
Testo intervista Fabio Colombari della E. Giovi s.r.l., ingegnere di processo degli impianti di trattamento meccanico-biologico di Malagrotta 1 e 2, a Roma.
Testo: Quali sono le caratteristiche dell’impianto di trattamento meccanico-biologico in cui ci troviamo?
Ing. Colombari: L’impianto di trattamento meccanico - biologico, detto anche impianto TMB, tratta rifiuti urbani indifferenziati e permette di separare due principali categorie di prodotti: una frazione secca, che va costituire il CDR (combustibile da rifiuti), e una frazione umida, che rappresenta la parte organica del rifiuto, che viene stabilizzata. Dall’impianto è inoltre possibile recuperare materiali ferrosi, materiali non ferrosi (alluminio) e plastiche (es. PET). In questo impianto vengono trattate 900 tonnellate di rifiuti al giorno.
Testo: Quando ha avuto inizio l’attività?
Ing. Colombari: Questo impianto è in esercizio dal 2009 ed è tuttora in funzione.
Testo: Che tipo di strumentazione Testo utilizzate?
Ing. Colombari: L’analizzatore di combustione testo 350, lo strumento multifunzione testo 480, il termometro testo 110 con varie sonde ad infissione appositamente progettate per la misura della temperatura all’interno della biomassa. Disponiamo inoltre di una termocamera, che utilizziamo per rilevare eventuali disfunzioni nel processo di stabilizzazione della frazione organica. La termocamera infatti permette di rilevare le aree relativamente più fredde della rete di tubazioni che estraggono l’aria dal bacino di ossidazione: i punti freddi segnalano un cattivo funzionamento dell’impianto.
Testo: Che tipo di parametri monitorate con gli strumenti di misura Testo?
Ing. Colombari: Ossigeno, temperatura, umidità, pressione e portata d’aria, oltre alle misure termografiche.
Testo: Con quale periodicità effettuate questo tipo di misure?
Ing. Colombari: I controlli sono settimanali.
Testo: Che scopo hanno le misure effettuate con l’analizzatore di combustione testo 350?
Ing. Colombari: Testo 350 viene impiegato per misurare la quantità di ossigeno all’interno del cumulo dei rifiuti. La misura della concentrazione di ossigeno nell’aria estratta dai bacini consente di monitorare il processo di ossidazione, di seguirne l’andamento ed evitare che alcuni settori del bacino scendano a basse concentrazioni di ossigeno, o addirittura in condizioni anaerobiche. Si tratta di una misura che ci permette di monitorare l’efficienza del processo di ossidazione.
Testo: Quali problemi potrebbero verificarsi sull’impianto, se i parametri , quindi O2, CO2, non risultassero ottimali?
Ing. Colombari: L’obiettivo delle misure è il controllo del processo di stabilizzazione della sostanza organica. La sostanza organica deve essere stabilizzata rispettando alcuni parametri stabiliti dalla legge. Un cattivo funzionamento dell’impianto ovviamente impatta quei valori e non mi consente di rispettare quelli che sono i parametri di legge. Quindi, conoscere la concentrazione di ossigeno mi permette di ottenere subito lo stato di efficienza del processo.
Ad es. se trovassi nel bacino valori di ossigeno molto bassi (es. inferiori a l 10%), sarebbe evidente che in quella parte dell’impianto il processo aerobico non risulterebbe efficiente in termini di stabilizzazione del materiale.
Testo: Che ruolo ha la misura della temperatura?
Ing. Colombari: Per noi è di fondamentale importanza misurare la temperatura dell’aria estratta dai bacini di ossidazione e soprattutto la temperatura all’interno della biomassa.
Testo: Che tipo di sonde utilizzate per misurare nella biomassa?
Ing. Colombari: Abbiamo delle sonde ad infissione, che vengono inserite direttamente all’interno della biomassa. Si tratta di sonde speciali per compost a penetrazione, con profondità di immersione di 150 cm, prodotte da Testo su misura per noi. Sono molto soddisfatto della consulenza pre-vendita: gli specialisti Testo riescono sempre a individuare le soluzioni di misura migliori per le esigenze del nostro impianto. Ma soprattutto scelgo Testo per il servizio di assistenza post-vendita: il personale specializzato è reperibile tutti i giorni dalle 8,30 alle 18 e il servizio riparazioni è sempre puntuale.
Focus Testo: Gestione dei rifiuti
La gestione dei rifiuti viene effettuata principalmente attraverso lo smaltimento in discarica, l’incenerimento con e senza recupero energetico, il compostaggio nonché il riciclo e il recupero di materia (trattamenti di tipo meccanico-biologico, termo-fisico ecc.).
La componente organica dei rifiuti in discarica viene gestita in maniera differente a seconda che si voglia produrre energia (biogas) o semplicemente stabilizzare il cumulo.
In entrambi i casi è fondamentale ed importante controllare periodicamente tutti i parametri del processo di produzione di biogas (degradazione anaerobica) o di stabilizzazione (degradazione aerobica). Un processo che non funziona correttamente potrebbe portare a una perdita di qualità del biogas oppure all’insorgere di focolai ed incendi all’interno del cumulo. La misura dell’ossigeno, dell’anidride carbonica e delle temperature eseguite attraverso i pozzi di ispezione è fondamentale per raggiungere questo obiettivo.
Nel caso di produzione di biogas, gli impianti sono inoltre dotati di sistemi per trasformarlo in energia termica e/o elettrica. Bruciatori e/o cogeneratori richiedono di essere continuamente regolati e ottimizzati per massimizzarne il rendimento al variare delle condizioni operative (es. composizione chimica del biogas). Gli analizzatori di combustione portatili danno la possibilità di misurare con precisione questi parametri garantendo al gestore sicurezza ed efficienza dell’impianto in tutte le sue fasi di vita.
Gli strumenti Testo proposti
Testo 340 – analizzatore di combustione palmare, per il controllo dei bruciatori/motori.
Testo 340 può montare fino a 4 sensori e consente di misurare anche SO2 o NO2 (oltre a O2, NO, CO).
Testo 350 - analizzatore di combustione portatile, necessario quando sono richieste misure aggiuntive.
Testo 350 consente di effettuare misure di lunga durata oltre che di verificare CO2, NO2, SO2, H2S, CxHy.
In questo caso è indispensabile includere nello strumento le seguenti opzioni:
- opzione cella di Peltier integrata con drenaggio automatico della condensa,
- opzione autozero dei sensori per misure di lungo periodo
- una sonda di campionamento con puntale sufficientemente lungo. E’ inoltre disponibile una sonda speciale per la misura nei pozzi di ispezione del cumulo.
Testo 480 – strumento di misura palmare multiparametrico.
Allo strumento Testo 480 possono essere collegate fino a sei sensori simultaneamente per misurare e registrare temperature, umidità, pressione, velocità e portata dell’aria.
Testo 885 – termocamera professionale per manutenzione e diagnosi energetica, con sensore 320x240 pixel, range di misura fino a 1.200 °C.
Testo SpA – via F.lli Rosselli 3/2 – 20019 Settimo Milanese (MI) – Tel: 02/33519.1 - info@testo.it – www.testo.it