
La federazione che riunisce tutti i gestori del servizio idrico, commenta le dichiarazioni del Ministro in Commissione Ambiente della Camera sul ddl risorse idriche
“Le parole del Ministro dell’ambiente Galletti mostrano una nuova attenzione politica ed un approccio molto pragmatico, al tema delle risorse idriche. Ci si basa sui dati di fatto. Per un paese che, a distanza di venti anni dalle direttive UE sulla depurazione è sotto sanzione per i ritardi infrastrutturali cronici, è fondamentale che si ricominci a parlare di investimenti e di copertura tariffaria in linea con i principi europei”.
È il parere di Giovanni Valotti, presidente di UTILITALIA - la federazione che riunisce la totalità dei gestori del servizio idrico integrato – in merito alle dichiarazioni rilasciate dal Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti nel corso dell’Audizione alla Commissione Ambiente della Camera sul DDL relativo alle risorse idriche (AC. 2212 DAGA)
“Il Paese soffre di deficit di impianti. Il 4% della popolazione è ancora priva di adeguati impianti acquedottistici, il 7% di un collegamento alla rete fognaria e il 15% della popolazione è sprovvista di impianti di depurazione. Nel Mezzogiorno 3 famiglie su 10 non sono collegate a un depuratore. Occorre, come dice il ministro, concentrarsi su investimenti, regole e rispetto della legislazione anche da parte delle amministrazioni, più che sul dibattito pubblico privato”.
Secondo Valotti: “Considerando che ad oggi abbiamo le tariffe tra le più basse dell’Europa continentale, avremmo ampi spazi di recupero per investimenti in grado di generare occupazione e sviluppo sostenibile del territorio, dedicando particolare attenzione ad un “bonus sociale idrico” - sulla falsariga di quanto già accade nel settore energetico – a compensazione della spesa per le utenze socialmente deboli”.