A Torino droni ad idrogeno per la logistica della sanità del futuro

05 mag 2025
Il progetto si basa sulla trasformazione green degli ospedali pubblici, offrendo un'alternativa alla mobilità terrestre con l'integrazione multimodale tra mobilità pubblica e privata.

I droni ad idrogeno nella logistica della sanità del futuro: questo il tema dell'intervento di Thomas Schael, Commissario della Città della Salute e della Scienza di Torino, durante il Convegno del PoliMi "Innovazione tecnologica e transizione sostenibile: le opportunità del settore Droni e Mobilità Aerea Avanzata", tenutosi a Roma alla presenza del Ministro Gilberto Pichetto Fratin.

Il progetto, si legge in una nota dell'azienda ospedaliero-universitaria, si basa sulla trasformazione green degli ospedali pubblici, offrendo un'alternativa alla mobilità terrestre con l'integrazione multimodale tra la mobilità pubblica e quella privata: l'ecosistema dovrebbe prevedere l'installazione di un impianto per la produzione, stoccaggio ed erogazione di idrogeno verde, la realizzazione di un vertiporto e l'utilizzo di flotte di droni alimentate ad idrogeno verde per il trasporto delle merci, a partire da quelle sanitarie, utilizzando l'aeroporto come base madre operativa. 

In quella che è una prima ipotesi progettuale, continua la nota, l'aeroporto di Torino Caselle, con l'aeroporto di Cuneo Levaldigi a supporto, potrà costituire l'hub logistico quale base operativa per i droni: il futuro Parco della Salute rappresenterà il principale hub sanitario, dal quale poi verranno collegate tutte le strutture ospedaliere della regione, attraverso l'utilizzo di droni ad idrogeno diminuendo le tempistiche ed aumentando l'efficientamento delle prestazioni.

Il mercato professionale dei droni in Italia, si legge, oggi vale 160 milioni di euro con una crescita del 10% nel 2024 rispetto all'anno precedente: in Piemonte i principali casi applicativi, ad oggi rilevati, sono per il 30% dei casi legati alla sicurezza e sorveglianza in ambito pubblico, per il 17% per il trasporto di merci in ambito logistico, per il 13% legati ad ispezioni e sopralluoghi in ambito pubblico ed infine per il 13% legati a riprese e spettacoli aerei.

La prima esperienza presso la Città della Salute e della Scienza di Torino, spiega la nota, è stato il trasporto con i droni degli organi e di materiale biologico, mentre il trasporto di merci in ambito logistico con droni è un'applicazione che si trova in una fase iniziale di sviluppo: grazie ai droni, le merci possono essere consegnate in tempi minori in situazioni di congestione stradale, nonchè arrivare in zone remote difficilmente raggiungibili con i mezzi tradizionali, anche in ottica emergenziale.

L'utilizzo di droni, si apprende, in particolare ad idrogeno verde, nel settore logistico e di trasporto, soprattutto sanitario potrebbe apportare numerosi potenziali benefici, quali: una riduzione significativa della quantità di CO2 prodotta, la creazione di nuovi posti di lavoro, la centralizzazione delle logistiche dei beni sanitari e delle centrali di produzione del farmaco, la decentralizzazione dell'erogazione di cure mediche, l'implementazione di innovativi sistemi distributivi abbinati a progetti di teleconsulto, telemedicina e telefarmacia ed il conseguente ulteriore efficientamento dell'intera catena distributiva ed erogativa delle prestazioni.

Infine, Schael prevede l'inserimento nella logistica degli ospedali anche di mezzi a terra, quali carrelli elevatori, AGV, trattorini per traino merci e mezzi a terra per la mobilità, sempre alimentati ad idrogeno: come nel caso degli aeroporti, anche gli ospedali del futuro dovranno essere "carbon free".