Stesi nel progetto "Sandbox": droni a idrogeno verde per logistica sanitaria

11 dic 2025
Nell'iniziativa, l'azienda trevigiana fornirà il sistema di supervisione per la logistica a terra e per l'analisi predittiva dei ricambi dei droni, utilizzati nel trasporto di merci sanitarie, medicinali e sostanze biologiche urgenti.

Stesi è tra i partner del progetto "Sandbox" sulla Mobilità Aerea Avanzata per il trasporto di merci sanitarie, medicinali e sostanze biologiche urgenti tramite droni alimentati a idrogeno verde.

L’azienda trevigiana, in qualità di fornitore del sistema di supervisione – come annunciato in un comunicato stampa –, supporterà la logistica a terra e l’analisi predittiva dei ricambi dei droni.

Sperimentazione e caratteristiche dei droni

Il progetto, nato grazie a un protocollo d’intesa firmato da Regione Veneto, ENAC e SAVE, mira integrare l’idrogeno verde nel trasporto merci con ricadute su innovazione, efficienza e sostenibilità. Ciò attraverso la produzione in loco dell’idrogeno da fotovoltaico dedicato, lo stoccaggio e l’erogazione in un processo autosufficiente, con l’obiettivo di collegare diversi punti nevralgici della rete, grazie al coinvolgimento di H2C, azienda nel settore energetico in collaborazione con Stesi.

L’area scelta per l’iniziativa è l’aeroporto civile "Gino Allegri" di Padova.

I droni impiegati sono multicotteri con massa complessiva inferiore a 25 kg: richiedono circa tre minuti per il rifornimento, hanno un’autonomia di 100 km, trasportano fino a 5 kg e, a pieno carico, consumano circa 340 grammi di idrogeno verde, con velocità massima di 55 km/h.

Il percorso di validazione – si legge nel comunicato – prevede verifiche a terra del KEB (Key Energy Builder) realizzato da H2C per la produzione, lo stoccaggio e l’erogazione di idrogeno verde alimentato da energia rinnovabile; l’integrazione a terra tra KEB, drone a idrogeno e mezzi di movimentazione; e infine prove di volo in area aeroportuale e successivi test BVLOS tra due strutture ospedaliere della Regione, in cui il pilota mantiene il controllo senza contatto visivo diretto.

Prospettive e applicazioni future

Nei primi mesi del 2026, presso l’aeroporto di Padova saranno prodotti, stoccati e immagazzinati i volumi di idrogeno necessari ad alimentare i droni GH2 di H2C, i carrelli elevatori e i trattori per il trasporto merci.

Oltre a Stesi, sono coinvolti DBA Group, Telespazio, Milani, Toyota Material Handling Italia e Skycutter. In ambito movimentazione a terra, i carrelli saranno Toyota, come già comunicato da Toyota Material Handling Italia.

"Il trasporto aereo di merci tramite droni a idrogeno verde è destinato a prendere piede nei prossimi anni in quanto consente di superare i limiti insiti nel trasporto su gomma e su rotaia", ha affermato il Presidente di Stesi, Stefano Cudicio, sottolineando come questa tecnologia troverà applicazioni anche in ambito industriale, per la movimentazione interna e fra stabilimenti, e come l’idrogeno verde alimenterà sia i mezzi a terra sia i droni.