Idrico, Abbanoa avvia percorso per restituzione aiuto di Stato

24 dic 2025
Si va verso la conferma della gestione pubblica del Servizio idrico integrato. La restituzione avverrà senza alcun riflesso sull'operatività, senza alcun rialzo sulle tariffe e senza alcuna limitazione agli investimenti per l'efficientamento delle infrastrutture.  

Con il 92,01% dei voti favorevoli, l'Assemblea degli Azionisti del gestore idrico sardo Abbanoa ha dato il via libera al percorso che porterà a ristabilire l'originaria scadenza della convenzione d'affidamento (non più il 31 dicembre 2025 ma 2028) e la possibilità di proseguire anche oltre con la gestione pubblica "in house" tramite la restituzione alla Regione dell'aiuto di Stato concesso nel 2013.

L'assemblea dei soci, si legge in una nota dell'azienda, ha approvato gli indirizzi sulle modalità di questo percorso che sarà caratterizzato da ulteriori confronti con gli azionisti. La restituzione avverrà senza alcun riflesso sull'operatività di Abbanoa, senza alcun rialzo sulle tariffe e senza alcuna limitazione agli investimenti per l'efficientamento delle infrastrutture.

Un quadro finanziario solido

Nel 2013, continua la nota, Abbanoa era in fortissime difficoltà finanziarie, e la Regione previde un aumento di capitale di 187 milioni di euro e chiese alla Commissione europea l'autorizzazione in qualità di aiuto di stato.

Per portare a termine l'operazione, si legge, da Bruxelles vennero dettate alcune condizioni, tra cui la riduzione della convenzione di affidamento del servizio idrico integrato di 3 anni (dal 2028 al 2025) e l'obbligo di indire una gara internazionale aperta anche ai privati dal 1° gennaio 2026.

Nel frattempo, spiega la nota, il gestore ha portato avanti un impegnativo piano di ristrutturazione aziendale e di risanamento dei conti, e ad oggi ha un capitale sociale di 288 milioni di euro: ha chiuso l'ultimo esercizio con un risultato positivo di 2,663 milioni di euro in aumento del 54,48%, un valore della produzione di 342,566 milioni di euro aumentato del 6,88% e investimenti per 121,3 milioni di euro anch'essi aumentati del 20,7% e raggiungendo il record dalla nascita dell'azienda come anno di spesa proprio per investimenti.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni, si legge, sono pari a 298,96 milioni di euro, in aumento di 25,35 milioni (+9,26%) rispetto all'esercizio precedente. Positivo anche il risultato della gestione finanziaria di +10,76 milioni di euro. Il patrimonio netto, pari a 340,264 milioni di euro, è aumentato rispetto all'anno precedente di 2,664 milioni di euro. Si tratta, sostiene insomma l'azienda, di un quadro finanziario solido che consente di affrontare la restituzione dell'aiuto di stato.