
Secondo l'organizzazione, "diluire, ritardare o abolire il Regolamento UE sul metano minerebbe la fiducia, creerebbe incertezza per l'industria e invierebbe il segnale che gli standard europei possono essere negoziati".
In un momento di forte tensione nei rapporti commerciali transatlantici, i leader europei mantengano la linea sulla normativa UE sul metano. Queste le dichiarazioni dell'organizzazione ambientalista Environmental Defense Fund Europe (EDF Europe), che in una nota sottolinea come indebolire questa legge non rafforzerebbe la sicurezza energetica, ma minerebbe la capacità dell'Europa di regolamentare in modo indipendente, in linea con le raccomandazioni scientifiche e i suoi obiettivi climatici.
Secondo EDF, il Regolamento sul metano è perfettamente applicabile: come ogni nuova legge, richiederà adeguamenti, sia da parte dell'industria che delle autorità preposte all'attuazione, ma l'approccio graduale già integrato nella legislazione sul metano offre flessibilità agli importatori e ai loro fornitori ed esistono soluzioni per catene di approvvigionamento complesse come quelle degli Stati Uniti.
Le dichiarazioni dell'organizzazione
Molte aziende statunitensi ed europee, si legge nella nota, stanno già attuando misure di riduzione del metano e rendicontando secondo gli standard OGMP 2.0. Questo quadro, progettato in collaborazione con l'industria e che copre il 40% della produzione globale di petrolio e gas, conta membri impegnati a rispettare i più elevati standard di rendicontazione entro 3-5 anni. I principali esportatori statunitensi sviluppano da oltre sei anni sistemi di misurazione e rendicontazione del metano.
"La legge europea sul metano non è un peso, è una salvaguardia per il nostro clima, per la sicurezza energetica e per una concorrenza leale. Indebolirla invierebbe il segnale sbagliato nel momento sbagliato", ha affermato Helen Spence-Jackson, Executive Director di EDF Europe.
Oltre a contribuire alla strategia climatica dell'Europa, il Regolamento UE sul metano, secondo EDF, è fondamentale anche per il suo nuovo paradigma di sicurezza energetica, basato su trasparenza, tracciabilità e riduzione della dipendenza da fornitori inaffidabili, e le parti interessate europee si stanno concentrando sull'attuazione piuttosto che sull'indebolimento di questa legislazione.