
BRUGG Pipe Systems, filiale italiana della multinazionale svizzera BRUGG Rohr Holding AG, ha fornito quasi 600 metri di tubazione tipo CALPEX® DN80 per la realizzazione di un centro di stoccaggio per il trattamento dei materiali legnosi e di un impianto completo per la produzione di energia termica nel comune di Pescasseroli.
BRUGG Pipe Systems, filiale italiana della multinazionale svizzera BRUGG Rohr Holding AG, ha fornito quasi 600 metri di tubazione tipo CALPEX® DN80 per la realizzazione di un centro di stoccaggio per il trattamento dei materiali legnosi e di un impianto completo per la produzione di energia termica nel comune di Pescasseroli.
Obiettivo principale dei lavori è la realizzazione di una filiera composta, ovvero una filiera in cui è organizzata una fornitura di legno combustibile con dotazione di attrezzature e macchine capaci di assicurare l’alimentazione tramite biomasse legnose (cippato) a impianti termici collettivi di proprietà pubblica.
Introduzione
Il comune di Pescasseroli (AQ) è un centro abitato di 2.280 persone, adagiato in una conca posta all’ingresso dell’Alta Valle di Sangro, a 1.167 metri sul livello del mare. Un altopiano ricco di pascoli, circondato da boschi centenari e montagne suggestive. I rilievi sono ricoperti da faggete (Fagus sylvatica), alternate nel fondovalle da pinete trapiantate con vecchi rimboschimenti.
Positiva la scelta del legno come combustibile, per vari fattori: tutela di posti di lavoro, indipendenza da fonti energetiche fossili e diminuzione emissione dei gas serra (la combustione del legno non rilascia ulteriori quantitativi di CO2 nell'aria). Il cippato coniuga creazione di ricchezza a livello locale, produzione di calore a basso costo e la comodità di avere un impianto di combustione automatico. La produzione della biomassa avviene utilizzando tutte le qualità del legno non trattato, legno di alberi danneggiati da tempeste, cortecce, rami e scarti provenienti dalla manutenzione di boschi. La produzione del combustibile è affidata a boscaioli locali i quali dopo un’opportuna fase di essiccazione della durata di alcuni mesi, provvedono a tagliare la legna in trucioli.
La cura con cui il materiale viene lavorato ed essiccato consente uno stoccaggio ottimale del prodotto combustibile e contribuisce al corretto funzionamento del sistema di riscaldamento, con un’esigua produzione di cenere ed emissioni ridotte al minimo.
Descrizione di lavori
L’intervento è finalizzato alla realizzazione di una filiera composta per la produzione di energia termica da biomassa. Si vuole organizzare la fornitura del legno combustibile tramite l’ausilio di attrezzature e macchine al fine di assicurare l’alimentazione a un impianto termico di servizio di tre edifici di proprietà pubblica.
La filiera è composta dalle seguenti fasi:
1) Approvvigionamento:
- taglio, esbosco, raccolta ed eventuale accumulo del materiale legnoso.
- Pesatura del materiale.
- Trasporto alla piattaforma di lavorazione.
2) Lavorazione:
- essiccazione (con metodo di essiccazione pre-cippatura).
- Cippatura del materiale (in piattaforma).
3) Alimentazione:
- trasporto all’impianto termico.
- Alimentazione e regolazione caldaia.
Il centro di raccolta e lavorazione della legna è stato individuato nell’area posta in località “Bocca Perdoso”, su aree e locali di proprietà del comune di Pescasseroli. Il legname, preventivamente lavorato, viene accatastato e suddiviso in diverse categorie dimensionali. Quindi subisce il processo di cippatura e deposito. Agli inizi dell’autunno il materiale è spostato nei pressi del locale termico dell’edificio riscaldato a biomassa legnosa dove è presente un volume di caricamento della caldaia. È previsto un carico di cippato ogni venti giorni, per un totale di circa quindici trasporti dal centro di lavorazione all’alimentazione della caldaia.
L’impianto termico
Il progetto prevede di riscaldare con un’unica centrale termica, per mezzo di un impianto di teleriscaldamento, i seguenti edifici comunali:
- scuola materna.
- Scuola elementare e media.
- Palazzo municipale.
Sul calcolo delle ore di funzionamento annuo (circa 4.000) e del rendimento dell’impianto stesso è stata scelta una caldaia della potenza di 470 KW. Questo dispositivo in acciaio a quattro giri di fumo ha una potenzialità termica di resa di 470.000 Kcal/h, idonea a produrre acqua calda a 90°C, alla pressione di esercizio massimo di 2 bar, completa di basamento adatto all’installazione del bruciatore meccanico a coclea. La caldaia è costruita appositamente per utilizzare come combustibile materiali solidi legnosi e similari e in alternativa anche combustibili liquidi e gassosi.
Lo scambiatore di calore. Esso sarà di tipo orizzontale, costruito a tubi di fumo in acciaio di forte spessore immersi nell’acqua a tre giri di fumo per il massimo rendimento termico, collegati alle estremità a casse-fumarie di raccolta apribili e ispezionabili per la periodica pulizia e asportazione dei residui della combustione.
Il teleriscaldamento e le tubazioni
Data la tipologia dei lavori, per operare in perfetta sicurezza, l’area del cantiere è stata opportunamente transennata, e alcune vie del centro cittadino sono state chiuse al traffico.
Per recare il minimo disagio alla circolazione di pedoni e veicoli, già in fase di progettazione, si è fatto riferimento ad una soluzione che potesse essere di rapida installazione e che allo stesso tempo desse una garanzia di efficienza termica elevata.
Grazie alle caratteristiche della tubazione preisolata flessibile CALPEX® PK, fornita in rotoli tagliati a misura ed al coordinamento dell’Ufficio Tecnico Comunale per le opere di scavo e ripristino, è stato possibile stendere nell’arco di una sola giornata l’intera rete principale di quasi 600 metri di tubazione DN 80 (90/162) ripristinando la viabilità dell’intero paese già nella serata dello stesso giorno. La rete di teleriscaldamento adagiata su scavi a sezione obbligata è stata completata nei giorni successivi con il collegamento alle sottostazioni di utilizzo con tubazioni DN 50 (63/126).