Osservatorio Agici-Accenture 2010 - Aggregazioni nelle Utilities: in crescita in Europa, calano in Italia a causa dell’elevato consolidamento a livello locale

19 feb 2010
Milano, 18 febbraio 2010 – Riduzione dei consumi energetici (5% di energia elettrica e 9% di gas nel primo semestre 2009 ), riduzione dei prezzi medi di energia elettrica e gas (rispettivamente 41% e 46% ), stretta creditizia e minore fiducia dei mercati finanziari: questi gli elementi che - secondo l’Osservatorio Agici Accenture 2010 - hanno caratterizzato il 2009 e che incidono significativamente sui risultati e sulle strategie delle Utilities europee e italiane. Ad aggravare il contesto di crisi, per le ex-municipalizzate quotate italiane, si sono aggiunte le maxi-sanzioni UE per aiuti di Stato. In Europa la crisi non ha rallentato il numero di accordi siglati, che al contrario segnano un aumento rispetto all’anno precedente (+8%). In Italia invece si conferma il rallentamento del processo aggregativo (-9%), dovuto principalmente a una riduzione degli spazi per nuovi trend di M&A, che potrebbe però invertirsi alla luce della recente riforma dei servizi pubblici locali. Secondo l’Osservatorio, giunto quest’anno alla decima edizione, il 2009 è stato un anno di svolta per l’orientamento strategico di molti grandi gruppi energetici europei. Si sono avviati numerosi processi di razionalizzazione aziendale che nel medio periodo porteranno a un nuovo modello di business basato su un unbundling sostanziale. L’Osservatorio Accenture - Agici propone due volumi: il primo si focalizza sulle alleanze e le aggregazioni delle utilities italiane; il secondo analizza le operazioni con rilevanza strategica di 42 aziende rappresentative del mercato energetico europeo. Book I – Il mercato italiano delle utilities – Verso un Big Bang delle Ex-Municipalizzate? 64 sono gli accordi registrati nel 2009 in Italia Il dato segna una diminuzione del 9% rispetto al 2008, legata principalmente all’elevato grado di consolidamento a livello locale. “A tale proposito - afferma il Prof. Andrea Gilardoni docente dell’Università Bocconi e direttore dell’Osservatorio “la riforma dei servizi pubblici locali offre nuovi stimoli alle utility italiane per un rilancio del processo aggregativo. Tale dinamica potrebbe sfociare nella creazione di una Maxi-utility costituita dalle principali ex-municipalizzate quotate (A2A, HERA, Iride, Enia, AcegasAps, ecc.). Questo soggetto avrebbe una capitalizzazione di circa 9 miliardi di €, un fatturato complessivo di circa 18 miliardi di € e una notevole dotazione infrastrutturale. L’ipotetica impresa – prosegue Gilardoni – potrebbe avere un ruolo rilevante anche a livello internazionale, in particolare nella competizione per soddisfare la crescente domanda di servizi pubblici locali nei paesi del mediterraneo e oltre.” Secondo la ricerca, i settori energetici si confermano anche quest’anno i più dinamici, con il 79% degli accordi, dato fortemente influenzato dai maggiori gruppi italiani e da quelli internazionali che stanno investendo in Italia. Tra le più importanti operazioni nazionali: Enel ha finalizzato l’acquisizione della spagnola Endesa; Eni ha effettuato importanti acquisizioni di diritti esplorativi in Uganda e negli USA; infine Edison ha segnato un passo importante nel processo di integrazione verticale nell’E&P del gas con l’acquisizione della concessione Abu Qir in Egitto. Per quanto riguarda le local utilities, continua, anche se a ritmi più ridotti, il consolidamento del settore. Il maggior contributo è dato da Hera, con le aggregazioni di Aimag e Aspes. Importante anche l’acquisizione di Manutencoop Servizi Ambientali conclusa da Biancamano, che diventa la maggiore realtà privata italiana nel settore rifiuti. Ancora da definire sarà invece l’effettivo formarsi di un grande polo del Nord Est, dove è allo studio un progetto di fusione tra AcegasAps e LGH. “A ciò si aggiunga - sottolinea Claudio Arcudi, Senior Executive di Accenture Responsabile del settore Utilities Italia – che alcune utilities tradizionalmente locali hanno raggiunto ormai una dimensione nazionale e iniziano a effettuare operazioni di rilievo anche in un contesto internazionale; è senza dubbio il caso A2A con l’acquisizione di EPCG Montenegro, avvenuta nel 2009, e quella di Cofatech Coriance, avvenuta nel 2008”. Book II – “Green Economy, Energy Efficiency and Energy Independence: the Role of Pan-European Utilities” Il volume analizza gli accordi e le strategie dei 42 maggiori player europei nei settori energetici. Le aziende in esame hanno portato a termine 267 accordi nel 2009, registrando un incremento dell’8% rispetto al 2008; segno che gli spazi per ulteriori consolidamenti sono tutt’altro che esauriti e che i player del settore intendono sfruttarli con decisione e rapidità. L’operazione più importante è stata l’ultima trance dell’acquisizione di Endesa da parte di Enel (11,1 miliardi di €); molto rilevanti anche l’acquisizione di RWE su Essent (9,3 miliardi di €) e quella di Vattenfal su Nuon (8,5 miliardi di €). “Come dimostrano le principali operazioni del 2009 - commenta Luca Cesari, Managing Partner di Accenture, Responsabile del settore utilities a livello mondiale - i campioni nazionali sono sempre più minacciati da aziende leader in ambito internazionale. Questi ultimi, tuttavia, devono affrontare la minore fiducia degli investitori e, in molti casi, l’esigenza di un riequilibrio finanziario, che ha portato a una razionalizzazione societaria con la cessione di asset soprattutto in attività regolamentate come le reti di distribuzione.” “Tali processi - prosegue Cesari - congiuntamente ad operazioni di acquisizioni parziali (che non includono cioè le attività regolamentate) preannunciano l’avvento di un nuovo modello di business centrato su un unbundling sostanziale e non più solo formale”. Inoltre, la necessità di assicurare gli approvvigionamenti di gas naturale portano le Oil & Gas europee a concentrarsi nelle attività di E&P acquisendo nuove licenze esplorative. “Tuttavia – afferma Gilardoni – anche molte utilities europee stanno proseguendo in un percorso di integrazione verticale nel up-stream del gas naturale: è il caso ad esempio dell’italiana Edison con l’acquisizione della licenza Abu Qir, ma anche di altre importanti realtà europee quali, ad esempio, Centrica che consolida la presenza nel Mare del Nord. Si sottolinea inoltre l’accordo tra Gazprom, Eni e EdF che segna un importante passo per la realizzazione del gasdotto South Stream”. Secondo gli autori dello studio la normativa comunitaria è un altro aspetto centrale che influenza l’orientamento strategico dei gruppi energetici europei. Il pacchetto 20-20-20 è di notevole stimolo allo sviluppo del settore: il numero di accordi che riguardano le fonti rinnovabili registrato nel 2009 è molto elevato e rappresenta circa il 30% delle intese rilevate. La normativa UE ha inoltre indotto la creazione di numerose partnership tese alla ricerca di tecnologie capaci di ridurre le emissioni del settore elettrico (ad esempio la Carbon Capture Storage). Tale direttiva ha infine reso molto attrattivo, anche per le utilities, il business dell’efficienza energetica. “Nel mercato delle auto elettriche, ad esempio – afferma Arcudi - le utilities possono giocare un ruolo importante, lo sviluppo della mobilità elettrica costituisce infatti un mercato potenziale di notevoli dimensioni con una serie di benefici economici, ambientali e anche di politica energetica”. --------------------------------------- Agici Finanza d’Impresa Agici Finanza d’impresa, costituita da professionisti indipendenti specializzati nella consulenza strategica e finanziaria, offre un’assistenza completa e flessibile, caratterizzata da un taglio operativo unito a una solida base teorica per supportare i processi di sviluppo delle imprese. www.agici.it La società, attiva nelle aree business strategy, corporate finance ed environmental strategy, ha sviluppato importanti progetti in molteplici industries, tra le quali: ambiente, commercio e servizi, editoria, elettronica, componentistica, immobiliare, Internet, utilities. In particolare, nei vari comparti delle utilities Agici vanta una consolidata esperienza, sia accademica che professionale, ed un’ampia conoscenza del business italiano ed internazionale. Agici Studi & Ricerche fornisce a operatori e ad investitori un supporto alle decisioni, attraverso ricerche e analisi sulla situazione e sui trend di mercato. L’attività spazia dalla consulenza strategica alle ricerche di mercato, dalle pubblicazioni su riviste specializzate ai libri di settore. http://www.agici.it/studi_e_ricerche.php Accenture Accenture è un’azienda globale di consulenza direzionale, servizi tecnologici e outsourcing. Combinando un’esperienza unica, competenze in tutti i settori di mercato e nelle funzioni di business, con un’ampia attività di ricerca sulle aziende di maggior successo al mondo, Accenture collabora con i suoi clienti, aziende e pubbliche amministrazioni, per aiutarli a raggiungere performance d’eccellenza. Accenture conta oltre 176 mila professionisti che servono clienti in oltre 120 paesi. A livello globale, i ricavi netti per l’anno fiscale conclusosi il 31 agosto 2009 ammontano a 21,58 miliardi di dollari. In Italia è presente con 9.200 persone e nell’anno fiscale conclusosi il 31 agosto 2009 ha registrato ricavi netti per 1,01 miliardi di euro. www.accenture.com – www.accenture.it --------------------------------------- Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Dott.ssa Valeria Mazzanti Agici Finanza d’Impresa S.r.l. Via Brentano 2, 20121 Milano 02 54.55.801 valeria.mazzanti@agici.it