CCNL GAS ACQUA, INTERRUZIONE DELLE TRATTATIVE

02 dic 2013
Anigas, Anfida, Assogas, Confindustria Energia, Federestrattiva, Federutility e le Organizzazioni Sindacali Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL si sono nuovamente incontrate per il rinnovo del CCNL Gas-Acqua: “mancanza dei presupposti per chiudere il negoziato”.

Nella giornata di ieri le Associazioni Anigas, Anfida, Assogas, Confindustria Energia, Federestrattiva, Federutility e le Organizzazioni Sindacali Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL si sono nuovamente incontrate per il rinnovo del CCNL Gas-Acqua scaduto il 31.12.2012 e che interessa circa 45.000 lavoratori del settore.

 

Le Associazioni imprenditoriali hanno confermato le forti criticità presenti nei due settori gas e acqua quali:  le limitazioni legislative in materia di personale applicabili alle società pubbliche in-house; l’anomalia della permanenza del fondo integrativo di previdenza obbligatorio per i dipendenti delle aziende private nel settore della distribuzione gas; i recuperi di efficienza che l’Autorità regolatoria impone alle aziende ed in particolare la riduzione dei costi operativi, all’interno dei quali è incluso il costo del personale; la necessaria uniformità della normativa contrattuale a fronte dell’avvio delle gare per il servizio di distribuzione del gas; l’incerto quadro normativo e tariffario relativo al settore idrico.

 

Di fronte ad un tale scenario, le Associazioni hanno confermato la loro disponibilità ad un rinnovo contrattuale che garantisca la sostanziale tenuta del potere di acquisto delle retribuzioni dei lavoratori attraverso il necessario aumento della produttività e dell’efficienza delle imprese.

Durante i lavori, le delegazioni hanno individuato i temi essenziali ai fini della stipulazione del contratto, in particolare quelli dell’orario di lavoro, della reperibilità, dell’apprendistato professionalizzante, di una revisione del sistema di classificazione che premi le professionalità, della riduzione degli automatismi retributivi e della disciplina specifica per il settore idrico, oltre ovviamente alla definizione della parte salariale.

 

Dopo aver condiviso i temi prioritari da risolvere, le Associazioni imprenditoriali hanno constatato una chiusura da parte delle Organizzazioni Sindacali su tutte le loro richieste di modifica normativa ed un forte rilancio delle richieste economiche sindacali. Di fronte a tale situazione, le Associazioni hanno preso atto con rammarico della mancanza dei presupposti per chiudere il negoziato, confermando peraltro, a fronte della maturazione di condizioni più favorevoli, la disponibilità a riprendere gli incontri.

 

FEDERUTILITY riunisce 400 imprese italiane di servizi pubblici locali dei settori idrico ed energetico, che applicano i relativi CCNL a circa  45.000 dipendenti.

Le associate a Federutility, forniscono acqua attualmente a circa il 75% della popolazione, distribuiscono  gas ad oltre il 35% degli abitanti ed energia elettrica a circa il 20% della popolazione italiana.