“L’acqua: un elemento importante per l’economia reale” Intervista a Tomas Michel, curatore di Iwater

09 set 2016
Dal 15 al 17 novembre Fiera di Barcellona accoglie la prima edizione di IWATER, evento fieristico che nasce con l’obiettivo di dare soluzioni innovative alle problematiche relative all’intero ciclo integrato delle acque. Oltre all’ampia offerta espositiva e alla presenza di vari Hub e spazi di presentazioni tecnologiche, IWATER avrà un foro di dibattito in cui si affronteranno le principali tematiche del settore. Il presidente della Piattaforma Tecnologica Europea sull’acqua (WssTP), Tomas Michel, è il coordinatore scientifico di IWATER ed è lui che si è occupato dei contenuti da presentare a IWATER Forum. Di seguito una sua intervista

-          Mancano pochi mesi a IWATER e IWATER FORUM; quali sono le sue aspettative come coordinatore del Forum?

Vogliamo offrire un foro di dibattiti che sia realmente utile e interessante per i partecipanti e che risponda alle domande e alle problematiche del settore acqua. Saranno tre giornate di informazione e scambio di conoscenze con relatori di spicco ed esperti del settore.

-          IWATER FORUM si concentrerà su tre questioni fondamentali: resilienza, governance, finanziamenti; quanto sono importanti questi fattori nella gestione del settore?

Abbiamo pensato a queste tre tematiche per la prima edizione di IWATER in particolare perché sono elementi fondamentali nella gestione delle acque sia oggi ma soprattutto nel futuro. Le infrastrutture del settore devono essere senz’altro resilienti, sostenibili e durature. La stessa resilienza richiede sistemi di gestione che tengano conto dell’intero ciclo delle acque. Le infrastrutture, poi, progettate per durare nel tempo necessitano di manutenzione e spesso, molto vecchie, devono essere sostituite. Per poter aumentare la resilienza idrica sono necessari finanziamenti e nell’IWATER FORUM si parlerà anche di questo.

-          Qual è il profilo dei relatori che parteciperanno?

Ci saranno relatori tra i massimi esperti del settore; l’obiettivo è capirne di più, mantenersi informati, conoscere valide alternative. Vi saranno rappresentati dell’amministrazione pubblica, esperti del settore, professori.

-          Dal punto di vista di esperto del settore crede che la società attuale capisca l’importanza e il valore, ambientale ed economico, di una risorsa come l’acqua?

Essendo uno specialista che ha accesso ad una grossa mole di informazioni sul settore devo, purtroppo, rispondere in modo negativo a questa domanda. Come cittadino mi rendo conto che la società sta dando valore al settore idrico e che certamente aumenta la sensibilità verso il suo valore ambientale ma, molto spesso, questo accade solo quando ha davanti a se il vero problema della mancanza di acqua.

-          Considerando le nuove sfide globali legate al cambiamento climatico (siccità, inondazioni etc…) come possiamo garantire un accesso sicuro all’acqua potabile? La ricerca di accessibilità può essere motivo di conflitti internazionali?

La soluzione per un buon equilibrio e uso delle risorse naturali si può avere grazie alla gestione integrata di queste. Se non si arriverà a questo tipo di gestione certamente ciò scaturirà numerosi conflitti. Il Foro Economico mondiale lo scorso anno si è occupato di questa problematica definendola il rischio più grande per i prossimi dieci anni.

-          Nel contesto economico e sociale in cui ci troviamo sta emergendo con forza il dibattito riguardante i nuovi modelli di gestione del ciclo integrato delle acque; pensa che nei prossimi anni questo dibattito potrà essere fondamentale per la realizzazione di nuovi modelli di gestione?  Esistono modelli che hanno mostrato maggiore efficienza rispetto ad altri?

La gestione delle acque ha bisogno di un’evoluzione che deve essere certamente razionale. IWATER desidera far comprendere che non esiste un modello migliore dell’altro; tutti i modelli possono funzionare se applicati con rigore e buonsenso, rispettando in particolare contesto sociale, giuridico, locale.

-          Anche i finanziamenti saranno uno dei temi fondamentali di IWATER FORUM. In questo senso è noto il calo negli investimenti pubblici nelle infrastrutture idriche degli ultimi anni; che effetto, a medio e lungo termine, potrà avere questa mancanza di investimenti tanto nella manutenzione che in nuove infrastrutture?  Ci sono alternative a questa assenza di investimenti pubblici?

La mancanza di investimenti non è mai positiva, siano essi pubblici o privati e se questo deficit dura nel tempo è ancor più grave. Questa problematica ha a che fare certamente col fatto che la società deve comprendere il valore “reale” dell’acqua.

La società dovrebbe essere consapevole che gli investimenti vanno fatti e se non interviene l’amministrazione pubblica questi devono essere coperti - tutti o in parte - dal settore privato.

IWATER, proprio per questo motivo, si occuperà di meccanismi di finanziamento e gestione idrica.

-          Il contesto sociale ed economico in cui ci troviamo richiede forme alternative per gestire e conservare l’acqua, in questo senso può essere il riutilizzo delle acque un aspetto fondamentale? L’innovazione può essere la chiave per lo sviluppo di nuove tecnologie per facilitare il riuso delle acque?

Vari studi indicano che a livello globale intorno al 2030 l’aumento della popolazione e la produzione di alimenti avrà come risultato un deficit di acqua di un 40%.  Siccome la quantità di acqua nel pianeta non è infinita questo problema si potrà risolvere solo modificando le forme di consumo, risparmiando e concentrandosi sul riciclo. L’alternativa è il riuso delle acque cosa che la natura fa da sempre proprio attraverso il ciclo integrato delle acque.

-          In questo contesto l’innovazione e la tecnologia hanno un ruolo fondamentale e vedremo questo anche in IWATER e nei suoi Hub.

In IWATER abbiamo deciso di coinvolgere tutti i principali attori del settore parlando di gestione, resilienza e cercando di capire i problemi per poter poi trovare soluzioni adatte.

E’ per questo motivo che ricerca, sviluppo e innovazione hanno un loro spazio dedicato nell’ INNO HUB e nel TECH-HUB.

-Quali sono le altre problematiche o preoccupazioni del settore che verranno presentate in IWATER FORUM?

C’è ancora una quarta problematica che verrà affrontata in IWATER: compreso il valore “reale” delle acque sarà necessario comprendere le necessità delle persone (nelle città), della produzione di alimenti (in agricoltura) e delle fabbriche (nell’industria).

L’acqua è fondamentale per il funzionamento della società ed è per questo è necessario che territori e consumatori passiono dal competere al investire e collaborare.

 

 

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Tomas Michel è di Barcellona, ha 59 anni ed è dottore in microbiologia per l’Universita di California. Dal 1981 al 1990 si è dedicato esclusivamente all’investigazione scientifica in Spagna e negli USA. Nel 1990 è entrato in un’azienda privata di trattamento acqua urbana e industriale ricoprendo ruoli delle aree ricerca, sviluppo, direzione, gestione commerciale, esportazione in aziende come ABT, Culligan España e US Filter Sation. Dopo sette anni in CODIFESA, settore alimentare, nel 2006 ritorna al settore idrico con DEISA. Nel 20120 entra a far parte di Ahbar come direttore dei suoi centri tecnologici. Attualmente è direttore tecnico scientifico di Suez Water Spain. E’ anche presidente della Piattaforma Tecnologica Europea dell’acqua (WssTP).

 

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