Infrastrutture, MIT: necessaria accelerazione iter Diga di Vetto

19 dic 2025
Avviato il dibattito pubblico per l'invaso in Emilia-Romagna: entro febbraio 2026 approvazione del DOCFAP per l'elaborazione del progetto di fattibilità tecnico-economica e per l'apertura della fase autorizzativa finale.

Si è svolta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti una riunione operativa per la realizzazione della Diga di Vetto, opera idrica che da decenni rappresenta una necessità strategica per i territori della Val d'Enza e dell'Emilia-Romagna.

L'invaso, come annunciato dal MIT in una nota, ha una capacità prevista di almeno 86 milioni di metri cubi d'acqua ed è progettato per garantire un approvvigionamento idrico stabile per usi agricoli, civili e industriali, oltre a rafforzare la sicurezza idraulica attraverso la mitigazione del rischio alluvioni, la regolazione delle portate e la gestione delle acque piovane.

Accelerazione dell'iter e fasi progettuali

All'incontro, convocato dal Vicepresidente del Consiglio e Ministro, Matteo Salvini, hanno preso parte il Commissario straordinario per l'opera, Stefano Orlandini, il Viceministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Vannia Gava e il Coordinatore della Struttura Tecnica di Missione del MIT, Elisabetta Pellegrini.

L'obiettivo condiviso emerso dalla riunione è imprimere un'accelerazione all'iter per l'avvio della fase realizzativa di un'infrastruttura considerata fondamentale per la resilienza idrica regionale e nazionale.

Il dossier – conclude il comunicato – rappresenta un avanzamento concreto: a seguito dell'approvazione preliminare del "Documento di Valutazione delle Alternative Progettuali" (DOCFAP), è stato avviato il Dibattito Pubblico sull'opera.

Entro febbraio 2026 sarà possibile procedere all'approvazione definitiva del DOCFAP, essenziale per l'elaborazione del progetto di fattibilità tecnico-economica e per l'apertura della fase autorizzativa finale.