Congo LNG, Eni avvia Fase 2 con arrivo impianto Nguya FLNG

10 dic 2025
Il progetto prevede nuove piattaforme di produzione, la riconversione dello Scarabeo 5 e una capacità complessiva di liquefazione fino a 3 MTPA; consente il pieno sfruttamento dei giacimenti di Nené e Litchendjili; supporta la transizione energetica del Paese, contribuendo alla produzione elettrica nazionale e a nuovi progetti legati ai biocarburanti.

Avviata la fase 2 del progetto Congo LNG, con l'arrivo dell'impianto galleggiante di liquefazione Nguya FLNG e l'introduzione del gas nel nuovo sistema di infrastrutture nell'offshore congolese.

La Fase 2, come riportato da Eni in un comunicato stampa, è entrata in esercizio in anticipo rispetto alle tempistiche previste del progetto – a 35 mesi dall'avvio della costruzione dell'unità Nguya FLNG – con l'obiettivo di esportare il primo carico di LNG a inizio 2026.

Una parte significativa del progetto è stata realizzata interamente in Congo, valorizzando le competenze della manodopera congolese e rafforzando ulteriormente il tessuto industriale locale.

Sviluppo della nuova infrastruttura energetica

La nuova fase comprende tre piattaforme di produzione, nonché lo Scarabeo 5, dedicato al trattamento e alla compressione del gas, e la Nguya FLNG per la liquefazione ed export di volumi di gas fino a 3 milioni di tonnellate anno (MTPA), equivalenti a 4.5 miliardi di metri cubi per anno.

L'assetto integrato abilita il pieno sfruttamento delle risorse gas dei campi offshore di Nené e Litchendjili, nella licenza Marine XII, e consente una gestione flessibile e progressiva dei volumi, garantendo un flusso costante verso le unità di liquefazione Tango (già operativa da fine 2023) e Nguya.

La Nguya FLNG, lunga 376 metri e larga 60, è progettata per trattare gas con diverse composizioni, in vista del potenziale sviluppo di altri giacimenti dell'area. Anche lo Scarabeo 5, riconvertito da impianto di perforazione a unità di trattamento, separazione e compressione, incorpora soluzioni orientate alla decarbonizzazione, rappresentando un esempio concreto di economia circolare e riutilizzo industriale.

Impatto sul sistema energetico nazionale e sulla transizione

Eni – conclude il comunicato – fornisce gas alla Centrale Elettrica del Congo, che garantisce il 70% della capacità di generazione elettrica del Paese, e contribuisce al potenziamento della rete di trasmissione attraverso la riabilitazione della linea ad alta tensione tra Pointe-Noire e Brazzaville.

È inoltre attiva in iniziative per promuovere la transizione energetica, come il progetto agri-feedstock che integra il Paese nella catena del valore dei biocarburanti e rappresenta una leva di sviluppo significativa per il settore agro-industriale.