
Nel 2011 erano 131 le aziende operanti nel settore idrico in Lombardia e 630 i Comuni con gestione in economia, mentre alla fine del 2017 sono stati censiti soltanto 59 operatori (di cui 48 negli Ambiti Territoriali Ottimali - ATO - di Como e Varese dove il processo di riorganizzazione non è ancora stato completato e arriverà a compimento a fine 2018) e 305 Comuni con gestione in economia (di cui 241 tra Como e Varese), mentre gli altri sono già passati alle più efficienti gestioni d'ambito.
"Oggi il servizio idrico integrato si presenta con un profilo fortemente rinnovato e ormai molto vicino all'obiettivo finale delle norme regionali e statali che prevedono un gestore per ogni ATO (Ambito Territoriale Ottimale)". Lo ha detto l'assessore al Territorio e Protezione Civile di Regione Lombardia commentando i dati emersi dalla relazione sullo stato di attuazione del servizio idrico lombardo, approvata dalla Giunta lombarda e appena trasmessa al Consiglio regionale e che tendono a misurano il buono stato di salute di un settore che sarà presto pronto a svolgere un ruolo chiave nell'ambito dell'economia locale, esprimendo una domanda sempre più forte di tecnologia, ricerca e opere.
NUMERI DI UNA RIORGANIZZAZIONE QUASI COMPIUTA - Nel 2011 erano 131 le aziende operanti nel settore idrico in Lombardia e 630 i Comuni con gestione in economia, mentre alla fine del 2017 sono stati censiti soltanto 59 operatori (di cui 48 negli Ambiti Territoriali Ottimali - ATO - di Como e Varese dove il processo di riorganizzazione non è ancora stato completato e arriverà a compimento a fine 2018) e 305 Comuni con gestione in economia (di cui 241 tra Como e Varese), mentre gli altri sono già passati alle più efficienti gestioni d'ambito. In 767 Comuni lombardi, ossia oltre la metà, esiste una mappatura digitale delle reti fognarie. E anche la funzione di vigilanza si sta consolidando, dal momento che è aumentato significativamente il numero dei controlli, dai 630 del 2016 ai 794 del 2017.
DA REGIONE 15 MILIONI DI FINANZIAMENTO - In considerazione dell'impegno rilevante che i gestori devono affrontare con i piani di investimento in questi anni, Regione Lombardia ha messo a disposizione 15 milioni di euro per accelerare gli investimenti più rilevanti, che si vanno ad aggiungere ai fondi statali. "Negli ultimi anni il servizio idrico integrato in Lombardia è stato oggetto di un rilevante processo di riorganizzazione e ammodernamento superando l'estrema frammentarietà che lo caratterizzava e che è stata anche ostacolo in passato allo sviluppo degli investimenti e all'ottimizzazione degli standard qualitativi" ha commentato l'assessore al Territorio e Protezione Civile. "Ad oggi - ha detto ancora - la riorganizzazione è avvenuta in tutti gli ATO, che coincidono con le provincie, esclusi Como e Varese, dove sarà presto portata a compimento, e il grande sforzo organizzativo ha portato ad una crescita di capacità sia tecnologica che professionale e finanziaria".
PROSSIMI OBIETTIVI - "Ora che il processo di crescita e sviluppo del servizio ha raggiunto un certo grado di maturità - ha concluso l'assessore regionale - restano ancora da portare a compimento il superamento delle differenze territoriali e l'omogeneizzazione delle tariffe finali per l'utente e colmare il deficit infrastrutturale nel ciclo della depurazione. Obiettivi che sosterremo e porteremo avanti con coerenza".
Fonte: www.regione.lombardia.it