NUOVO RINVIO PER IL GALSI: VICINI ALLO STOP DEFINITIVO?

05 lug 2013
Nuovo rinvio per il Galsi, il gasdotto che dalla Algeria dovrebbe portare metano alla Sardegna e quindi alla Toscana

La decisione, comunicata dall’azienda algerina, di non voler far partire i lavori non è un buon segnale: non è infatti la prima volta che si decide un rinvio. È già accaduto nel recente passato due volte: la prima per ragioni tecniche, la seconda per motivi finanziari.
Oggi, con tutta probabilità, ci sono altre ragioni che non sono ufficializzabili, ma che di fatto sono sostanziali. E cioè che il progetto non ha più solide basi di business, visto l’eccesso di offerta di gas, specie in futuro.
Fatto sta che la gassificazione della Sardegna, considerata uno strumento indispensabile per rendere competitive nell’isola le attività economiche che hanno un alto consumo di energia, non decolla. Sono passati dieci anni da quando la società Galsi nacque dall’incontro tra l’algerina Sonatrach (41,6%), l’Edison (20,8%), l’Enel Produzione (13,5%), il gruppo Hera (10,4%) con la partecipazione della regione sarda attraverso la Sfirs (che detiene una quota dell’11,6%).
In attesa della formalizzazione della fine del progetto Galsi, si ragiona già su soluzioni alternative. Una di queste è la realizzazione di un gasdotto est dalla Toscana alla Sardegna. L’altra è la costruzione di un terminal di rigassificazione alimentato da metaniere.

Fonte: quindici.federutility.it