Idrico, Sicilia: oltre 7 mln per manutenzione dighe

22 ott 2025
Gli investimenti rappresentano un incremento di oltre tre volte rispetto alla media degli stanziamenti annuali del periodo 2017-2024.

7,2 milioni di euro stanziati per gli interventi sulle dighe gestite dal dipartimento regionale dell'Acqua e dei rifiuti. È l'ultimo risultato annunciato in una nota dalla Regione Siciliana nella gestione e manutenzione delle infrastrutture idriche.

Gli investimenti, continua la nota, promossi dall'assessorato dell'Energia e dei servizi di pubblica utilità, rappresentano un incremento di oltre tre volte rispetto alla media degli stanziamenti annuali del periodo 2017-2024, che si attestavano intorno ai due milioni di euro.

Le risorse, si legge, hanno permesso di realizzare un piano di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria capillare che hanno interessato 21 delle 23 dighe in esercizio e tutti i 4 grandi adduttori irrigui gestiti dal dipartimento dell'Acqua e dei rifiuti: su un centinaio di interventi programmati, ne sono stati avviati circa settanta nell'esercizio finanziario corrente, con un impegno economico pari all'85% delle risorse stanziate, ovvero 6,1 milioni di euro.

Le dichiarazioni

"Triplicare le risorse per la manutenzione delle dighe non è solo un dato contabile, ma il segno tangibile di un cambio di passo. Abbiamo smesso di rincorrere le emergenze e abbiamo iniziato a lavorare con metodo e programmazione. Settanta interventi avviati in un solo anno, l'85% delle risorse già impegnate: questa è concretezza, questa è la risposta operativa che i siciliani si aspettano da chi governa. Le infrastrutture idriche non possono più essere trascurate, soprattutto in una terra come la nostra dove l'acqua è un bene prezioso che va tutelato con una programmazione seria e continuativa", ha affermato Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana.

"Questi investimenti rappresentano la concreta dimostrazione dell'impegno per garantire la sicurezza e l'efficienza delle nostre infrastrutture idriche strategiche. In un contesto di scarsità idrica, la manutenzione delle dighe non è solo una questione di sicurezza, ma una priorità assoluta per assicurare la risorsa acqua ai cittadini siciliani, all'agricoltura e alle attività produttive. Stiamo invertendo la rotta dopo anni di investimenti limitati e restituendo efficienza a un patrimonio infrastrutturale fondamentale per il futuro della Sicilia", ha detto Francesco Colianni, assessore dell'Energia e dei servizi di pubblica utilità.

I dettagli degli interventi

Le opere, spiega la nota, hanno riguardato la sicurezza delle infrastrutture, l'adeguamento normativo degli impianti elettrici e oleodinamici, il miglioramento della strumentazione di controllo, interventi di diserbamento e pulizia anche finalizzati alla prevenzione di incendi, il potenziamento dei sistemi di misurazione dei volumi idrici destinati ai soggetti utilizzatori, con particolare attenzione alle dighe con utilizzo potabile.

Tra gli interventi già realizzati o ancora in corso, si legge, spiccano quelli alla traversa Ponte Barca, dove sono state ripristinate le protezioni catodiche, sostituite le motorizzazioni e le pompe e automatizzati gli accessi per un investimento di 164.824 euro.

Alla diga Olivo è stata effettuata una manutenzione straordinaria della cabina elettrica, dell'illuminazione e degli impianti di comunicazione per 81.824 euro, mentre alla diga Poma sono stati realizzati interventi urgenti di ripristino degli impianti idrico-elettrici, la pulizia dei canali e la manutenzione delle opere accessorie per un totale di 181.936 euro.

Infine, alla diga Rosamarina sono stati eseguiti lavori sulle apparecchiature oleodinamiche deputate agli organi di scarico, con un investimento di 177.816 euro.

Tempi ridotti per le autorizzazioni

In questo contesto si inserisce anche il protocollo di intesa della durata di tre anni siglato tra Fabio Fatuzzo, commissario straordinario per la depurazione e il riuso delle acque reflue, e l'assessorato del Territorio e dell'Ambiente della Regione Siciliana: l'obiettivo dell'accordo, spiega l'ente, è quello di dimezzare i termini previsti per il rilascio di pareri e nulla osta relativi agli interventi di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue urbane del territorio. 

"Trattandosi di lavori che hanno il carattere di indifferibilità ed estrema urgenza, abbiamo ritenuto importante sottoscrivere un protocollo di leale collaborazione istituzionale con lo Stato per garantire il superamento nel più breve tempo possibile della procedura di infrazione europea che interessa l'Italia. La Sicilia fa così pienamente la sua parte per quanto riguarda i nostri territori", ha spiegato l'assessore Giusi Savarino.

L'assessorato regionale assicurerà, spiega la nota, in favore del commissario unico alla depurazione, ogni consentita deroga alle procedure amministrative, comprese quelle relative al rilascio delle autorizzazioni previste della Commissione tecnico specialistica (Cts): una volta presentate, le pratiche saranno istruite immediatamente e con priorità per garantire la conclusione degli iter procedimentali nel più breve tempo possibile.

"Un'accelerazione sul fronte della depurazione e del riuso delle acque reflue è fondamentale in territori come la Sicilia che spesso soffrono di gravi carenze idriche. Inoltre, a beneficiare di questi interventi, realizzati con la massima celerità grazie a questa collaborazione istituzionale, sarà anche il processo di risanamento delle nostre coste", ha aggiunto Savarino.