Acque, in Valdinievole e Valdarno avanzano lavori per trattamento reflui

04 nov 2025
Gli interventi rientrano nell'ambito dell'Accordo del Cuoio, vasto programma di interventi infrastrutturali da quasi 200 mln volto a dismettere impianti piccoli e superati e concentrare il trattamento in pochi depuratori più performanti.

In corso tra la Valdinievole e il Valdarno i lavori del gestore toscano Acque per il miglioramento del sistema di raccolta e trattamento dei reflui civili.

Gli interventi, si legge in una nota dell'azienda, rientrano nell'ambito dell'Accordo del Cuoio, vasto programma di interventi infrastrutturali da quasi 200 milioni di euro volto a dismettere impianti piccoli e ormai superati, e concentrare il trattamento in pochi depuratori più performanti.

I due macrolotti in Valdinievole Ovest

Proseguono come da programma, continua la nota, le attività per la costruzione dei collettori fognari che indirizzeranno i reflui della Valdinievole Ovest al depuratore intercomunale di Pieve a Nievole e poi, grazie al Tubone, al depuratore di Santa Croce sull'Arno.

Il Macrolotto 1, investimento di circa 9 milioni, prevede la realizzazione della condotta che collegherà il depuratore di Pescia a quello di Pieve a Nievole: lungo 11 chilometri, consentirà la dismissione dei depuratori Traversagna, Bellavista, Pittini, Forone, Torricchio e Pescia, tutti trasformati in stazioni di sollevamento, con il compito di "spingere" i reflui all'impianto di Pieve a Nievole.

Il primo dei tre stralci in cui è suddiviso il progetto, si legge, ha interessato i comuni di Massa e Cozzile e Montecatini Terme, ed è già stato terminato. Con l'avvio del secondo, i lavori si concentrano ora nel tratto Uzzano-Traversagna, con la posa delle condotte e le lavorazioni all'interno dei depuratori. Le attività dovrebbero chiudersi entro la fine del prossimo anno. Più snelle le tempistiche per lo stralcio Pescia-Uzzano: completata la posa delle condotte fognarie a nord e a sud del torrente Pescia, con l'attraversamento del corso d'acqua mediante trivellazione orizzontale controllata (TOC), una tecnica avanzata e poco invasiva che ha permesso di collegare i due tratti del collettore scavando al di sotto del letto del fiume.

Il Macrolotto 2, invece, si articola lungo un tracciato di 13 chilometri: le condotte uniranno i depuratori di Chiesina Uzzanese e di Fattoria (Ponte Buggianese) a Pieve a Nievole, grazie a un investimento da 8,7 milioni. I lavori, divisi in due stralci, sono in fase avanzata: sia per il primo (Fattoria-Pieve) che per il secondo (Chiesina-Fattoria) siamo alle battute finali.

Nell'ambito di quest'ultimo progetto, Acque ha contestualmente sostituito anche importanti porzioni di acquedotto, sfruttando l'avanzamento degli scavi per la posa in opera del collettore fognario. Nel complesso, sono stati posati e attivati oltre 1.600 metri di condotte idriche, e l'operazione ha consentito anche di creare un'interconnessione tra due sistemi idrici fino a oggi separati.

Il Tubone della Valdinievole

Progetto in dirittura d'arrivo, spiega Acque, per il Tubone, collettore fognario lungo 24 chilometri progettato per convogliare i reflui dal depuratore di Pieve a Nievole fino a quello di Santa Croce sull'Arno, passando da Monsummano Terme, Larciano, Lamporecchio, Cerreto Guidi e Fucecchio.

Tre dei quattro lotti di lavoro, fa sapere l'azienda, sono pressoché conclusi, mentre mancano poche opere accessorie per la trasformazione dei depuratori lungo il tracciato in stazioni di sollevamento. I primi a essere completati sono stati i Lotti 1 e 2, rispettivamente da Stabbia a Santa Croce e da Baccane a Stabbia, per un totale di 14,8 km di condotte posate. Praticamente terminato anche il Lotto 3, con 2,8 km tra Uggia e Baccane.

Resta in corso solo il Lotto 4, da Pieve a Nievole a Uggia: con i suoi 6,8 km, è il tratto strutturalmente più complesso, per il quale è stato necessario ricorrere spesso alla TOC per superare i punti più sensibili del tracciato. La condotta è stata posata, mentre proseguono gli interventi al depuratore intercomunale di Pieve a Nievole, che resterà parzialmente operativo per due ragioni.

La prima, spiega la nota, è quella di fornire al Padule di Fucecchio acque trattate in modo specifico quando necessario. Il depuratore avrà anche la funzione di impianto di riserva, pronto ad essere attivato in caso di problemi, riduzioni di portata o interventi di manutenzione sul Tubone, facendo così da supporto all'attività di depurazione dei reflui normalmente indirizzati al depuratore di Santa Croce.

Il completamento del Tubone nel suo complesso è previsto a breve, con i collaudi fissati entro fine anno. In seguito, con ogni probabilità nel corso del 2026, l'opera dal valore di 40 milioni entrerà in funzione in maniera progressiva per rispondere alle esigenze del territorio e migliorare la sostenibilità ambientale del servizio di fognatura e depurazione per i prossimi decenni.