Ascomac: Lavoro, Occupazione, Decarbonizzazione urbana con gli “Edifici a energia, statica, sismica quasi zero”

16 lug 2013
Il Recepimento della direttiva Edifici a energia quasi zero sono un’occasione unica di lavoro per l’edilizia sostenibile e la rigenerazione urbana

L’inserimento della proroga degli “ecobonus” nel Decreto di recepimento della direttiva Edifici a energia quasi zero, è una grande occasione di rilancio della Rigenerazione e Riqualificazione urbana e del territorio, rappresentando l’anello di congiunzione, ora mancante, tra la Casa – attraverso interventi “verticali”, anche importanti ma isolati, come la riqualificazione di unità immobiliari - il Piano Casa e il Piano per le Città/Territorio sostenibili, attraverso interventi “orizzontali” di ristrutturazione urbanistica a partire dagli Edifici a energia, statica, sismica quasi zero”.

 

Dagli interventi verticali di incentivo all’infisso o alla caldaia, bisogna passare ad una seria politica per le Città ed il Territorio, attraverso Programmi orizzontali di ristrutturazione, recupero, manutenzione e miglioramento della sicurezza statica e antisismica e dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio nei settori civile, terziario, industriale, agricolo, di promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, per la mobilità elettrica oltre che di ripristino a seguito di eventi calamitosi e di riduzione del rischio di dissesto idrogeologico del territorio.

Tutti Programmi finalizzati a mettere a rete Edilizia, Urbanistica, Mobilità, Turismo, Beni culturali.

 

Anche al fine di evitare al nostro Paese nuove procedure di infrazione, tenuto conto che la Direttiva 2010/31/UE, in questi giorni all’esame del Parlamento, prevede quattro sistemi alternativi ad alta efficienza, Governo e Parlamento abbandonino la logica verticale di incentivare, con aiuti all’investimento, solo alcune tecnologie, abbracciando finalmente la logica europea a favore del sostegno a tutti i sistemi alternativi ad alta efficienza e, soprattutto, del risultato in termini di risparmio energetico conseguito, lasciando al cliente finale la scelta.

E’ questo il messaggio, inviato da Ascomac alle Istituzioni, per il rilancio sostenibile dell’Italia.

 

Occorre lasciare – secondo Carlo Belvedere Segretario Generale di Ascomac - al cliente finale e al progettista libertà di scelta della migliore tecnologia ad alta efficienza da applicare al caso concreto, così come prevede la Direttiva 2010/31/UE, tutelando altresì la concorrenza ed il mercato. Per questo motivo l’aiuto all’investimento deve riguardare tutti i sistemi ad alta efficienza. E’ altrettanto importante evitare che, per mera convenienza economica, il cliente finale scelga la tecnologia in funzione dell’incentivo più vantaggioso per lui, ma pur sempre oneroso per la collettività”. Bisogna così assicurareparità di trattamento tra tecnologie per l’alta efficienza nella generazione/consumo in sito.

 

La reintroduzione delle pompe di calore, approvata al Senato, è certamente una scelta importante, ma bisogna evitare inutili conflitti tra tecnologie a favore della loro integrazione, tenendo conto delle diverse tipologie di incentivi di cui alcuni sistemi già beneficiano come ad es. la pompa di calore – “Conto Termico”, Titoli di Efficienza Energetica, agevolazioni fiscali cd 55% o 50%, installazione di contatore dedicato a tariffa BTA con applicazione di importo fisso agevolato per kWh, indipendente dalla quantità di energia consumata e IVA agevolata al 10%; altre tecnologie ad alta efficienza come la micro e piccola cogenerazione ad alto rendimento, soprattutto in ambito condominiale, sono escluse, pur potendo svolgere un ruolo determinante, riconosciuto già ad es. dalle direttive 2006/32/CE e 2012/27/UE per la riduzione dei consumi di combustibile, delle emissioni inquinanti, elevando lo standard di efficienza energetica soprattutto in ambito residenziale.

 

Per questi motivi Ascomac ha richiesto a Governo e Parlamento l’inserimento, nel testo della Legge di conversione del D.L. n. 63/2013, all’art. 14, comma 1, delle spese per l’investimento in installazione di unità di microcogenerazione e piccola cogenerazione ad alto rendimento per la produzione di energia elettrica e termica ad integrazione di impianti esistenti di climatizzazione e/o produzione di acqua calda sanitaria, garantendosi così il mercato e la libertà di scelta del cliente finale tra sistemi alternativi ad alta efficienza, tenuto altresì conto che la cogenerazione “produce efficienza.

 

“L’integrazione, poi, tra i due sistemi efficienti – produzione di energia termica ed elettrica da cogenerazione ad alto rendimento e consumo di energia da pompe di calore ad alta efficienza - conclude Belvedere - unitamente a quella derivante da tecnologia a fonti rinnovabili (ad es. fotovoltaico), consente di ottimizzare autoproduzione/consumo ”verde ed efficiente” e raggiungere concretamente gli obiettivi di efficienza energetica prefissi dal Legislatore”.

La Proposta Ascomac in sintesi

Obiettivi

  • il rilancio del Lavoro ora e subito attraverso una nuova Vision, che parta dalla riqualificazione/ristrutturazione della casa come singola unità immobiliare, coinvolgendo l’edificio, il quartiere, per arrivare alla Città e al Territorio
  • la riforma, a partire dal 2014, dell’attuale regime di incentivazione in ambito edilizio ed energetico, mettendo a rete le diverse misure fiscali e strumenti finanziari quali project financing, finanziamento tramite terzi, contratti di partenariato pubblico-privato, attivando un fondo rotativo ad hoc, accessibile da Soggetti certificati quali ad es. ESCo, Società di costruzioni e manutenzione che, nel ruolo di investitori, sollevino il cittadino-cliente finale, ormai sempre più in difficoltà economiche, dall’investimento.

Azioni

  • “mettere al centro il lavoro” attraverso lavori di riqualificazione e ristrutturazione urbana, metropolitana e territoriale, andando oltre la logica dell’intervento singolo e di emergenza
  • mantenere la forza lavoro attualmente occupata, riassorbire quella fuoriuscita e consentire l’ingresso di nuove e qualificate professionalità nei Cantieri con la previsione di un credito di imposta e di sgravio contributivo per un periodo di t anni dalla assunzione 
  • unificare i due attuali strumenti del cd 36/50% e del cd 55% nella misura unica del 50% per evitare duplicazioni, confusioni, convenienze e speculazioni di sorta
  • collegare le misure cd del 36-50-55%, ai green bond, ai project bond del Piano per le Città/Territorio, passando per gli interventi di ristrutturazione urbanistica e infrastrutturale, rivolti a migliorare e sostituire l'esistente tessuto urbanistico - edilizio con altro diverso, mediante un insieme sistematico di interventi edilizi
  • coordinare tra loro gli interventi – statici, antisismici, energetici e per la mobilità elettrica – con risultati certificati da Organismi di parte terza, accreditati nel settore delle ispezioni per le costruzioni in conformità alla norma ISO/IEC 17020, per valorizzare e massimizzare nel tempo e gli investimenti effettuati
  • attuare i Programmi, da parte di Soggetti certificati quali ad es. E.S.Co. ai sensi della norma UNI CEI 11352:2010, Società di costruzioni e manutenzione, Cooperative, Consorzi artigiani, nell’ambito delle legislazione vigente, anche attraverso procedure di project financing, di finanziamento tramite terzi, contratti di partenariato pubblico-privato etc.
  • ridefinire i destinatari degli interventi oggetto di incentivazione – persone fisiche, persone giuridiche, Amministrazioni pubbliche
  • estendere l’aiuto all’investimento a:
  • tutte le tecnologie ad alta efficienza tra cui Unità/impianti di cogenerazione alimentati a gas naturale e/o da fonti rinnovabili, ora esclusi
  • diagnosi, audit energetici, statici, antisismici anche attraverso software di applicazione del sistema BIM – Building Information Modeling;
  • certificazione dei risultati rilasciata da Organismo di parte terza,  - accreditato nel settore delle ispezioni per le costruzioni in conformità alla norma ISO/IEC 17020; l’accreditamento deve essere rilasciato da un ente di accreditamento designato da uno Stato membro della Unione europea ai sensi del Regolamento 2008/765/CE, o firmatario degli Accordi internazionali di mutuo riconoscimento (IAF MLA) - ante e post intervento di attuazione di una o più misure di miglioramento statico, antisismico e di efficienza energetica
  • domotica e reti energetiche private intelligenti, elettriche e termiche
  • colonnine di ricarica veicoli elettrici
    • unificare e semplificare le procedure attuative, ridurre i costi gestionali e procedurali per la PA e per il cittadino.

     

    ASCOMAC - Federazione Nazionale Commercio Macchine adente alla Confcommercio Imprese per l'Italia e Socio di Federcostruzioni - rappresenta a livello nazionale la filiera della distribuzione e dei relativi servizi delle macchine operatrici ed attrezzature di lavoro da cantiere, macchine per il sollevamento e la logistica, motori industriali, per la nautica, gruppi elettrogeni, unità/impianti di generazione distribuita di energia da fonti rinnovabili e da cogenerazione ad alto rendimento, E.S.Co., Società di servizi energetici, di progettazione e installazione impianti, energy manager. www.ascomac.it