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Redazione Watergas.it
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SIAD è stato tra i sostenitori del workshop organizzato dal Dipartimento di Chimica “G. Ciamician” dell'Università di Bologna e dall'Accademia delle Scienze di Bologna, che si è tenuto il 24 gennaio nell'ambito del progetto ministeriale “Metodologie di sintesi innovative e sostenibili per processi di attivazione del legame C-H”. Oggetto del seminario è stata la metodologia di sintesi organica nella chimica di base, a cui hanno preso parte quindici giovani ricercatori provenienti dalle Università di Bologna, Siena, Perugia e dalla La Sapienza di Roma. Durante il seminario sono stati presentati dai ricercatori i più importanti risultati scientifici preliminari ottenuti, a cui hanno fatto seguito i contributi orali di alcuni assegnisti-dottorandi del comprensorio bolognese e di altre Università italiane.
“Il workshop è stato un importante punto di incontro per sviluppare le procedure di sintesi delle più importanti reazioni chimiche. – spiega Marco Bandini, professore associato dell'Università di Bologna che ha curato il seminario – Dagli studi effettuati sul legame tra carbonio-idrogeno (C-H, ndr) è emerso che sarà possibile, in futuro, diminuire la quantità dei catalizzatori necessari per attivare la loro funzionalizzazione, limitandone così i costi di reazione, attraverso l'utilizzo di altri composti organici, come l'acqua, che avranno un minor impatto sull'ambiente. Oltre al risparmio dei costi e alla sostenibilità ambientale, è stato dimostrato un potenziale miglioramento dei processi in flusso continuo, che minimizzeranno il rapporto tra le scorie e il prodotto finito”.
Alcuni ricercatori hanno, inoltre, esposto degli studi scientifici più squisitamente applicativi su materiali organici per l'attivazione dei principi attivi, in campo farmacologico, e sulla concentrazione dei radicali liberi nel sangue. “Ciò che mi ha favorevolmente colpito – prosegue Bandini - è la competenza e la freschezza di idee che hanno saputo dimostrare i giovani ricercatori non ancora strutturati in network di studi, che hanno risposto compiutamente alle numerose domande rivolte loro. Questo ci fa ben sperare per il futuro della ricerca italiana”.
SIAD, che fornisce gas atmosferici e speciali al Dipartimento di Chimica “G. Ciamician” dell'Università di Bologna, ha promosso e preso parte all'evento. “Ritengo che sia fondamentale che aziende come SIAD sostengano workshop di questo genere. – commenta Bandini – Sembra paradossale ma proprio oggi, nel secolo della comunicazione multimediale, i giovani fanno molta più fatica ad entrare in contatto con le realtà industriali italiane. I motivi sono molteplici, da un lato hanno difficoltà a mettersi in evidenza, non viaggiano molto e non si curano della fornitura dei gas che vengono utilizzati in laboratorio. Seminari come questo, dunque, sono vetrine importanti che permettono ai giovani di conoscere queste realtà industriali, creando i presupposti per interessanti e sinergiche future collaborazioni lavorative”.