COP30, per transizione climatica giusta necessario contributo di tutti i Paesi

12 nov 2025
Alla conferenza per l'apertura dei negoziati presentate le priorità dell'Italia. Pichetto: "Sostegno ai Paesi più vulnerabili e impegno rafforzato su finanza climatica e decarbonizzazione". Articolo di Daniela Marmugi

Necessario costruire partenariati efficaci per garantire che tutti Paesi, non solo l'Europa, contribuiscano a una transizione giusta. Questo l'obiettivo principale dell'Italia alla COP30, esplicitato nel corso di una conferenza tenutasi presso la sede dell'Associazione della Stampa Estera a Roma, in concomitanza con l'apertura dei negoziati.

L'evento ha visto la presenza del Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, che per l'occasione ha presentato le priorità del Paese: adattamento alla nuova normalità climatica, con un focus sui Paesi in via di sviluppo attraverso infrastrutture sostenibili, soluzioni innovative per la decarbonizzazione, soprattutto dei trasporti, e finanza climatica.

Finanza climatica: 3,44 miliardi stanziati dall'Italia

"L'Italia partecipa alla Conferenza sul Clima con ambizione e fiducia: a dieci anni dall'Accordo di Parigi, non sono ammessi passi indietro. Portiamo in Brasile la consapevolezza di un Paese che unisce pubblico e privato in un impegno concreto verso la transizione energetica. Il nostro contributo alla finanza climatica è solido, così come ai problemi globali attraverso soluzioni tecniche innovative", ha dichiarato il ministro Pichetto.

Ad intervenire anche il Sottosegretario Claudio Barbaro e il Direttore Generale per gli Affari Europei, Internazionali e la Finanza Sostenibile del MASE, Alessandro Guerri, che ha contributo alla discussione presentando i dati relativi al contributo italiano alla finanza climatica.

In particolare, è emerso che l'Italia ha superato l'obiettivo fissato dal G20, passando da 838 milioni di euro nel 2023 a 3,44 miliardi nel 2024, di cui 1,67 miliardi di risorse pubbliche e 1,77 miliardi di fondi priva mobilita attraverso strumenti pubblici. Tra i principali strumenti figurano il Fondo Italiano per il Clima, anche nell'ambito del Piano Mattei per l'Africa, e il coinvolgimento diretto di SACE e Simest in progetti dedicati alla transizione ecologica globale.

Per la decarbonizzazione, l'impegno dell'Italia è focalizzato sulla valorizzazione dei biocarburanti, al fine di raggiungere un futuro a emissioni nette zero in linea agli Accordi di Parigi e alle decisioni della COP28 di Dubai. Attenzione anche al coinvolgimento delle giovani generazioni, attraverso l'iniziativa "Youth4Climate" e i 150 progetti finanziati per costruire una transizione che sia anche culturale e partecipata. 

Partenariato pubblico-privato: le aziende coinvolte

La presenza italiana alla COP30 si fonda su un partenariato pubblico-privato, che vede la partecipazione di alcune delle principali realtà del Paese, tra cui Enel, Ferrovie dello Stato Italiane e BF International, che hanno contribuito alla realizzazione del Padiglione Italia.

Per il Gruppo Ferrovie dello Stato presente l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia Gianpiero Strisciuglio, mentre per Enel è intervenuto il Direttore Italia Nicola Lanzetta.

"Cambiare l'assetto energetico non è possibile se non con una partnership forte e sostanziale tra il pubblico e il privato. Il Gruppo contribuisce attivamente al raggiungimento degli obiettivi climatici attraverso lo sviluppo delle energie rinnovabili, dei sistemi di accumulo e il potenziamento e la digitalizzazione delle reti di distribuzione. Nel 2024, più dell'80% dell'energia prodotta da Enel è stata a emissioni zero, con l'obiettivo di azzerare le proprie emissioni nette e dirette e indirette entro il 2040", ha detto Lanzetta di ENEL.

"La partecipazione del Gruppo FS alla COP30 è motivo di grande responsabilità. La nostra posizione nevralgica nel sistema dei trasporti ci porta a ricoprire un ruolo di primo piano nella transizione ecologica. Quella di oggi è l'occasione per allineare le nostre iniziative alle priorità climatiche globali", ha dichiarato Strisciuglio del Gruppo FS.

Nel dettaglio, il Padiglione Italia sarà articolato in due spazi complementari dedicati a scienza, tecnologia, comunicazione e innovazione. Lo spazio istituzionale nella Blue Zone ospiterà oltre 50 eventi tematici ed una installazione interattiva a cura di Dotdotdot che racconterà i progetti dell'Italia e delle aziende partecipanti per la transizione energetica.

AquaPraça, piazza galleggiante progettata da CRA – Carlo Ratti Associati e Höweler + Yoon in partenariato con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ancorata presso il Centro Culturale Casa das Onze Janelas, sfrutterà l'intelligenza naturale e le tecnologie reattive per adattarsi all'innalzamento del livello dell'acqua. 

Gli aggiornamenti sui negoziati in diretta da Belem

Per dare un quadro delle ultime novità emerse dai negoziati in corso sono intervenuti, in collegamento dal Brasile, Francesco Corvaro, Inviato Speciale per il Cambiamento climatico del governo italiano, e Federica Fricano, Capo della Delegazione tecnica COP30 (MASE).

A poche ore dall'inizio dei negoziati, Fricano ha evidenziato come diversi Paesi abbiano richiesto l'inserimento nell'agenda climatica di sette nuovi punti. Tra questi, quattro risultano strettamente collegati: l'impatto che le misure climatiche unilaterali possono avere sul commercio internazionale, con potenziali ripercussioni soprattutto per i Paesi in via di sviluppo, il tema del finanziamento climatico, il sostegno concreto alle economie più vulnerabili e l'analisi del rapporto di sintesi che valuta i progressi globali rispetto agli impegni dell'Accordo di Parigi.

A seguito delle consultazioni iniziali, ha spiegato, è stato deciso che questi argomenti non entreranno formalmente nell'agenda, verranno piuttosto affrontati attraverso consultazioni presidenziali, tavoli mirati per raccogliere le posizioni dei vari Paesi e favorire l'emersione di messaggi condivisi.

In questo contesto, l'Italia sta collaborando con il Brasile alla definizione di un pacchetto di iniziative al fine di attrarre investitori e finanziatori per sostenere i piani di adattamento climatico dei Paesi più esposti. Inoltre, insieme a Singapore, il Paese assumerà il ruolo di facilitatore nei negoziati sul concetto di "giusta transizione", tema centrale per assicurare che il percorso verso la decarbonizzazione sia equo e sostenibile per tutte le economie.

Su questa stessa linea si colloca anche l'intervento dell'inviato Corvaro, che ha richiamato il ruolo cruciale della diplomazia climatica. Il cambiamento climatico, ha ricordato, non conosce confini: non si tratta di una competizione, ma di un processo collettivo che richiede cooperazione, convergenza e compromessi da parte di tutti i Paesi.

Articolo di Daniela Marmugi