Atia Iswa Italia con FAO e Vaticano contro gli sprechi alimentari. Un impegno concreto verso il paradigma di “ecologia integrale”

06 ago 2015
Un Comitato Direttivo, quello del 29 luglio scorso, che ha segnato davvero una pietra miliare nel lavoro di Atia Iswa Italia, l’associazione che riunisce i tecnici gestori dei rifiuti e delle bonifiche. Presenti infatti Mario Lubetkin, Direttore ufficio Comunicazioni della FAO e Tebaldo Vinciguerra, Officiale del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Il tema - di grande attualità – è quello degli sprechi alimentari

 

Atia Iswa Italia con FAO e Vaticano contro gli sprechi alimentari.

Un impegno concreto verso il paradigma di “ecologia integrale”.

 

Un Comitato Direttivo, quello del 29 luglio scorso, che ha segnato davvero una pietra miliare nel lavoro di Atia Iswa Italia, l’associazione che riunisce i tecnici gestori dei rifiuti e delle bonifiche. Presenti infatti Mario Lubetkin, Direttore ufficio Comunicazioni della FAO e Tebaldo Vinciguerra, Officiale del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Il tema - di grande attualità – è quello degli sprechi alimentari.

 

Il Prof. Lubetkin ha ricordato che il  2015 segna la fine del ciclo degli Obiettivi del Millennio e l’inizio di una nuova epoca, quella degli “Obiettivi dello sviluppo sostenibile”.

 

La tendenza è positiva: basta guardare i progressi in America Latina o Asia orientale ma è evidente come ancora tanto resti da fare. La battaglia contro la fame non è vinta: anche se il cibo sulla terra è sufficiente per sfamare tutti – come ricorda il Pontefice - circa 800 milioni di persone soffrono ancora la fame e sono troppo poveri per comprare il cibo necessario. E’ necessario garantire che tutti abbiano i mezzi necessari per produrre cibo da soli o per acquistarlo, per far ciò è necessario il coinvolgimento di tutti Politici e Tecnici.

 

Tebaldo Vinciguerra ha quindi ricordato che la persona ed il creato sono parti integranti di un unico sistema L’ecologia è “totale”. Non c’è una risposta specifica ed indipendente per ogni singola parte del problema “cibo sprecato” o “luogo inquinato”: è fondamentale cercare soluzioni integrali. È’ proprio sull’Ecologia Integrale che l’Enciclica Laudato Si’ esorta a riflettere.

 

“Non basta più dire – ha sottolineato Vinciguerra - che dobbiamo preoccuparci per le future generazioni. Occorre rendersi conto che quello che è in gioco è la dignità di noi stessi, perché ciò chiama in causa il significato del nostro passaggio su questa terra”.

 

Paola Muraro, Presidente di ATIA ISWA ITALIA, ha dichiarato in conclusione:

“La nostra associazione deve contribuire alla formazione delle nuove generazioni che devono con competenza, e dedizione al bene comune, salvaguardare l’ambiente ricordando le parole del Santo Padre: lo stato di salute delle istituzioni di una società comporta conseguenze per l’ambiente e per la qualità della vita umana.”

 

 

Per approfondimenti:

Vocation of the Business Leader: A Reflection

Questa pubblicazione è un vade-mecum indirizzato agli imprenditori, nel loro impegno quotidiano di integrare fede e attività lavorativa, e ai professori nei momenti formativi all’interno delle scuole e delle università.

Scaricabile QUI

 

TERRA E CIBO 

E' un nuovo contributo del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace nel 2015, anno dell’EXPO dedicata al tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, anno in cui culmina la riflessione coordinata dalle Nazioni Unite sui futuri Obiettivi per lo sviluppo sostenibile.Il volume, di 145 pagine, è stato pubblicato nel mese di febbraio 2015.

 

ENERGIA GIUSTIZIA E PACE

Una riflessione sull’energia nel contesto attuale dello sviluppo e della tutela dell’ambiente. Questo contributo del Pontificio Consiglio della Giustizia non è un’analisi geopolitica, bensì una riflessione destinata a nutrire altre riflessioni, ad ispirare la presa di decisioni da parte delle autorità competenti, a fornire conoscenze teoriche a coloro che sono direttamente impegnati sul campo.