Drillmec rivoluziona il settore grazie a HoD, l’innovativo sistema che annulla il rischio di disastro ecologico
Una tecnologia a basso costo e utilizzabile con qualunque tipo di impianto di perforazione, capace di migliorare le performance e contemporaneamente di aumentare la sicurezza degli impianti, riducendo drasticamente e addirittura annullando il rischio di disastro ecologico e anche quello estremo di perdita di vite umane. HoD - Heart of Drillmec è il nome dell’innovazione brevettata da Drillmec, società piacentina acquisita recentemente dal Gruppo Meil (la più importante realtà indiana del settore delle perforazioni petrolifere e una delle principali al mondo) e rivoluzionerà il settore, rendendo le attività di perforazione più sicure, più rapide e quindi meno costose.
“Il tema della sicurezza - sottolinea Simone Trevisani, Amministratore Delegato di Drillmec SpA - è un dei più sentiti nel nostro settore anche perché incide pesantemente sui costi e, in attesa di poter fare a meno completamente degli idrocarburi, sentiamo come un dovere investire continuamente in ricerca e sviluppo per rendere i cantieri i più sostenibili e sicuri possibile, sia per le persone che ci lavorano, sia per quelle che vivono intorno e per l’ambiente naturale che è la nostra più importante risorsa”.
Crisi del settore e sicurezza degli impianti
Nonostante da anni si registri infatti un costante calo degli incidenti mortali legati alle attività di drilling, nel 2019, secondo l’ultimo report dell’International Association of Oil&Gas Producers, sono state ancora 25 le vittime nel mondo e centinaia i feriti gravi. E le previsioni non sono positive, senza un intervento in termini di regole più stringenti in materia di sicurezza sul lavoro e ambientale.
Il settore vive infatti una crisi ormai consolidata che è iniziata nel 2014 ed è proseguita fino a oggi. Molti impianti di perforazione erano stati costruiti per sostenere gli alti livelli di attività visti storicamente onshore, con una media di circa 85.000 pozzi perforati ogni anno tra il 2000 e il 2014. Dalla crisi dei prezzi del petrolio, iniziata alla fine del 2014, il numero di pozzi perforati si è contratto in modo significativo, con una media di circa 52.000 pozzi all'anno tra il 2015 e il 2019. Secondo i dati riportati dal World Land Drilling Rig Market Forecast 2021-2025 Report, nel 2019 il numero di rig operativi è stato stimato a circa 4.570, con un utilizzo di circa il 50% del totale. Il calo dei livelli di attività visto nel 2020 è stato grave e ha lasciato molte aziende coinvolte nell'industria del petrolio e del gas in una significativa sofferenza economica, con gli operatori che hanno tagliato rapidamente i piani di investimenti di fronte a un crollo senza precedenti dei prezzi delle materie prime. Lo stesso report stima che la domanda di impianti di perforazione sia scesa di oltre 1.000 unità a circa 3.530 impianti operativi nel 2020.
“Questo contesto - spiega Angelo Calderoni, Senior Vice President R&D e Marketing
di Drillmec e ideatore di HoD - è preoccupante perché quando tra qualche mese le attività vedranno una significativa ripresa a fronte dell’aumento della richiesta energetica a livello mondiale, ci troveremo con macchinari obsoleti, rimasti inutilizzati per anni e con personale specializzato ridotto. Per questo motivo è necessario intervenire in chiave preventiva per permettere di eseguire le attività di perforazione in totale sicurezza ed evitare disastri come accaduto in passato”.
Angelo Calderoni ha alle spalle oltre 30 brevetti internazionali utilizzati oggi nel settore oil&gas e nel pensare HoD ha immaginato un sistema in grado di portare vantaggi significativi in sicurezza, performance operativa e conseguenti grandi risparmi economici con un costo di poche migliaia di euro, che incide per una piccola frazione di unità sul costo giornaliero dell’attività di sviluppo di un pozzo oil&gas. Basti pensare che un impianto di perforazione che opera in acque profonde ha un costo operativo che può superare 500 mila dollari giorno.
Come funziona HoD
HoD interviene durante l’attività di perforazione e riduce al minimo il rischio di ingresso di fluido di strato nel pozzo (in gergo tecnico chiamato kick) che se non rilevato in maniera tempestiva e gestito correttamente può sfociare in una erogazione incontrollata del fluido stesso. Quest’ultimo evento, chiamato blow out, rappresenta il più temibile degli incidenti, che può portare a conseguenze gravissime in termini di perdite di vite umane, ambientali ed economiche.
Con l’installazione della tecnologia HoD sugli impianti di perforazione si aumenta in modo sostanziale la sicurezza preventiva, perché elimina la discontinuità operativa del sistema Stop/Start Circulation Drilling, utilizzato da quasi la totalità degli operatori. Questo sistema è caratterizzato da continue fermate e ripartenze della circolazione del fango (Stop&Start delle pompe) per permettere l’aggiunta di ulteriori lunghezze di aste, necessaria per scavare il pozzo sempre più in profondità. Pertanto ogni 27/36 metri di escavazione (range della lunghezza di aste di perforazione, legata al tipo d’impianto), le pompe vengono fermate con il contestuale stop della circolazione del fango, che può durare fino a 10 minuti. Questi 10 minuti di stop a intervalli regolari sono molto delicati, perché è proprio in quel lasso di tempo che si crea discontinuità a fondo pozzo con variazione di pressione, che in certe condizioni e se mal gestita, può causare incidenti gravissimi per le persone e per l’ambiente, con la fuoriuscita incontrollata dei fluidi di strato (detto blow-out).
La tecnologia HoD rappresenta un enorme passo avanti da questo punto di vista perché consente di mantenere la continuità operativa durante la perforazione dei pozzi oil&gas minimizzando notevolmente i rischi e di risolvere in modo agevole e con successo eventuali imprevisti, riducendo praticamente a zero il pericolo del blow-out.
“La nostra speranza - aggiunge Trevisani - è che questo tipo di sistemi di sicurezza vengano riconosciuti come indispensabili e che a livello istituzionale vengano imposte regole più restrittive per la sicurezza dei cantieri. Non basta impegnarsi per la riduzione delle emissioni e dell'impronta di carbonio entro il 2050. L’obiettivo deve essere il rischio zero per le vite umane e per l’ambiente. Oggi la tecnologia ci consente di avvicinarci a questo risultato e pertanto come responsabilità sociale tutto il nostro settore deve impegnarsi attivamente per raggiungerlo il prima possibile” questi concetti di sicurezza”.
L’impegno di Drillmec per la sicurezza
Drillmec aderisce alla Zero accident tolerance policy ed è impegnata quotidianamente a tutti i livelli per studiare soluzioni che riducano a zero l’eventualità di incidenti sul lavoro, non solo per la tutela delle persone ma anche dell’ambiente. Nel 2020 Drillmec ha investito oltre 2 milioni di euro in progetti legati a sicurezza, formazione e aggiornamento continui, per un totale di oltre 1400 ore di formazione, mettendo al centro non solo l'incolumità fisica dei dipendenti ma anche il loro benessere psicologico, soprattutto per quelle mansioni che comportano stress maggiore. Sono oltre 8 i milioni di euro investiti nello scorso anno per il miglioramento tecnologico dei cantieri, dall’implementazione di sistemi IoT che consentono il monitoraggio e l’intervento da remoto nella gestione dei macchinari, all’adozione di tecnologie RFID e safety bubble per monitorare costantemente l’incolumità delle persone, a sistemi di sicurezza informatica per proteggere i cantieri da pericolosi cyber attacchi.
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Drillmec SpA
Drillmec progetta, produce e integra impianti di perforazione per applicazioni onshore e offshore. Il portafoglio prodotti onshore copre ogni singola esigenza del settore: dalle unità fast moving agli impianti convezionali e non convenzionali; dagli impianti idraulici a quelli per la perforazione in clima artico. Mentre la gamma offshore comprende una linea completa di attrezzature e drilling packages: piattaforme, jack-up, barges, semisommergibili, drill ships e navi per well intervention. Drillmec fornisce inoltre una gamma estremamente diversificata e ampia di attrezzature e accessori per la perforazione in qualità di OEM. Gli equipment di Drillmec sono stati installati e integrati su oltre 600 impianti di diversi design, lavorando in più di 60 paesi e in diverse condizioni ambientali e operative estreme.