
L'obiettivo è valorizzare le risorse energetiche algerine con contratti per incrementare la produzione, estendere approvvigionamento gas destinato all'export verso l'Italia e sviluppare iniziative per rinnovabili e transizione energetica.
Firmato da Eni e dall'algerina Sonatrach, nell'ambito del vertice intergovernativo Italia-Algeria, un protocollo d'intesa volto a rafforzare la cooperazione nel campo degli idrocarburi, della transizione energetica e delle energie rinnovabili, con particolare attenzione alla sicurezza energetica e allo sviluppo economico dei due Paesi.
Con questo protocollo, si legge in una nota di Eni, le due aziende si impegnano a consolidare la cooperazione per la valorizzazione delle risorse energetiche algerine attraverso nuovi contratti mirati a favorire l'incremento della produzione di gas, e l'estensione dei contratti di approvvigionamento di gas destinato all'export verso l'Italia. Inoltre, le due aziende rafforzeranno la collaborazione nell'ambito delle energie rinnovabili e della transizione energetica, in particolare attraverso la definizione di nuove iniziative.
Questo protocollo, continua la nota, segue la recente firma tra Eni e Sonatrach dell'accordo dell'area Zemoul El Kbar e l'assegnazione dell'area di Reggane II, che congiuntamente alle iniziative oggetto del protocollo contribuiranno ad incrementare la produzione di gas fino a 5,5 miliardi di metri cubi all'anno al 2028, con investimenti complessivi superiori a 8 miliardi di dollari.
Eni, si legge, è presente in Algeria dal 1981: con una produzione netta di circa 137 mila barili di olio equivalente al giorno nel 2024, si conferma la principale compagnia energetica internazionale operante nel Paese.