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Redazione Watergas.it
- Aziende e settori industriali
Milano, 31 maggio 2011 – La maggior parte dei consumatori potrebbe scegliere di passare ad un'auto elettrica o ibrida con il prossimo acquisto. E’ quanto emerge dalla ricerca Accenture “Plug-in Electric Vehicles: changing perceptions, hedging bets”, nella quale si rileva anche che le richieste dei consumatori, per quanto riguarda la ricarica elettrica, aumenterebbero i costi e i carichi della gestione della rete elettrica e dell'infrastruttura.
La ricerca, condotta su oltre 7000 persone in 13 paesi, evidenzia come per il 60% dei consumatori la prossima auto potrebbe essere un’auto elettrica o ibrida. Il 68% potrebbe fare questa scelta entro i prossimi 3 anni (“certamente” per il 23%, “probabilmente” per il 45%). Tra gli intervistati, i cinesi sono di gran lunga i più entusiasti: il 96% di loro infatti prenderà certamente o probabilmente in considerazione un acquisto di questo tipo nei prossimi 3 anni; molto propensi anche gli spagnoli (76%) e gli italiani (73%).
Le preferenze espresse in materia di ricarica delle auto, tuttavia, potrebbero mettere in difficoltà le aziende fornitrici di energia e determinare una crescente congestione della rete elettrica e una richiesta nelle ore di picco. Infatti:
- due terzi (67%) dei consumatori non è disposto ad accettare limitazioni su quando poter ricaricare l'auto, un altro 20% accetterebbe dei limiti solo se rientrassero in intervalli temporali prescelti. Tutto ciò ridurrebbe la capacità di gestire la domanda di elettricità;
- il 62% rifiuterebbe la rapida sostituzione della batteria nelle stazioni di servizio, preferendo la ricarica. Questo potrebbe limitare la possibilità di ricarica fuori dalle ore di picco, quando le aziende che forniscono tale servizio sarebbero impegnate nel ricaricare le batterie;
- il 55% preferirebbe ricaricare la batteria dell'auto elettrica non ad ogni parcheggio, ma solo quando necessario. Questo comportamento potrebbe determinare modelli di ricarica meno prevedibili e ridurre l'esigenza di un'infrastruttura pubblica dedicata.
Per poter scegliere vetture completamente elettriche, i consumatori avrebbero inoltre bisogno di un'infrastruttura di ricarica capace di offrire maggiore supporto. Solo il 29% degli automobilisti, secondo la ricerca, acquisterebbe auto esclusivamente elettriche. Il 71% preferirebbe vetture ibride, alimentate anche a gas/diesel. L' 85% sostiene che le batterie esclusivamente elettriche non sarebbero sufficienti a coprire le loro esigenze di guida quotidiane. Un altro 83% segnala un numero insufficiente di punti di ricarica, mentre il 70% ritiene che i tempi di ricarica per le auto esclusivamente elettriche siano troppo lunghi.
"I dati confermano una generale apertura degli automobilisti verso i veicoli elettrici, ma se le aziende fornitrici di energia elettrica vogliono che la richiesta di veicoli esclusivamente elettrici aumenti, le reti di ricarica dovranno essere più fitte e le unità di carica più veloci", ha dichiarato Claudio Arcudi - Executive Partner Utilities di Accenture.
"I risultati della survey sulle caratteristiche del servizio, evidenziano una continuità con il modello attuale che prevede limitata programmazione e rapidità di rifornimento. Queste caratteristiche hanno un impatto sulla rete elettrica - aggiunge Arcudi – e richiedono ai gestori delle reti di distribuzione di effettuare importanti investimenti in infrastrutture, adottando tecnologie "smart grid" per gestire in modo proattivo la domanda e la fornitura di elettricità a livello locale. Lo sviluppo di queste infrastrutture sarà quindi uno dei punti importanti sul tavolo dell’AEEG".
IL COSTO NON È L'UNICO FATTORE CHE DETERMINA LA SCELTA
La fonte di alimentazione è un importante fattore di scelta per gli automobilisti. L' 80% di essi vorrebbe conoscere l'origine dell'elettricità utilizzata per ricaricare il proprio veicolo e il 45% sostiene che questa informazione sarebbe importante al fine della decisione di acquistare un veicolo elettrico. Di questi, l'85% sarebbe incoraggiato ad acquistare un'auto elettrica se la fonte di alimentazione fosse rinnovabile. L'energia nucleare e i combustibili fossili scoraggerebbero all'acquisto rispettivamente il 48% e il 51% degli automobilisti.
Più importanti del fattore costi (indicato come rilevante dal 51% del campione) sarebbero la disponibilità di punti di ricarica (63%) e una capacità della batteria equivalente a un pieno di serbatoio di un'auto tradizionale (53%).
Tra gli incentivi che stimolerebbero il passaggio a un'auto elettrica, il 65% degli intervistati ha risposto “il parcheggio gratuito”, il 44% “gli sconti sui pedaggi” e il 43% “la disponibilità di corsie preferenziali”.
"Il costo dell'acquisto e della manutenzione di veicoli elettrici sarà un fattore cruciale nella scelta, ma le autorità municipali e i fornitori di energia elettrica dovranno motivare gli automobilisti con ragioni di tipo non finanziario se vogliono promuovere l'adozione di questi tipi di vetture” dichiara Arcudi. "Per promuovere la domanda di veicoli elettrici al minor costo possibile per gli investitori e i contribuenti, i settori pubblico e privato dovrebbero indirizzare un importante cambiamento del modello di fruizione dell’auto da oggetto di proprietà a “servizio per il cittadino”; l’auto elettrica potrebbe essere data in dotazione mensile con contratti di lungo o breve termine, full inclusive (assicurazione, posteggio, chilometraggio flat per mese, servizio di manutenzione etc.) o personalizzabile".
UN MERCATO NUOVO: I FORNITORI DI SERVIZI DI RICARICA
Le aziende fornitrici di energia elettrica potrebbero dover fare i conti con una concorrenza agguerrita nel mercato dei servizi di ricarica. Alla domanda “da chi preferirebbero acquistare i servizi di ricarica”, il 79% dei consumatori ha indicato, fra i primi tre, i fornitori di energia elettrica. Il 71% i distributori di gas/diesel, mentre minori preferenze vanno ai rivenditori e agli enti locali, scelti rispettivamente dal 51% e 48%.
La grande maggioranza degli automobilisti vorrebbe pagare in base alla ricarica, come avviene oggi per il carburante, e chiede ai fornitori di energia elettrica di modificare i sistemi di riscossione e fatturazione.
Di conseguenza, per presidiare il mercato nascente dei fornitori dei servizi di ricarica, i fornitori dei servizi di energia elettrica dovrebbero:
- raggiungere i consumatori attraverso alleanze commerciali con i venditori di automobili: ciò aiuterà a monitorare la domanda locale di veicoli elettrici e il loro impatto sull'infrastruttura. Inoltre, consentirebbe l'accesso privilegiato a nuovi clienti quando questi acquistano veicoli elettrici;
- ottimizzare l'infrastruttura attraverso la collaborazione con gli operatori della rete di distribuzione: ciò prevede l'investimento in tecnologie di ricarica intelligenti per automatizzare il processo con tempi e velocità ottimali per la rete elettrica e la capacità di generazione dell'energia. I fornitori di energia elettrica si avvalgono anche di dati di analisi per sfruttare l'uso da parte dei consumatori al fine di migliorare i modelli di domanda e fornitura;
- coinvolgere i consumatori attraverso la segmentazione del mercato: rivolgersi a gruppi di clienti con offerte differenziate per migliorare i margini all'aumentare dell'adozione di veicoli elettrici o ibridi.
A questo link sono disponibili maggiori informazioni sui risultati dell'inchiesta:
http://www.accenture.com/us-en/Pages/insight-plug-in-electric-vehicles-changing-perceptions-summary.aspx)
Per informazioni:
Tel. 02 77758931 Email accenture.stampa@accenture.com
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Accenture
Accenture è un’azienda globale di consulenza direzionale, servizi tecnologici e outsourcing che conta più di 215 mila professionisti in oltre 120 paesi del mondo. Combinando un’esperienza unica, competenze in tutti i settori di mercato e nelle funzioni di business e grazie ad un’ampia attività di ricerca sulle aziende di maggior successo al mondo, Accenture collabora con i suoi clienti, aziende e pubbliche amministrazioni, per aiutarli a raggiungere alte performance. A livello globale, i ricavi netti per l’anno fiscale 2010 (settembre 2009 – agosto 2010) ammontano a 21,6 miliardi di dollari. In Italia è presente con oltre 9.500 persone e nell’anno fiscale 2010 ha registrato ricavi netti per 973 milioni di euro. www.accenture.it - www.accenture.com
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