Ecobonus del 65% anche per le pompe di calore

04 lug 2013
"Siamo soddisfatti del nuovo clima che si respira nella politica italiana - afferma Sandro Bonomi Presidente ANIMA - Il lavoro fatto congiuntamente tra Governo, Ministero dello sviluppo economico, commissioni parlamentari e rappresentanti di categoria sul decreto efficienza energetica dimostra che qualcosa è cambiato, in meglio finalmente. La volontà bipartisan di trovare soluzioni, anche dove non se ne vedeva la possibilità, la ricerca determinata di copertura economica per mantenere rigorosamente l'equilibrio di bilancio, la capacità di ascolto anche in fasi molto concitate, unita alla rapidità di azione, rappresentano l'elemento di discontinuità e di concretezza, che le nostre aziende attendevano da ormai vent'anni - conclude Bonomi - Non solo in Italia ma anche a Bruxelles si inizia a respirare un'aria nuova, un atteggiamento di fiducia verso l'Italia costruito sul lavoro di anni dei nostri Europarlamentari, di ogni partito, di cui iniziamo a vedere i frutti. Un nuovo clima di fiducia ci attende".

E' in arrivo l'estensione dell'ecobonus al 65% anche per le pompe di calore, escluse espressamente nel testo iniziale del Decreto 63/2013.

“Con un emendamento presentato dal Governo al decreto efficienza energetica e utilizzando dei fondi presso il ministero dello Sviluppo Economico è stato possibile trovare risorse che consentiranno di sostenere un comparto importante, contribuendo in questo modo a dare un sostegno deciso al made in Italy – ha dichiarato la senatrice Simona Vicari, sottosegretario allo Sviluppo economico – Si tratta di un impegno notevole del governo in questa difficile congiuntura economica nell'investire per il rilancio e lo sviluppo. Questa misura contribuirà senza dubbio a finanziare tutta la filiera collegata alla produzione e installazione delle pompe di calore, producendo effetti positivi su tutto l’indotto”.

Il Co.Aer plaude alla decisione di tornare ad estendere la detrazione del 65% (ex 55%) per i lavori di riqualificazione energetica anche alle pompe di calore, riconoscendo così il grande contributo che questa tecnologia può dare in termini di riduzione dei consumi energetici e di incremento nell’utilizzo di rinnovabili.

“Il potenziale delle pompe di calore – dichiara Bruno Bellò, Presidente Co.Aer – è riconosciuto da tempo, era quindi incomprensibile la loro esclusione da questo strumento straordinario che intende ridare slancio al mercato. Questo importante risultato è stato ottenuto anche grazie all’impegno del Co.Aer, che in questi ultimi mesi ha attivamente partecipato a una serie di incontri con le Istituzioni per evidenziare l’importanza delle aziende che operano nel settore della climatizzazione, un settore con una forte tipicità italiana, e di tutta la filiera”.