
Le sfide globali e le nuove frontiere delle ecotecnologie per il trattamento delle acque reflue: dal 23 al 27 giugno Verona si fa capitale mondiale della ricerca nel settore, ospitando la conferenza internazionale ecoSTP2014-Ecotechnologies for Wastewater Treatment, “vetrina” degli studi e prime applicazioni in atto su processi e metodologie di gestione innovative, senza tralasciare sostenibilità tecnica, economica e ambientale. Parallelamente si tiene il meeting plenario del network internazionale Water2020, che promuove lo scambio di esperienze e informazioni tra ricercatori e professionisti di tutta Europa sul tema di una rinnovata concezione di “impianto di depurazione”, per la migliore qualità dell’effluente restituito all’ambiente, il recupero di risorse rinnovabili, il contenimento dei costi e dei consumi energetici, l’efficienza della gestione.
La cerimonia inaugurale ieri, al palazzo della Gran Guardia, è stata coordinata dai due presidenti a capo dell’organizzazione, FRANCESCO FATONE (Università VR) e ROBERTO CANZIANI (Politecnico MI); quest’ultimo ha sottolineato l’intento del meeting di richiamare l’attenzione sui processi tecnologici efficienti già in atto e sulle proposte innovative per il futuro (molte sono già realtà, come testimoniano le ricerche e gli esiti dei numerosi ricercatori a Verona riuniti per le sessioni scientifiche illustrative); ecoSTP ha fatto rete come mai prima tra istituti di ricerca, utilities, gestori, amministrazioni, enti e professionisti e vuole incrementare sempre più queste sinergie, che in Italia scarseggiano, ma nell’Europa del Nord e in USA sono usuali e fruttuose. «Lanciamo anche la proposta di trattenere un’aliquota dalle tariffe idriche e di destinarla al sostegno di un progetto di ricerca nel settore».
Ospiti intervenuti: NICOLA SARTOR (Rettore Università VR), FRANCO CECCHI (Università VR), ENRICO TOFFALI (Assessore Ambiente Comune VR), MARCO OSTOICH (Direttore Tecnico ARPAV), RENATO DRUSIANI (Consulente Acqua e Ambiente Federutility), MASSIMO MARIOTTI (Presidente Acque Veronesi), ALBERTO TOMEI (Presidente Azienda Gardesana Servizi), OSCAR PAPA (Amministratore unico Depurazioni Benacensi), LUCIANO FRANCHINI (Direttore tecnico Consiglio di Bacino ATO Veronese), LUCA SCAPPINI (Presidente Ordine Ingegneri Verona), LORENZO BARDELLI (Direttore Sistemi Idrici Autorità Energia Elettrica, Gas e Sistema Idrico).
«La partecipazione numerosa di ingegneri, iscritti all’Ordine Ingegneri di Verona e Provincia, alla sessione di apertura di EcoSTP2014 è segno del grande interesse che un evento innovativo, interdisciplinare e internazionale come questo ha suscitato nella categoria – ha dichiarato Luca Scappini, a proposito della manifestazione –, soprattutto sul fronte dell’aggiornamento professionale nel settore ambientale e chimico. La presenza di ricercatori e esperti del settore a livello mondiale rappresenta un’occasione unica di confronto sulle tecnologie disponibili in materia di ingegneria ambientale e sulle scelte strategiche da perseguire a tutela di un futuro sostenibile per il nostro territorio. EcoSTP2014 è per gli Ingegneri un’opportunità qualificata di formazione per acquisire competenze elevate, essenziali per competere nel mercato globale. Consapevoli che solo con la qualità della professione e l’aggiornamento continuo potremo essere adeguati interlocutori per il mondo scientifico e sociale, dove i nostri iscritti potranno cogliere nuove opportunità di business. Per questo l’Ordine Ingegneri di Verona e Provincia, con i suoi 2800 iscritti, ha risposto prontamente a questa partnership con l’Università di Verona, come primo passo per nuove collaborazioni. Verona si scopre così non solo un grande polo di attrazione per il settore turistico e per quello agro-alimentare ma anche per quello della ricerca ingegneristica e eco-tecnologica».
OGGI E DOMANI:
Il meeting, dopo l’opening session in Gran Guardia (introdotta da Juan Lema e tenuta da Diego Rosso e Daniel Nolasco), prosegue le sessioni al Polo Zanotto, oggi 24 e mercoledì 25; nelle giornate di giovedì 26 e venerdì 27 sono previsti i tour tecnici a Verona, Peschiera, Porto Marghera e Fusina (programma in allegato).
Oggi, Polo Zanotto, sessione plenaria sul recupero del carbone dalle acque reflue attraverso la bioconversione in polimeri biodegradabili, introdotta dal dott. Mauro Majone, professore associato di Ingegneria Chimica al Dipartimento di Chimica, Università di Roma “La Sapienza”. Il suo campo di ricerca include trattamenti per i rifiuti e le acque reflue, energia e recupero delle risorse, biotecnologie ambientali e industriali. Autore di oltre 130 articoli su riviste scientifiche e di oltre 150 contributi in libri, presentazioni a conferenze e altre pubblicazioni. I suoi articoli sono stati citati oltre 2500 volte (h-Index di 31). Il prof. Majone è membro del Technical Board of the Directorate “Protection of Environment” of the Ministry of Environment (1999 e tuttora).
Domani sarà il prof. Abraham Nuñez Estevez (professore al dipartimento di Chimica Analitica ed Ingegneria Chimica all’università di Alcalà, Madrid, Spagna) ad aprire la sessione: si parlerà di produzione di elettricità biotecnologicamente con microbinegli impianti di trattamento acque reflue.