo circa 100 ettari. Questo è l'esempio più concreto di sostenibilità”.

“Il Comune di Castellana è stato il primo in cui abbiamo approvato il piano di gestione del riutilizzo, nel 2016” ha spiegato Andrea Zotti, Dirigente Sezione Risorse Idriche della Regione Puglia. “Le ricadute sul territorio sono note. La prima è il recupero delle acque reflue in un'area in cui la risorsa c'è ma ha un costo elevato perché si utilizza una falda a centinaia di metri di profondità. L'obiettivo è quello di creare economia circolare. È una possibilità per gli agricoltori di avere acqua buona e non salinizzata, senza cloruri oltre i limiti e con nutrienti che possono sostituire i concimi”.

Per garantire una elevata qualità dell'acqua affinata è stato realizzato un doppio sistema di affinamento e filtrazione con sabbia e carboni attivi. “Restituiamo così all'ambiente - ha commentato l'ingegnere Piervito Lagioia della Direzione Reti e Impianti AQP - un'acqua perfettamente limpida. I processi sono lunghi perché ci sono diversi soggetti che dialogano tra loro: Regione Puglia, AIP, AQP, i consorzi, società private e comuni che si occupano della rete di distribuzione. Il beneficio è quello di depurare e affinare l'acqua e incidere sul suo costo”.

L'attuale rilascio delle acque avviene su suolo tramite trincee drenanti. L’avvio della distribuzione in agricoltura consentirà di recuperare una risorsa che viene restituita all'ambiente nella stessa maniera, consentendo però agli operatori di recuperare risorse in tempi di siccità e cambiamenti climatici.

“L'AIP ha finanziato la parte di competenza del servizio idrico integrato per oltre 500 mila euro ed ora - sottolinea il Direttore Generale dell’Autorità Idrica Pugliese, Vito Colucci - siamo pronti per la distribuzione. Aspettiamo solo che il mondo agricolo recepisca l'utilità di quest'acqua che viene distribuita gratuitamente al gestore, che applicherà un costo. Il prossimo passo sarà quello relativo all’organizzazione del servizio sulla base delle richieste da parte degli agricoltori legate all’avvio della stagione. Inoltre il riuso di quest'acqua permetterà di limitare l'uso dei concimi”.

Nel suo intervento il sindaco di Castellana Grotte, Francesco De Ruvo, parlando della depurazione, ha spiegato che “non deve essere vista come un problema, ma come un valore aggiunto”. “C'è una forma mentis consolidata negli anni, nei decenni anzi, un vissuto secondo cui l'acqua è bene pubblico e non va pagata. Non è così: va pagata il giusto anche con dei contributi del Comune e di chi gestisce l'impianto. Noi siamo stati solerti nell'incentivare l'impianto e nell'aiutare gli agricoltori ad utilizzarlo. Con la crisi idrica poter utilizzare le acque reflue e avere acque di grande qualità, quasi potabili, è una fortuna per noi. Questo è un finanziamento regionale che parte da lontano, lo abbiamo messo a punto e ora bisogna utilizzarlo”.