Dagli scarti al biometano

14 mag 2018
Un settore in espansione con grandi potenzialità industriali e ambientali. Una fonte energetica rinnovabile, versatile, efficiente e flessibile che contribuisce alla economia circolare. La Lombardia ha una base solida che può essere ulteriormente sviluppata.

Sì è concluso da pochi minuti, presso la Sala Marco Biagi di Palazzo Lombardia, in a una sala gremita (oltre 150 persone) di operatori economici, amministratori pubblici e ricercatori, l’evento sul tema “Dagli scarti al biometano. Traiettorie concrete per un settore in espansione”.

Organizzato da LE2C - Lombardy Energy Cleantech Cluster, il Cluster tecnologico lombardo che aggrega imprese, centri di ricerca e università del settore ambiente, energia e tecnologie pulite, con Regione Lombardia e RSE – Ricerca sul Sistema Energetico il convegno ha messo a fuoco problematiche, fatto emergere piste di lavoro e importanti opportunità, così sintetizzate da Luca Donelli, presidente del Cluster LE2C.

“L'evento di oggi, partendo dal concetto di economia circolare, ha consentito di approfondire con tutti gli stakeholder regionali un tema, quello del biometano, caratterizzato da molteplici possibili traiettorie in termini di origine, tecnologie coinvolte e modalità di suo utilizzo. Inoltre, il confronto è fondamentale visto il coinvolgimento di diverse filiere, oltre a quella di energia ed ambiente anche quella dell'agricoltura, della chimica verde e della mobilità. Con Regione Lombardia e RSE abbiamo potuto approfondire i tre pilastri alla base dello sviluppo di questo settore: incentivi, norme autorizzative e tecnologia.” Questo quanto ha affermato il Presidente del Cluster LE2C, Luca Donelli.

Luigi Mazzocchi, direttore di RSE e regista del tavolo tecnico regionale sul Biometano, ha evidenziato come “avviare e rafforzare la filiera di questa fonte energetica rinnovabile presenti diversi vantaggi: trasformare il biogas in biometano è un’operazione abbastanza semplice: l’intero potere calorifero del metano contenuto nel biogas viene sfruttato sostituendo 1.1 il gas naturale. Fondamentale - asserisce ancora Mazzocchi - il fatto che la rete gas in Italia sia molto sviluppata e, con modesti investimenti si può prelevare e trasportare il biometano ovunque e per tutti gli usi”.

“La Lombardia è già la Regione che vanta il maggior numero di impianti a fonte rinnovabile tuttavia servono incentivi e norme più efficaci per diffondere l’uso del biometano" – lo ha affermato Raffaele Cattaneo Assessore all'Ambiente e Clima di Regione Lombardia. Negli ultimi anni non abbiamo sempre riscontrato risultati di successo perché il sistema di incentivazione è stato limitato al solo settore dei trasporti – continua Cattaneo – ma attraverso il Programma Energetico Ambientale Regionale (PEAR) la Lombardia si è data per le rinnovabili l’obiettivo di produzione del 15,5%, mentre quello fissato dallo Stato italiano, è di molto inferiore, pari all’11,3%. Il Programma prevede entro il 2020 per quanto riguarda l’energia prodotta da biometano un obiettivo medio pari all’8,4% sul totale dei consumi finali attribuibili alle sole fonti rinnovabili”. “Pertanto per la Lombardia – ha concluso Cattaneo - è estremamente importante una politica di incentivazione e di regole che consenta e favorisca la conversione degli attuali impianti verso impianti di produzione di biometano questo anche per l’interconnessione tra le pianificazioni ambientali ed energetica di Regione Lombardia attraverso la riduzione degli effetti climalteranti in molteplici settori”.

L’evento di oggi si colloca all’interno delle manifestazioni patrocinate dalla iniziativa su scala europea Sustainable Energy Week 2018. Nel pomeriggio, sono stati presentati numerosi progetti, presenti nel territorio lombardo, di impianti di digestione anaerobica della FORSU che alla luce delle recenti normative potrebbero intraprendere la strada della purificazione dal biogas a biometano. Una attività, quella della facilitazione dei contatti, delle relazioni e del trasferimento di conoscenze che il Cluster LE2C, con Regione Lombardia e RSE intendono perseguire concretamente e con maggiore intensità. Mettendo in contatto gli stessi enti di ricerca, come ad esempio RSE, Politecnico di Milano, Università Milano Bicocca e i principali stakeholder: gestori di impianti di digestione anaerobica nel settore civile e agricolo, amministratori, esperti del settore per meglio comprendere quali sono le prospettive future di questa interessante e promettente filiera.

Un panorama composito e ricco di opportunità i cui sviluppi sono stati confermati da esponenti di associazioni di categoria, grandi imprese e enti impegnati da anni nel settore, quali ASSOGASMETANO, CIB, CIC, ENI, FEDERMETANO, FIPER, GSE e SNAM. La sessione si è infine conclusa con un intervento di Luciano Barra, del Ministero dello Sviluppo Economico.

Si rimanda al sito di LE2C (www.energycluster.it, alla sezione eventi) per maggiori approfondimenti e consultare i materiali presentati all’evento.

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Chi siamo

Lombardy Energy Cleantech Cluster (LE2C) rappresenta il sistema produttivo lombardo per l'energia e l'ambiente. Nasce nel 2009 su iniziativa di 8 imprese e diventa associazione riconosciuta da Regione Lombardia nel 2014. Oggi, LE2C è una realtà affermata quale Cluster Tecnologico Lombardo per l’energia e l’ambiente a supporto della crescita, innovazione e competitività regionale. Un “laboratorio esteso” in cui poter sviluppare progetti di ricerca, innovazione e business, grazie alla presenza di un centinaio tra piccole, medie e grandi imprese, 15 associazioni imprenditoriali ed enti no profit, 9 tra università e centri di ricerca, 5 enti di pubblica amministrazione, 4 istituti bancari e organi di stampa di settore.

Cosa facciamo

LE2C opera su quattro Aree di Competenza:

- Smart Energy Systems

- Sustainable Manufacturing

- Green Building

- Water Energy Nexus

La missione di Lombardy Energy Cleantech Cluster è promuovere sinergie tra il mondo dell’impresa e quello della ricerca al fine di incrementare la competitività dei suoi associati.

Nel 2011, LE2C ha ottenuto l’attestazione di qualità Bronze Label dall’ESCA, mentre nel 2015 è stato il primo cluster italiano ad ottenere la Gold Label a certificare l’eccellenza del lavoro svolto.

LE2C è parte di diversi network internazionali, come Vanguard Initiative, una rete di regioni europee che lavorano insieme sulle tematiche della S3 (www.s3vanguardinitiative.eu). Il Cluster LE2C è coinvolto nei gruppi pilota Bio-economia e Produzione Energetica negli ambienti difficili. All’interno di quest’ultimo ha avviato nel 2017 il progetto europeo NeSSIE (North Sea Solution for Innovation in Corrosion for Energy) su tecnologie anticorrosive per gli impieghi nella produzione di energia da fonti rinnovabili.