
L'utilizzo del biometano, spiega il presidente Federmetano Natali, è al momento per l'Europa l'unica soluzione di decarbonizzazione, al pari se non meglio dell'elettrico.
Siglato un accordo tra Cetoc Holding e Federmetano per la progettazione e la promozione tramite attività tecniche e studi di veicoli alimentati a biometano, da proporre o condurre insieme ai costruttori e/o importatori di veicoli in Italia e in Europa. E' quanto fa sapere una nota congiunta delle due società.
"Le attuali notizie sugli sforamenti di PM10 nel 2025 a Milano, Torino, Verona, ma anche Brescia, Frosinone, Bologna e tante altre città confermano il problema delle emissioni di polveri sottili superiori al limite di legge. L'utilizzo del biometano è al momento per l'Europa l'unica soluzione di decarbonizzazione concreta ed efficace che, al pari se non meglio dell'elettrico, garantisce una mobilità sostenibile, un abbattimento drastico delle polveri nocive e una reale transizione ecologica", commenta Dante Natali, presidente di Federmetano.
"I numeri dicono che soprattutto in Italia esiste un importante circolante di veicoli a biometano che però ha pochissime alternative in caso di sostituzione del proprio veicolo. La nostra collaborazione punta, tra l'altro, a favorire lo sviluppo di questa alternativa offrendo un solido supporto tecnico e omologativo. Tra le iniziative vi sono una serie di progetti basati sulla conversione in serie di veicoli effettuati da costruttori di seconda fase", prosegue Luca Rossi, Vicepresidente di Cetoc Holding.
Oggi, continua la nota, la produzione in Italia di biometano copre completamente il fabbisogno per l'autotrazione. Inoltre, si legge, nel nostro Paese esiste la rete distributiva più importante di Europa, presente in tutte le regioni d'Italia.