
Il processo innovativo introdotto da Newlisi è l’unica tecnologia al mondo capace di ridurre più del 70% il volume dei fanghi di supero, incrementando la produzione di energia attraverso biogas del 25%.
In Italia, il quantitativo di fanghi di supero da smaltire si aggira intorno a 12 milioni ton/anno, con un continuo incremento dei costi, leggi e normative sempre più stringenti e tecnologie per il trattamento fanghi che risultano costose, inefficienti e/o richiedono particolari autorizzazioni.
Per la municipalizzata Acquedotto Pugliese, l’innovativo, ecologico ed economico sistema proposto da Newlisi, azienda che ha raggiunto traguardi di efficienza unici nel settore delle acque e in particolare nella riduzione o valorizzazione delle sostanze solide che permangono nei residui di depurazione (fanghi), si è rivelato la soluzione vincente per migliorare la gestione dell’impianto di depurazione di Lecce equivalente a 195 mila abitanti.
L’impianto Newlisi, installato in sole 6 settimane a luglio 2017, a seguito dell’aggiudicazione di un appalto pubblico avvenuta lo scorso febbraio 2017 con la formula “full service” per 2 anni cioè senza costi di investimento per Aqp, e operativo dal 19 settembre, ha evidenziato da subito significativi vantaggi ambientali e sociali tra cui: minor transito dei camion sulle strade comunali e provinciali con tutti i relativi problemi legati alla sicurezza stradale; eliminazione degli odori molesti, dei rumori e di possibili sversamenti, rimozione completa di patogeni e virus in quanto il fango residuo, risulta totalmente igienizzato e quindi idoneo al trasporto fuori dall’impianto.
A testimonianza di quanto sopra, i primi risultati dimostrano un’eccezionale riduzione del volume dei fanghi pari al 70%, in pratica 1 camion a settimana invece che 6, che, per i cittadini, si tramuterà in un risparmio sulla spesa annuale di circa il 15-20% della spesa attuale che approssimativamente è superiore a 500 mila euro. A novembre, si procederà invece con la misurazione dei livelli di biogas prodotti grazie alla digestione anaerobica con la produzione di energia elettrica convertita dall’incremento di biogas.
Antonio Capristo, Ad di Newlisi, afferma: “Un’altra applicazione che posiziona la nostra tecnologia leader in Europa e che è rivolta principalmente alle municipalizzate per la per la gestione e lo smaltimento dei fanghi. Consente di migliorare sensibilmente la vita dei cittadini, risparmiare risorse comunali grazie ai ridotti costi operativi e/o costi di investimento e permette potenzialmente di generare entrate aggiuntive derivanti da una maggiore produzione di biogas dalla digestione anaerobica”.
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Newlisi SpA
Newlisi S.p.A., con sede a Milano, sviluppa, brevetta e commercializza con successo una rivoluzionaria tecnologia per il trattamento dei fanghi civili e industriali che ne riduce il volume oltre il 70%, aumentando la produzione di biogas di oltre il 40%. La tecnologia “zero fanghi” di Newlisi si rivolge principalmente alle municipalizzate per la gestione e lo smaltimento dei fanghi, in quanto consente di risparmiare denaro comunale grazie ai ridotti costi operativi e di capitale e di avere vantaggi immediati dal punto di vista economico, sociale e ambientale derivanti da una maggiore efficienza operativa (aboliti i costi di smaltimento e trasporto per la gran parte del prodotto), dalla possibilità di trattare tutti i tipi di fanghi biologici e dall’eliminazione di esalazioni che contaminano solitamente le aree soggette al trattamento acque. Inoltre, rispetto alle tecnologie alternative esistenti, quella di Newlisi ha tempi di installazione più brevi, e non necessita di nessuna autorizzazione particolare in quanto non è richiesta nessun’opera muraria Il sistema brevettato Newlisi, basato su un processo di termoidrolisi, è un orgoglio tutto italiano ed è stato introdotto in 39 Paesi ed è applicabile anche in aree geografiche in rapida crescita ed emergenti, come Cina e Est-Europa, o Paesi dove il sistema regolatorio sta imponendo limiti sempre più restrittivi ai canali di conferimento tradizionali in primis l’Italia e la Germania.