LE UTILITIES ITALIANE PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA E DIGITALE RAPPORTO SOSTENIBILITÀ 2021

27 gen 2022
PROMUOVIAMO LA CULTURA DELL’INNOVAZIONE. Ci occupiamo della filiera dell’acqua, della valorizzazione del ciclo dei rifiuti e di energia, per accompagnare il Paese verso la transizione ecologica e digitale. Siamo la Federazione che riunisce oltre 400 imprese nei servizi pubblici in Italia, con un valore della produzione superiore al 2% del PIL nazionale, per garantire ai cittadini servizi efficienti ed accessibili.

Nel 2020 il valore economico generato e distribuito agli stakeholder dalle utilities italiane al netto della spesa per i fornitori è stato di 11 miliardi di Euro, in crescita rispetto all’anno precedente. Anche in un anno pandemico, non si sono fermati gli investimenti: 4,5 miliardi di euro (oltre il 14% dei ricavi), di cui oltre 600 milioni nella decarbonizzazione, quasi 300 milioni di euro nella digitalizzazione e più di 180 milioni nell’economia circolare.

Il valore economico generato e distribuito agli stakeholder, pari a 11 miliardi di euro, tiene conto di quanto distribuito ai lavoratori, agli azionisti, alla Pubblica Amministrazione, ai finanziatori, alle comunità locali e reinvestito in azienda. Ad esso si sommano ulteriori 9 miliardi di spesa verso i fornitori, di cui quasi 5 miliardi verso fornitori locali.
Per quanto riguarda la digitalizzazione, gli investimenti sono stati pari a 287 milioni (contro i 342 milioni del 2019); oggi il 32% delle reti idriche risultano distrettualizzate, mentre i contatori intelligenti del gas sono circa il 68% dei contatori installati.
L’obiettivo di decarbonizzazione è fondamentale per le imprese associate: gli investimenti ammontano a 603 milioni (erano 450 nel 2019) e numerosi sono gli esempi concreti: dall’energia prodotta da fonti rinnovabili (46%) agli oltre 6mila mezzi a basso impatto ambientale (22% del totale, in crescita rispetto al 2019), principalmente utilizzati per la raccolta dei rifiuti.

Gli investimenti in economia circolare, seppure in calo, sono pari a 182 milioni, con un tasso di riciclo che arriva al 91% (in miglioramento rispetto al 78% nel 2019) che indica un maggiore recupero di materia avviata a riciclo e un tasso di recupero dei fanghi che supera l’87% (anche questo valore in miglioramento rispetto al 69% nel 2019).
Cresce l’integrazione della sostenibilità nel business: il 56% delle aziende associate pubblica – anche in assenza di obblighi normativi – un rapporto di sostenibilità, il 16% ha previsto una struttura dedicata alla sostenibilità e il 41% ha inserito degli obiettivi espliciti di sostenibilità all’interno del Piano industriale. Nell’ambito specifico della salute e alla sicurezza sul lavoro, si rileva che il 70% delle aziende monitora i near miss (i mancati incidenti), mentre sul fronte della parità di genere si registra una percentuale di donne nei consigli di amministrazione pari al 35%. 

La Federazione ad inizio del 2021 ha predisposto il piano «Utilitalia per la Transizione» proponendo alle Associate di essere partner attivi di un’azione di sistema. Utilitalia intende essere un attore centrale nella transizione verso un’economia innovativa, digitale, sostenibile, fondata su criteri di circolarità e di basso impatto carbonico: ciò a vantaggio delle proprie Associate, dei loro stakeholder e del sistema economico e sociale del Paese.

Fonte: eventi.utilitalia.it