L'iniziativa, finanziata da Horizon Europe Clean Hydrogen Partnership, durerà dal 2025 al 2029 e mira a sviluppare un sistema di produzione di idrogeno verde di nuova generazione. Il Politecnico sarà responsabile dello sviluppo di elettrocatalizzatori privi di metalli nobili potenziati con liquidi ionici.
Al via ENDURION, il nuovo progetto di ricerca europeo dedicato allo sviluppo di tecnologie avanzate per la produzione di idrogeno verde. L'iniziativa, finanziata dal programma Horizon Europe – Clean Hydrogen Partnership, durerà dal 2025 al 2029 e mira a sviluppare un sistema di produzione di idrogeno di nuova generazione rispettoso dell'ambiente.
Ad annunciarlo in una nota è il Politecnico di Torino, partner del progetto insieme a università, centri di ricerca e aziende tecnologiche leader a livello europeo.
Il ruolo del Politecnico
Nell'ambito del progetto, l'Ateneo svilupperà materiali innovativi per elettrolizzatori ad alta efficienza – dispositivi che producono idrogeno attraverso l'elettrolisi dell'acqua consumando meno energia rispetto agli elettrolizzatori tradizionali, pur mantenendo, o aumentando, la quantità di idrogeno prodotta.
Ricerca e obiettivi di ENDURION
Coordinato dall'AIT Austrian Institute of Technology, ENDURION lavorerà nei prossimi quattro anni alla realizzazione di un sistema altamente efficiente basato su una nuova generazione di elettrolizzatori a membrana a scambio anionico pressurizzati (AEMEL) – dispositivi che producono idrogeno utilizzando una membrana speciale che trasporta ioni con carica negativa e che opera direttamente in pressione per ridurre i consumi energetici – pensati per applicazioni industriali e per ridurre l'impatto energetico della produzione di idrogeno.
Il progetto – si legge nel comunicato stampa – punta a sostituire materiali rari e costosi con alternative più comuni e abbondanti in natura, come nichel e ferro, e a ridurre di almeno il 15% il consumo energetico rispetto alle tecnologie attuali.
ENDURION intende inoltre implementare la durabilità degli AEMEL, sviluppando nuove membrane a scambio anionico più stabili e con una vita operativa significativamente estesa, in grado di supportare la produzione di idrogeno a pressioni fino a 50 bar.
L'Ateneo sarà responsabile della progettazione teorica e della validazione sperimentale di nuovi elettrocatalizzatori privi di metalli nobili. La loro innovazione chiave consiste nell'impiego di liquidi ionici (ILs), utilizzati sia come additivi dell'elettrolita sia immobilizzati direttamente sulla superficie dei catalizzatori, con l'obiettivo di migliorare la cinetica delle reazioni di evoluzione di ossigeno e idrogeno; di aumentare stabilità e attività catalitica; di ridurre l'energia in più che il dispositivo deve usare oltre al minimo teorico per produrre idrogeno; di supportare la stabilità della membrana nel sistema AEMEL.
Le dichiarazioni dell'Ateneo
"Lo sviluppo da parte del Politecnico di Torino di elettrocatalizzatori privi di metalli nobili potenziati con liquidi ionici contribuirà a rendere la produzione di idrogeno verde più accessibile e conveniente per la decarbonizzazione di settori ad alta intensità energetica come la produzione di acciaio, la produzione chimica e i data center, sostenendo in ultima analisi la transizione dell'Europa verso la neutralità climatica e riducendo al contempo la dipendenza da materie prime critiche e costose", ha commentato Simelys Hernández, docente presso il Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia-DISAT e Responsabile Scientifico del progetto per il Politecnico.
Oltre allo sviluppo tecnologico – conclude il comunicato –, il progetto analizzerà l'impatto ambientale, i costi e la riciclabilità dell'intero sistema, preparando la tecnologia all'adozione da parte dell'industria, con particolare attenzione ai casi d'uso nei data center.

