Gas, IGU-Snam: domanda globale in crescita anche nel 2025

15 set 2025
Dal Global Gas Report 2025 emergono significative differenze geografiche. Attesa una crescita verticale dei consumi in Cina e India.  

Nel 2024 registrato un aumento di 78 miliardi di metri cubi (+1,9%) della domanda globale di gas naturale, che ha raggiunto i 4.122 miliardi di metri cubi, e si prevede una crescita anche per il 2025 (+71 miliardi di metri cubi - 1,7%). È quanto emerge dal Global Gas Report 2025, pubblicato da Snam e dall'International Gas Union (IGU).

Nel primo semestre 2025, si legge nel documento, la crescita della domanda di gas ha mostrato significative differenze geografiche, con un aumento registrato principalmente in Europa e Nord America, rispettivamente del 6,1% e dell'1,5%. Parallelamente, il trading globale di GNL ha continuato a espandersi, sostenuto da un incremento significativo dell'import europeo, cresciuto di 12 miliardi di metri cubi (+23,6%) nella prima metà del 2025, al fine di soddisfare la domanda locale e le necessità legate al riempimento degli stoccaggi.

Le tendenze emerse nel Report indicano che la domanda globale di energia è destinata ad aumentare nel prossimo decennio, soprattutto fino al 2030: è attesa una crescita verticale dei consumi energetici in Cina e India, che traineranno la domanda di gas naturale, posizionando l'Asia come motore principale dei consumi globali, con una crescita anche in Nord America.

Le ondate di calore, si legge, e fattori tecnologici come il rapido aumento dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale e del cloud computing, stanno mettendo sotto pressione i sistemi energetici a livello globale, rendendo necessario il ricorso a fonti affidabili e flessibili, oltre a nuove infrastrutture. Le tensioni geopolitiche, spiega inoltre lo studio, rendono incerte le previsioni per domanda e offerta di GNL, in un contesto in continua evoluzione.

Se le tendenze attuali fossero confermate, si apprende, la domanda di energia a livello globale potrebbe superare la maggior parte degli scenari previsti dalle principali istituzioni, andando oltre le proiezioni al 2030, motivo per cui gli investimenti nel gas e nelle sue infrastrutture devono continuare a ritmo sostenuto supportati da policy adeguate.

"In un sistema in costante evoluzione, il gas naturale rimane essenziale per la sicurezza energetica perché è continuamente in grado di garantire un approvvigionamento affidabile con emissioni inferiori rispetto al petrolio e al carbone, fungendo al contempo da forza stabilizzatrice nei futuri mix energetici, in un contesto di elettrificazione crescente, maggiore penetrazione delle rinnovabili e aumento delle incertezze, come eventi climatici estremi e innovazioni tecnologiche", ha dichiarato Menelaos (Mel) Ydreos, Segretario Generale di IGU.

"In un contesto globale che rimane ancora instabile, il gas naturale resta cruciale nel garantire accessibilità, continuità e resilienza al sistema energetico. Crediamo sia essenziale continuare a investire nelle infrastrutture del gas, per rafforzare la sicurezza energetica e raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione a lungo termine. Lo sviluppo del biometano e delle tecnologie di cattura e stoccaggio di carbonio può contribuire al conseguimento di questi obiettivi, sfruttando gli asset esistenti e contribuendo a mitigare la volatilità del mercato, nell'interesse di imprese e famiglie", ha commentato Agostino Scornajenchi, CEO di Snam.