Analizzatori on-line PowerMon Bran+Luebbe per utilizzo in impianti di potabilizzazione

07 feb 2012
Seguendo la filosofia di continua innovazione ed evoluzione dei prodotti del proprio programma di vendita, Axflow - appartenente al gruppo svedese Axel Johnson International, distributore autorizzato per il mercato europeo dei prodotti della società tedesca Bran+Luebbe GmbH - propone la gamma di analizzatori on-line PowerMon per il monitoraggio delle acque potabili. Per gli impianti di potabilizzazione è necessario monitorare alcuni parametri chiave come l’alluminio, il manganese, il ferro disciolto, l’ammonio in basse concentrazioni, ed in alcuni casi anche altri parametri quali sterilizzanti come il cloro o il biossido di cloro, parametri colorimetrici affidabilmente misurabili grazie al PowerMon Kolorimeter: infatti, Bran+Luebbe ha sviluppato metodiche colorimetriche affidabili derivate dai metodi ufficiali riconosciuti a livello internazionale da enti come AWWA, ASTM, e a livello nazionale da CNR-IRSA. In impianti di potabilizzazione che prevedono la dessalinizzazione può essere necessario monitorare parametri come l’alcalinità e la durezza: in questo caso le misure sono svolte per mezzo di titolazioni potenziometriche grazie al PowerMon Titrometer. Da evidenziare che gli analizzatori Powermon dispongono di un basso consumo di reagenti e sono progettati per garantire un funzionamento affidabile nel tempo. Gli analizzatori possono essere collegati tramite rete LAN per la trasmissione e registrazione dei parametri misurati verso la stazione di controllo locale oppure verso postazioni remote, con lo scopo di ottimizzare la gestione dell’impianto ed attivazione del pronto intervento operativo in caso di anomalie. Tra le altre caratteristiche si possono citare: l’utilizzo di un ampio display a cristalli liquidi dotato di touch-screen, con messaggi e testi operativi multilingue di facile ed intuitiva comprensione; per la versione Kolorimeter l’utilizzo di un colorimetro ad alta risoluzione, con un vero doppio raggio ottenuto per mezzo di beam splitter, l’elettronica sviluppata per potersi interfacciare con le interfaccia più comuni. Infine, la possibilità di potere collegare fino a 100 sensori sfruttando il bus CAN (Controller Area Network) – per esempio pH, conducibilità, ossigeno disciolto, torbidità, ecc. - permettono l’utilizzo del PowerMon come stazione integrata e compatta per la misura di diversi parametri negli impianti di potabilizzazione.