RAGIONARE INSIEME A BRUXELLES SU WHITE-GREEN BOND PER L’EFFICIENZA ENERGETICA

22 apr 2013
Aspettando Smart Energy Expo e Verona Efficiency Summit, a Veronafiere dal 9 all’11 ottobre 2013 L’idea lanciata dal Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente, Tullio Fanelli, nel corso del convegno su Efficienza energetica e Pubblica Amministrazione organizzato al Senato della Repubblica da Veronafiere.
«L’efficienza energetica nel nostro Paese potrebbe essere finanziata attraverso l' emissione di particolari Bond, obbligazioni senza scadenza, con un rendimento lievemente superiore a quelli del Tesoro. Si tratta di una manovra che non genera debito, bensì risparmio energetico e quindi PIL, e che ha un forte significato industriale oltreché sociale ed etico, ed è questo che spiegheremo a Bruxelles, dove è meglio andare con idee e progetti piuttosto che con il cappello in mano a chiedere di poterci indebitare di più. Lo ha affermato il Sottosegretario di Stato del Ministero dell'Ambiente Ing. Tullio Fanelli nel corso dell'incontro “Efficienza Energetica e Pubblica Amministrazione: scenari e sviluppi” organizzato a Roma, presso il Senato, da Smart Energy Expo, la prima fiera sull'efficienza energetica che si svolgerà a Verona dal 9 all'11 ottobre. Sempre sul tema della finanziabilità degli interventi di efficienza energetica è intervenuta la Dott.ssa Sara Romano, Direttore Generale del Ministero dello Sviluppo Economico che ha sottolineato come «i fondi attualmente esistenti, tra cui il fondo di Kyoto, siano sottoutilizzati dalle nostre imprese e dalla P.A.», ed ha ricordato come «la finanziabilità dipenda sempre dalla coerenza e dalla bontà dei progetti stessi, che non possono essere standardizzati o replicati rigidamente, ma devono partire da un adeguato e professionale check energetico per poi proporre l'applicazione di soluzioni ad hoc». BOX sul BOND Le obbligazioni senza scadenza (o rendite perpetue) sono obbligazioni che corrispondono perpetuamente una cedola predefinita ma non presuppongono nessun rimborso a termine. Varie aziende (tra cui Deutsche Bank) hanno fatto ricorso a tale strumento finanziario. Dal punto di vista formale tali obbligazioni non costituiscono debito proprio per l’assenza dell’obbligo di restituzione del capitale (può invece essere prevista un’opzione per il riacquisto). Dal punto di vista sostanziale tali obbligazioni non costituiscono debito se i capitali vengono impiegati in investimenti produttivi che garantiscano un ritorno economico in grado di compensare, in tutto o in parte, l’onere annuale derivante dalle cedole che altrimenti concorrerebbe al deficit.