L'INTERVENTO. Il settore idrico post PNRR: quale assetto organizzativo e industriale per raggiungere gli obiettivi ambientali UE?

15 dic 2025
A cura di Donato Berardi, Francesca Casarico e Samir Traini, Laboratorio REF Ricerche.

Il Servizio Idrico Integrato si trova oggi al centro di trasformazioni profonde. Da un lato deve affrontare le sfide ambientali, in particolare quelle legate al cambiamento climatico, con eventi estremi sempre più frequenti e impatti significativi sulla disponibilità e sulla qualità delle risorse idriche. Tali sfide, recepite anche dall’evoluzione normativa europea, hanno accelerato il dibattito sulla resilienza idrica, sulla transizione energetica e hanno posto l’accento sul ruolo dell’economia circolare. Dall’altro lato, le sfide industriali e organizzative richiedono agli operatori nuove capacità gestionali, maggiore efficienza operativa e una più solida resilienza infrastrutturale.

Un fabbisogno crescente di investimenti, ma serve mantenere la solidità economico-finanziaria

Il settore sta vivendo una stagione di forti investimenti, sostenuti da fondi pubblici ed europei; si tratta tuttavia di risorse temporanee e molto resta ancora da fare: dal miglioramento della qualità tecnica, alla sicurezza idrica, dalla neutralità energetica al riuso delle acque reflue a fini agricoli e industriali. Occorre interrogarsi sulla sostenibilità finanziaria delle sfide future, quando il sostegno del PNRR e dei fondi europei verrà meno.

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