
“NELL’800 LA PIU’ GRANDE OPERA DI INGEGNERIA IDRAULICA VENNE COSTRUITA IN UN TRIENNIO. OGGI, 35 GRANDI INFRASTRUTTURE SONO INCOMPIUTE DA ANNI”. Questo il commento di MASSIMO GARGANO Direttore Generale ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue)
“La mostra sul canale Cavour, visitabile a Roma, arriva all’indomani della nostra denuncia sulle 35 grandi opere idrauliche incompiute nel nostro Paese e costate finora circa 650 milioni, senza essere pienamente operative; tra il 1863 ed il 1866, in soli 3 anni, venne invece realizzata la più grande infrastruttura irrigua europea.”
Ad indurre la provocatoria riflessione è Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio (ANBI), intervenuto all’inaugurazione dell’esposizione allestita nella Capitale, per iniziativa delle Associazioni d’Irrigazione Est ed Ovest Sesia.
Sulla stessa lunghezza d’onda è il piemontese, Luigi Bobba, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: “Il sistema irriguo del Canale Cavour, fatto da 83 chilometri di alveo, ma anche da 101 ponti e 210 sifoni, merita l’attenzione dell’intero Paese così come i Consorzi, che lo gestiscono, realtà indispensabile per un futuro economico originale e distintivo.”
“Il canale Cavour – conclude il Dg ANBI – è simbolo del fondamentale lavoro, che i Consorzi di bonifica e di irrigazione svolgono sul territorio per la salvaguardia e la sicurezza ambientale, per il risparmio della risorsa acqua, per il paesaggio, per la produzione di eccellenze del made in Italy come il riso.”
La mostra “Il canale Cavour – 150 anni di benessere” resta aperta a Roma, nei locali della Società Geografica Italiana, in palazzetto Mattei a Villa Celimontana, fino al 10 Novembre prossimo.