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Redazione Watergas.it
- Aziende e settori industriali
In occasione dell’11° Italian Energy Summit Il Sole 24 ORE di lunedì 26 settembre pubblica il “RAPPORTO ENERGIA”. In primo piano, 10 pagine dedicate al nuovo Osservatorio Nomisma Energia - Il Sole 24 ORE sui campioni italiani dell'energia mondiale. Il panel di analisti ed esperti del settore ha selezionato 20 società italiane leader mondiali delle loro nicchie di mercato o con una spiccata internazionalizzazione.
Si tratta di imprese del manifatturiero e dei servizi hi-tech spesso sconosciute all'opinione pubblica, che dalla provincia profonda, da Novara a Matera, sono partiti all'assalto di Cina, Russia, Francia, diventando leader di nicchie strategiche.
Fra tutti, la Rosetti Marino di Ravenna, leader mondiale delle piattaforme petrolifere offshore di trivellazione (al lavoro anche in Kazakistan), la Bonatti di Parma, fra i principali costruttori del maxi gasdotto North Stream, la Irem di Siracusa di casa in Arabia Saudita. Grandi eccellenza anche nel fotovoltaico, dalla 3Sun di Catania alla Solsonica di Rieti, a Mx Group di Villasanta (Monza), alla Elettronica Santerno di Imola, alla Angelantoni di Massa Martana in Umbria. Altre eccellenze sono nel campo del termico (caldaie e pompe di calore), dei trasporti sostenibili, del trasporto e dell'accumulo di energia.
Le 20 società premiate dall'Osservatorio fatturano insieme oltre 20 miliardi di euro (nell'elenco ci sono anche colossi come Saipem del Gruppo Eni, Enel Green Power e Prysmian), quindi rappresentano quasi il 10% del mercato italiano dell'energia, a quota 256 miliardi. Un settore in crescita, ma ora danneggiato dalla Robin Tax introdotta dalla manovra di ferragosto che ha aumentato di quattro punti percentuali l'addizionale Ires, estendendola anche alle fonti rinnovabili e al settore di energia.
Nel “Rapporto Energia” del Sole 24 ORE di Lunedì 26 settembre anche l'analisi dell'Istituto Bruno Leoni sul grande scandalo dell'energia italiano: le bollette più alte d'Europa. Il doppio di quelle francesi, ad esempio, per un'impresa media (15 centesimi al kW contro 7).
Inoltre, il “Rapporto Energia” segnala una novità assoluta: lo Stato ci sta guadagnando, e parecchio, con gli incentivi concessi al fotovoltaico. Gli investimenti per 35 miliardi attivati grazie a incentivi per 2 miliardi prelevati dalle bollette di cittadini e imprese hanno fruttato all'erario 3,5 miliardi di Iva. Una lezione appresa da uno studio Iefe Bocconi convalidata da Confindustria Anie/Gifi e che l’11° Italian Energy Summit del Sole 24 ORE girerà al Governo, in vista del decreto crescita in fase di elaborazione.