
Utili e ricavi in crescita, debito sotto controllo e investimenti in espansione. Osservatorio Utilities Agici - Accenture Risultati dal XVIII Workshop, 1 marzo 2018 - Palazzo Clerici, Milano Sintesi degli Studi 2018 sulle utilities leader in Italia e in Europa
Nel 2017 è continuata la crescita delle performance economico-finanziarie delle multiutilities che operano in Italia. I principali operatori hanno fatto registrare oltre € 1 miliardo di utili aggregati, con un incremento del 15% rispetto al 2016. Le performance 2017 hanno beneficiato del positivo contesto macro-economico, di condizioni dei mercati energetici favorevoli, del contributo di nuove acquisizioni, di una diffusa crescita organica, dell’incremento dell’efficienza gestionale e di maggiori ricavi regolati dal settore idrico. Anche le prospettive di breve-medio termine sono positive.
Sono queste alcune delle indicazioni che emergono dagli Studi presentati da Agici e Accenture sulle utilities leader in ltalia e in Europa, realizzati nell'ambito dell'Osservatorio sulle Alleanze e le Strategie nel Mercato Italiano e Paneuropeo delle Utilities giunto alla sua XVIII edizione.
Ieri, oggi e domani: le prospettive economico-finanziarie
L’analisi del debito evidenzia una sempre maggiore sostenibilità dell’indebitamento finanziario delle utility. La Posizione Finanziaria Netta aggregata mostra una modesta crescita nel 2017 (+2,8% rispetto al 2016), raggiungendo il valore di € 10,7 miliardi, a fronte di investimenti delle principali multiutilities italiane per circa € 2 miliardi.
Per quanto attiene gli investimenti, i principali gruppi energetici e utilities italiane hanno pianificato un volume di investimenti al 2022 di circa € 74 miliardi. Di questi, oltre € 11 miliardi sono attribuibili al comparto delle multiutilities e saranno destinati principalmente ad attività regolate (in media rappresentano il 78% degli investimenti pianificati dalle multiutilities). Buona parte del fabbisogno finanziario sarà coperto tramite autofinanziamento ed emissioni obbligazionarie.
A livello europeo, le performance dei 39 maggiori gruppi nel settore Gas&Power hanno mostrato nel 2017 un trend di ripresa in controtendenza rispetto alla contrazione dei risultati iniziata nel 2013. Il fatturato aggregato è ammontato a circa € 1.660 miliardi, con una crescita sul 2016 dell’8% trainata dalle società Oil&Gas. Questa tendenza si è riflessa anche sul reddito netto aggregato che, con un valore di € 98 miliardi, è risultato più che raddoppiato rispetto al 2016.
Le utilities europee stanno ridefinendo gli orientamenti strategici e i piani di investimento. Nei prossimi anni i 39 maggiori operatori Gas&Power continentali hanno pianificato investimenti per oltre € 120 miliardi ogni anno. Buona parte di questi saranno destinati ai “new business”: smart grid, smart meter, sistemi di accumulo, demand side management, e-mobility, efficienza energetica, local grid e banda ultralarga.
Ed ecco in sintesi gli elementi salienti scaturiti i dall'analisi delle strategie e delle performance economico-finanziarie dei dieci maggiori player italiani nei settori elettricità, gas, idrico, rifiuti nonché dei 40 maggiori gruppi europei.
- Gli utili netti delle multiutilities analizzate continuano a crescere: da 870 milioni di € nel 2016 a oltre € 1 miliardo nel 2017.
- I ricavi aggregati dei principali gruppi energetici europei nel 2017 sono stati € 1.670 miliardi (+8% y-o-y), tornando a crescere dopo 4 anni consecutivi in diminuzione.
- Le performance economico-finanziarie al 2019 mostrano segnali incoraggianti, soprattutto per le utilities italiane. Nel periodo 2017-2019 è prevista una crescita degli utili del 21% per le utility italiane e del 2,4% per i principali gruppi energetici europei.
- I piani di investimento sono in espansione: le utilities e i gruppi energetici italiani hanno pianificato € 74 miliardi di investimenti al 2022, mentre le 39 maggiori società Gas&Power europee hanno in programma più di € 120 miliardi di investimenti all’anno.
- Gli investimenti delle utility italiane sono destinati in buona parte ad attività regolate: in media le multiutilities destineranno il 78% degli investimenti pianificati ad attività regolate e circa € 1,1 miliardi all’anno in reti energetiche e idriche.
- Nel 2017 continua la crescita del numero di accordi di M&A e di partnership delle utilities e dei gruppi energetici italiani: ne sono stati registrati 86, undici in più rispetto al 2016. Complessivamente, il valore dei deal ammonta a circa € 7,8 miliardi.
- Per le società Gas&Power europee sono stati registrati 128 accordi di M&A e partnership nel 2017 (172 nel 2016) per un controvalore di oltre € 14 miliardi.
“I profondi mutamenti del mercato energetico non sono ormai più un problema per le utility – afferma Andrea Gilardoni, Presidente di AGICI e docente presso l’Università Bocconi. “Razionalizzazione, sfruttamento delle economie di scala, entrata in nuovi business, uniti al basso costo del debito, stanno garantendo risultati economico-finanziari brillanti e importanti risorse da destinare a nuovi investimenti”. “La transizione energetica e gli obiettivi SEN – aggiunge Marco Carta, Amministratore Delegato di AGICI – porranno ulteriori grandi sfide agli operatori ma le utility stanno già ora ponendo le basi per affrontarle investendo soprattutto nelle reti elettriche, tassello fondamentale per abilitare un nuovo modello energetico decentralizzato, pulito e intelligente. Stiamo vivendo – conclude Marco Carta – quello che potremmo chiamare un rinascimento degli operatori di rete”
Una proposta per il futuro: alle utilities la cabina di regia di un nuovo modello di Smart City, basato su Digitale, Sostenibilità e Open Innovation
Contribuire al raggiungimento degli obiettivi della SEN supportando un nuovo modello di Smart City, è questa la proposta lanciata da Accenture alle utilities italiane. Le città del Bel Paese oggi ospitano il 70% degli Italiani, consumano il 60% dell’energia elettrica, il 70% del gas naturale e ben il 77% del carburante per autotrazione. È evidente come esse rappresentino un luogo chiave per innescare la trasformazione del territorio urbano.
Dall’analisi dello scenario attuale emerge come esistano ostacoli significativi alla realizzazione di questa visione futura. Nonostante gli sforzi apprezzabili compiuti dagli attori fin qui coinvolti per la diffusione di modelli di città intelligente, sussistono problemi che riguardano la stabilità della normativa di riferimento e degli incentivi pubblici, la mancanza di una governance complessiva, l’incertezza delle aziende a investire a causa della scarsa chiarezza del “business case” sottostante agli investimenti.
“Le utilities possono giocare un ruolo di rilievo per il raggiungimento degli obiettivi della SEN, aiutando i territori e in particolare le aree urbane a diventare Smart City, generando crescita, innovazione e valore. Per farlo devono puntare su tre abilitatori: la digitalizzazione, spinta da una sempre più rapida evoluzione e accessibilità delle tecnologie; l’introduzione delle logiche dell’economia circolare con un migliore utilizzo delle risorse e l’attivazione di sistemi aperti e di Open Innovation” osserva Pierfederico Pelotti, Responsabile Utilities di Accenture in Italia, Europa Centrale, Grecia. “In particolare con riferimento a quest’ultimo punto, la collaborazione alla base di questo nuovo modello di Smart City consentirà alle utilities di migliorare la regia complessiva delle attività necessarie, condividendo investimenti, coinvolgendo i diversi stakeholder dell’ecosistema dell’innovazione, nonché i cittadini”.
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Agici Finanza d’Impresa
Agici Finanza d’Impresa è una società di ricerca e consulenza specializzata nel settore delle utilities. Collaboracon imprese, associazioni, amministrazioni pubbliche e istituzioni per realizzare politiche di sviluppo capaci dicreare valore. L’approccio operativo e il rigore metodologico, supportati da un solido background teorico, assicuranoun’elevata flessibilità che garantisce la personalizzazione delle soluzioni. La conoscenza della realtàimprenditoriale, la pluriennale esperienza nei settori di riferimento e una vasta rete di relazioni nazionali e internazionalicompletano il profilo distintivo di AGICI. La nostra strategia si riassume in: “Creating and diffusingknowledge”. Visita: www.agici.it
Accenture
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