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Redazione Watergas.it
- Aziende e settori industriali
Il tema delle energie cosidette "rinnovabili" sta diventando di primaria importanza in ogni settore produttivo: in particolare in agricoltura, dove un buon impianto di produzione di biogas può contribuire in modo significativo ad ottimizzare i rendimenti delle attività agricole e zootecniche, consentendo alle aziende di vendere anche energia oltre che i prodotti tradizionali.
Altri paesi, come la Germania, sono ben più avanti di noi nel settore, e gli impianti di produzione di biogas, seppure tutti differenti tra loro per le caratteristiche delle singole aziende agricole, sono ormai abbastanza numerosi da permettere studi comparativi alla ricerca dell'ottimizzazione dei parametri che ne regolano il funzionamento.
A marzo 2010, un censimento effettuato dal CRPA contava 273 impianti di cui 199 operativi e ben 74 in costruzione, oltre ad altri 46 alimentati da FORSU e reflui dell’agroindustria (di cui 2 in costruzione). I MWe installati sono passati da 49 a 140 in soli 3 anni e, secondo il piano energetico nazionale recentemente approvato, si prevede che il settore possa arrivare a 1200 MWe. In base allo sviluppo di questi pochi anni e al potenziale esistente di scarti agrozootecnici e di terreni teoricamente disponibili per colture dedicate, non è velleitario ipotizzare una potenza elettrica anche doppia di quella prevista dal piano.
In questo ambito Flygt, con il supporto scientifico del Politecnico di Milano e quello organizzativo di Fabbrica delle Bionergia, ha organizzato lo scorso 8 giugno a Cremona un convegno su “Digestione anaerobica di reflui e biomasse: metodi e tecniche per la produzione di biogas”: una giornata di studio per dar modo agli operatori del settore di incontrarsi per fare il punto sulle tecnologie più avanzate utilizzate nella realizzazione degli impianti Biogas. Alla parte teorica si è poi affiancata la possibilità di approfondire le tematiche, ed entrare in contatto diretto con questa realtà operativa, durante la visita all’impianto di Pizzighettone.
Oltre alle interessanti e qualificate relazioni di Francesca Malpei e Renato Vismara, del DIIAR Politecnico di Milano, che hanno illustrato rispettivamente i criteri di dimensionamento e le linee guida per realizzare e gestire un impianto biogas. A.Casula e G.Insabato, Politecnico di Milano - Polo di Cremona hanno parlato delle analisi economiche preliminari per realizzare un impianto Biogas. Inoltre è intervenuto Helmut Mittermair, dell'azienda BTS, che ha mostrato le caratteristiche funzionali e le scelte tecniche adottate nella realizzazione dell'impianto dell’Azienda Agricola Cascina Valentino di Pizzighettone.
L' intervento di Marco Leoncavallo della ITT Water & Wastewater ha illustrato i criteri per ottimizzare la miscelazione in un impianto biogas, presentando i risultati di due ricerche effettuate in Germania, che hanno messo in evidenza quali siano i migliori criteri di miscelazione per ottimizzare la produzione di biogas pur riducendo i consumi di questa fase critica del processo.
La combinazione di mixer lenti e mixer compatti nei digestori hanno dimostrato, nei fatti, la possibilità di abbattere di quasi il 50% dei consumi energetici e di permettere miglioramenti nella produzione di biogas.
Sulla scorta di queste ricerche, non solo sono stati messi a punto particolari miscelatori lenti Flygt, denominati "Midsize" destinati prevalentemente ad applicazioni di questo tipo, ma sono anche state sviluppate particolari attrezzature di installazione che permettono di orientare la spinta dei miscelatori per ottimizzare la loro efficacia anche all'interno del digestore, agendo dall’esterno della vasca, senza interrompere il processo di produzione del biogas. E’ ora possibile vedere direttamente “on line” la presentazione di Marco Leoncavallo sull'ottimizzazione della miscelazione negli impianti su internet all'indirizzo: http://www.ittwwwitalia.it/Trattamento/Leoncavallo_biogas/LeoBio00.html