ACQUA E GAS: SIGLATO CCNL PER 40 MILA LAVORATORI

20 gen 2014
Semplificazioni per l’apprendistato dei giovani; superamento delle differenze pubblico/privato anche nel settore idrico; salario di produttività su obiettivi concreti. Bianco (Federutility) “un risultato necessario anche per raggiungere gli sfidanti obiettivi di produttività fissati dall’Autorità Energia”

“È un risultato importante da molti punti di vista, anche rispetto alle indicazioni dell’Autorità dell’energia in materia di produttività, che pone fine alle incertezze sulla natura pubblica o privata del lavoro legato alla pubblica utilità, caratterizzato da una forte componente industriale. È sicuramente un contratto più moderno, che tiene conto del contesto economico e della realtà operativa”.
Con queste parole Massimiliano Bianco (direttore generale di Federutility) e Adolfo Spaziani (che nello stesso ruolo diede avvio alla trattativa) hanno commentato la sigla per il rinnovo del contratto gas acqua, che interessa oltre quarantamila addetti, giunto dopo una lunga e tormentata trattativa.
A firmare il CCNL, le associazioni datoriali Anigas, Anfida, Assogas, Confindustria energia, Federestrattiva e Federutility e le organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil.
Si tratta di un’intesa innovativa che conclude un lungo percorso per superare differenziali normativi ed economici derivanti da storie contrattuali differenti tra il settore pubblico e privato.
Un obiettivo particolarmente importante per il settore gas interessato dalle gare per il rinnovo delle concessioni per l'attività di distribuzione.
Modifiche importanti hanno riguardato il superamento definitivo degli automatismi retributivi, come gli scatti di anzianità e della reperibilità che consentirà di migliorare il servizio ed in particolare la sicurezza ai clienti. In materia di mercato del lavoro l'intesa sull'apprendistato favorirà l'ingresso di giovani attraverso un percorso formativo qualificato.
Per la parte economica l'accordo consente la tutela il potere di acquisto dei lavoratori e destina una quota importante di risorse anche al salario di produttività da legare in azienda a concreti obiettivi di miglioramento del servizio.
Secondo Federutility “il nuovo clima nel rapporto tra le parti sociali è auspicabile che costituisca un supporto importante per la gestione dei processi di ristrutturazione delle imprese, impattate dalla difficile congiuntura economica e dalla forte spinta all'efficientamento richiesta dall'Autorità di regolazione dei mercati e dall'avvio della stagione delle gare gas"

 

FEDERUTILITY riunisce 400 imprese italiane di servizi pubblici locali dei settori idrico ed energetico, che applicano i relativi CCNL a circa  45.000 dipendenti.
Le associate a Federutility, forniscono acqua attualmente a circa il 75% della popolazione, distribuiscono  gas ad oltre il 35% degli abitanti ed energia elettrica a circa il 20% della popolazione italiana.

 

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