
La domanda globale è destinata ad aumentare del 20–30% entro il 2050 (Fonte: ONU). La città metropolitana di Milano rappresenta un modello virtuoso grazie a una risorsa idrica abbondante di qualità e controllata.
Un incontro tra istituzioni, accademici ed esperti del settore per riflettere sulla gestione responsabile e sostenibile della risorsa idrica, nel contesto dei cambiamenti climatici e delle sfide globali: si è tenuto presso Palazzo Marino, a Milano, il convegno dal titolo "Ogni Goccia Conta" promosso da MM insieme a Gruppo CAP e Comune di Milano.
Secondo i dati riportati dall'ONU, si legge in una nota congiunta, la domanda globale di acqua è destinata ad aumentare del 20–30% entro il 2050. Dall'incontro è emerso che la città di Milano e la sua area metropolitana rappresentano un modello virtuoso, grazie a una risorsa idrica abbondante di qualità e controllata. Contestualmente è emersa la necessità di evitare lo spreco e rafforzare le competenze per una gestione industriale della risorsa, cui si devono accompagnare investimenti anche in termini di implementazione delle infrastrutture.
"La storia di Milano è fortemente legata all'acqua. L'acqua è un motore di resilienza urbana e cultura, a Milano abbiamo perdite del 12%, sicuramente ottimo rispetto alla media italiana che è del 40%. Importante nella gestione dell'acqua il contributo dei cittadini. A Milano negli ultimi anni abbiamo posizionato 52 case dell'acqua, dove i milanesi possono prendere acqua naturale o gasata ipercontrollata gratis, il che ha a che fare anche con il risparmio della plastica. Un obiettivo nella gestione dell'acqua è resistere ai fenomeni esterni, come ad esempio le bombe d'acqua. Come e cosa fare? Cambiare investimenti per il ripristino/ ammodernamento della rete idrica, Continuare con il drenaggio, anche implementando il verde pubblico, mettere a sistema tutte le competenze", ha dichiarato Giuseppe Sala, Sindaco di Milano.
"L'acqua è oggi una delle risorse più critiche e al centro di tensioni crescenti. Per arrivare a una gestione responsabile tra gli Stati serve una connessione fortissima, capace di coniugare la dimensione macroeconomica con quella microeconomica. I conflitti legati all'acqua sono ormai una realtà, sia a livello nazionale che internazionale: pensiamo all'Etiopia e all'Egitto, o all'Iraq e alla Turchia, che ha costruito dighe a monte. Anche negli Stati Uniti si registrano tensioni crescenti sull'uso delle risorse idriche", ha dichiarato Romano Prodi.
"Come MM abbiamo ridotto le perdite dal 15% all'11,3%, ma non ci vogliamo accontentare. Milano ha tra le tariffe idriche più basse d'Europa e puntiamo su un uso circolare dell'acqua: ogni anno ne restituiamo decine di milioni di metri cubi all'agricoltura. Stiamo anche sviluppando progetti per usarla come fonte energetica, sfruttando le acque reflue per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici. L'acqua è una risorsa strategica per la transizione sostenibile", ha affermato Simone Dragone, Presidente di MM.
"Il settore idrico è uno dei settori più energivori: i depuratori possono giocare un ruolo chiave nel diventare centri di produzione energetica e hub di sperimentazione per progetti di economia circolare. Nei prossimi anni la priorità sarà da un lato accelerare sulla strada dell'efficienza energetica, dall'altro garantire continuità agli investimenti. Il PNRR ha rappresentato un'occasione preziosa, tuttavia i fondi si esauriranno nel 2026: da qui la necessità di adottare una visione di lungo periodo, che assicuri stabilità agli investimenti e supporti il settore in un percorso strutturato", ha dichiarato Yuri Santagostino, Presidente di Gruppo CAP.