Gruppo CAP acquisisce 20% di Aemme Linea Ambiente

09 ott 2025
L'operazione prevede l'acquisizione iniziale del 20% del capitale sociale, con opzione fino al 40% entro 3 anni, aumentando i ricavi e ottimizzando i costi grazie a sinergie con il settore idrico.

L’Assemblea dei Soci di Gruppo CAP, la green utility che gestisce il servizio idrico integrato nella Città metropolitana di Milano, ha approvato l’autorizzazione all’acquisto di una quota del 20% di Aemme Linea Ambiente (ALA) con la possibilità di incrementare la partecipazione fino al 40% entro i prossimi tre anni tramite aumento di capitale, grazie al raggiungimento del 70% dei target di fatturato previsti dal piano industriale.

L’obiettivo dell’operazione - si legge in una nota della società - è di affidare ad ALA il ruolo di soggetto aggregatore di società attive nell’igiene urbana diventando il player di riferimento del settore nell’area Nord-Ovest di Milano, aumentando i ricavi, ottimizzando i costi grazie a sinergie con il settore idrico e migliorando l’efficienza del servizio offerto ai cittadini anche attraverso collaborazioni con operatori privati.

ALA, società del Gruppo AMGA, è nata dal conferimento dei rami d'azienda di AMGA Legnano, ASM Magenta e AMSC Gallarate. Attualmente gestisce i servizi di igiene urbana in 19 Comuni, servendo oltre 530.000 abitanti nell'area nord-ovest di Milano e nel basso Varesotto.

Il piano industriale di ALA – prosegue il comunicato – prevede di raggiungere, entro il 2027, 80 milioni di euro di ricavi e 8,5 milioni di EBITDA, partendo da una stima di 45 milioni nel 2025.

"L'ingresso di Gruppo CAP in ALA permette di integrare la gestione dell'igiene urbana e di dare vita a un modello più organico a beneficio di oltre mezzo milione di cittadini. In questo modo possiamo garantire maggiore solidità ed efficienza del servizio, con vantaggi concreti per le comunità locali in cui operiamo", ha dichiarato Yuri Santagostino, presidente di Gruppo CAP.

"Con l'ingresso nella compagine sociale di ALA, Gruppo CAP consolida la propria presenza nel settore dei rifiuti, un business che, sommando le partecipazioni già detenute in altre aziende, genera complessivamente circa 70 milioni di euro di ricavi, pari a poco meno del 20% di quanto fatturato nel solo servizio idrico. A doppia cifra la stima di crescita che segnerà un +86% nel 2030, pari al 30% dei ricavi dell'idrico che rimangono sostanzialmente stabili", ha aggiunto Michele Falcone, direttore generale di Gruppo CAP.