EFFICIENZA ENERGETICA E PIANO ENERGIA E CLIMA Tra investimenti delle utilities e obiettivi sempre piu' lontani

18 ott 2018
Si è tenuto il V Workshop annuale del Centro Studi sull’EE CESEF dal titolo “Efficienza Energetica e Piano Energia e Clima. Tra investimenti delle utilities e obiettivi sempre più lontani” presieduto dal Prof. Andrea Gilardoni, Università Bocconi e Presidente di Agici, e dal Dott. Stefano Clerici, Direttore del CESEF.
  • Il confronto tra Commissione Europea, EuroParlamento e Consiglio dell’UE (trilogo) ha definito nuovi obiettivi: ridurre del 32,5% la domanda di energia primaria a livello Ue (rispetto alla proiezione PRIMES 2007);
  • Anche gli obblighi per politiche attive dell’Articolo 7 sono stati estesi con un tasso di risparmio annuo minimo dello 0,8%;
  • In Italia è sempre più evidente il contrasto tra il fermento degli operatori e l’inefficacia e mancanza di vision della governance del settore;
  • La SEN 2017 conferma gli obiettivi di EE al 2030 (-9 Mtep/anno al 2030), ma il dubbio è se riusciremo a raggiungerli con il set di strumenti previsto;
  • Infatti, dall’analisi degli obiettivi al 2020 emerge un divario sempre più accentuato tra risparmi rilevati e obiettivi di risparmio intermedi, pari a circa il 17% nel 2017;
  • Il MiSE ha ridimensionato i target intermedi per il 2018 e il 2019 e introdotto nuovi strumenti, spostando parte degli obiettivi in capo al meccanismo dei TEE verso il Piano Impresa 4.0;
  • I TEE sono in piena crisi a causa della scarsa liquidità. Il sintomo principale è il calo di progetti presentati (-55% PPPM 2017 su 2016) e l'aumento delle richieste respinte (53% PPPM presentate nel 2017);
  • La crisi dell’offerta ha determinato un forte incremento dei prezzi: il prezzo medio ponderato è passato da 105 €/TEE nel 2015 a 148 nel 2016 a 267 nel 2017 fino al picco di 489,9 €/TEE a febbraio 2018;
  • Invece gli operatori hanno fatturati in crescita, si strutturano attraverso operazioni di M&A e investono in nuovi business;
  • Dopo tre anni di riduzione dei fatturati, nel 2017 si registra un incremento del 23% in parte dovuto alle migliorate condizioni di mercato ma anche al significativo aumento del prezzo dei TEE nel 2017;
  • Molte operazioni di M&A, guidate soprattutto dalle Utilites, hanno creato nuovi operatori più solidi tecnicamente e finanziariamente che possono guardare a nuovi clienti, mercati e progetti;
  • La ricetta del CESEF per il rilancio del meccanismo dei TEE: favorire la liquidità approvando più progetti, ripristinare una reale contrattazione di mercato, ridurre la discrezionalità della governance;
  • Occorre inoltre, far emergere la domanda di EE, legando gli sconti agli energivori a investimenti in EE, favorire la concentrazione del mercato.

“Il settore dell'EE ha bisogno di stabilità per far decollare gli investimenti e trasformare le elevatissime competenze tecnologiche e gestionali nazionali in materia di efficienza energetica in interventi ad alto valore aggiunto - ha affermato Andrea Gilardoni. Ciò che manca al nostro Paese è quindi una governance dotata di una vision chiara nel lungo periodo che dia maggiori certezze al mercato e contribuisca attivamente al raggiungimento degli obiettivi di policy nazionali ed europei. Questo non è fondamentale solo per gli obiettivi al 2020, che difficilmente raggiungeremo, ma ancora di più per quelli al 2030. L'EE, infatti, continuerà ad avere un ruolo di primo piano nel decarbonizzare la nostra economia anche nel decennio successivo. Essa è uno dei pilastri del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima in via di definizione presso i ministeri MiSE, MATTM, MIT. Da parte nostra collaboreremo attivamente con l'iniziativa del Monitor PEC per sostenere la redazione di questo documento, in un'ottica di pieno sostegno alla governance”.

“I TEE sono un'eccellenza a livello europeo, crediamo quindi che dovrebbero essere sostenuti e rilanciati, superando questa fase di interventi emergenziali - ha ribadito Stefano Clerici. Il provvedimento promulgato a luglio (DM 10 maggio 2018, ndr) non ha infatti risolto le cause della crisi del meccanismo. Né, tantomeno, sembra aver ridato fiducia agli operatori che ricorrono sempre meno a questo strumento. Ciononostante, le imprese credono fortemente in questo settore come dimostrano le operazioni di M&A condotte soprattutto dalle utilities e gli investimenti in nuovi business - i.e. demand response, IoT, mobilità elettrica, misure comportamentali, ecc. - degli operatori più strutturati”.
Il sottosegretario del MiSE On. Davide Crippa, che ha concluso i lavori, ha delineato la “ricetta” del Governo per rilanciare gli investimenti in efficienza energetica. In particolare, “occorre far partire al più presto il Fondo Nazionale per l’efficienza energetica, strumento fondamentale per il finanziamento; prevedere una bollinatura di qualità dei progetti per garantire la finanziabilità dei progetti e favorire gli investimenti dei comuni; rilanciare il meccanismo dei TEE attraverso linee guida interpretative, anche risolvendo i contenziosi in corso, anche perché varare un nuovo strumento avrebbe tempi troppo lunghi per far ripartire gli investimenti. Infine, occorre stabilizzare l’ecobonus per almeno tre anni, per garantire i necessari tempi decisionali agli investitori, e prevedere una cabina di regia per l’efficienza energetica nella Pubblica Ammnistrazione, che possa individuare modifiche normative che favoriscono la cooperazione tra pubblico e privato”.
Al Workshop - dove è stato presentato e discusso il Rapporto 2018 “L’evoluzione dell’efficienza energetica in Italia: nuove policy, consolidamento del mercato e misure comportamentali” - sono intervenuti in qualità di speaker: Davide Crippa del Ministero dello Sviluppo Economico, Raffaele Cattaneo della Regione Lombardia, Raffaele Tiscar del Monitor Piano Energia e Clima, Guido Bortoni ARERA, Giovanni Bartucci di Alperia-Bartucci, Alessio Cristofari di Avvenia, Alessio Torelli di Enel X, Pier Lorenzo dell’Orco di Italgas, Cristian Acquistapace di Snam, Paolo Leone di ABB, Roberto Piccin del CESI, Péter Ilyés di E.On, PierPaolo Carini di Egea, Mauro Fanfoni di Eni Gas e Luce, Cristian Fabbri di Hera Comm, Paolo Bonaretti di Iren, Luca Matrone di Intesa Sanpaolo, Raffaele Mellone del Fondo Italiano Efficienza Energetica, Franco Gallina di Funk International e Marco Radice dello Studio Radice&Cereda.
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In occasione del Workshop è stato assegnato il CESEF Energy Efficiency Award 2018 a un intervento di Efficienza Energetica di particolare importanza nel panorama nazionale. Obiettivo dell’iniziativa è la valorizzazione delle best practice nazionali del settore, con l’auspicio di portare a sistema i migliori progetti e le strategie più innovative contribuendo allo sviluppo del mercato dell’Efficienza Energetica. L'On. Davide Crippa ha consegnato la targa per il progetto vincitore:
 
Recuperi termici a bassa entalpia nell’industria tramite pompe di calore
assegnato ad Hera, Galletti, RSE
per aver abbattuto le barriere che ostacolano gli investimenti di efficienza energetica nell’industria attraverso la sinergia tra utilities, istituti di ricerca e fornitori di tecnologie.”