AQUA ITALIA (Associazione delle aziende costruttrici e produttrici di impianti per il trattamento delle acque primarie, federata ad ANIMA - Confindustria), presenta i dati della nuova ricerca CRA 2014 relativi alla “propensione al consumo di acqua del rubinetto, trattata e non, in Lombardia”.
AQUA ITALIA è da sempre impegnata a promuovere una “cultura dell'acqua” consapevole e, in quest'ottica, dal 2006 svolge periodicamente una fotografia del consumo dell'acqua del sindaco in Lombardia. Dalla ricerca CRA 2014 è emerso che l'83,2% dichiara di bere acqua del rubinetto, trattata e non.
Quasi la metà dei lombardi scelgono l'acqua a km zero abitualmente, infatti, il 56,2% dichiara di berla sempre o quasi mentre, il 21,4% la beve occasionalmente e il 5,6% la beve raramente. Iprincipali motivi per cui la preferiscono alla cugina in bottiglia sono il gusto (25,7%) seguito dalla comodità (23,4%) e dai maggiori controlli (19,4%).
In particolare poi, il 26,1% degli intervistati dichiara di avere almeno un dispositivo di trattamento dell'acqua nella propria abitazione. Al primo posto si trovano le caraffe filtranti, scelte dal 12,8% degli intervistati seguite con un certo scarto dai sistemi di filtraggio per l'eliminazione del cloro / refrigerazione e rasatura che si attestano al 3,2%. Nel dettaglio, il 23,1% di chi possiede un sistema di affinaggio dell'acqua ha sottoscritto un abbonamento di manutenzione periodica.
Infine, si è indagato sul fenomeno dei Chioschi dell'Acqua, l'evoluzione delle antiche fontanelle che oggi erogano a seconda della tipologia acqua refrigerata, gasata o filtrata. Usa o userebbe (qualora lo proponesse il comune di riferimento) il servizio il 40,7% degli intervistati mentre tra i residenti in comuni che non hanno proposto il servizio, solo il 4,9% in caso di attivazione non aderirebbe ugualmente.