Presidente Montanini: Assotermica soddisfatta per la semplificazione delle modalità di evacuazione dei fumi “a parete” per caldaie a condensazione e apparecchi ibridi.
Milano, 18 luglio 2014 - La pubblicazione del decreto legislativo di recepimento della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica (Gazzetta Ufficiale del 18 luglio 2014) contiene un’importante novità in materia di evacuazione dei fumi di scarico degli impianti termici e aumenta significativamente i casi in cui è possibile scaricare a parete (da 4 a 6), rivedendo le tipologie e le caratteristiche dei generatori che possono beneficiare di tale semplificazione.
Alberto Montanini, Presidente di Assotermica, l’associazione dei costruttori di apparecchi e componenti per impianti termici, esprime la propria soddisfazione per una misura auspicata da tempo: “L’attuale formulazione, che confidiamo chiarisca una volta per tutte la materia in oggetto, si inserisce nel quadro degli indirizzi di efficientamento energetico indicati dall’UE, che con le recenti misure di Ecodesign spingerà decisamente verso l’adozione di tecnologie ad alta efficienza, quali le caldaie a condensazione e gli apparecchi ibridi. Fino ad oggi la legislazione per l’evacuazione dei fumi non richiamava in alcun modo queste tecnologie mentre le modifiche approvate e pubblicate in Gazzetta Ufficiale sono un passo importante per eliminare una delle principali criticità ad una maggiore diffusione di sistemi ad alta efficienza”.
In particolare con gli art. 14, commi 8 e 9, è prevista la possibilità di scaricare a parete per i generatori di calore a gas a camera stagna in sostituzione di generatori che già scaricavano a parete o in canna collettiva ramificata, ma soprattutto tale semplificazione viene estesa al caso di ristrutturazioni di impianti termici individuali già esistenti, qualora non vi siano sistemi di evacuazione a tetto idonei o comunque adeguabili e qualora vengano installati generatori a condensazione con emissioni medie ponderate di ossidi di azoto non superiori a 70 mg/kWh.
Le stesse caldaie a condensazione con analoghi limiti di emissione potranno scaricare a parete anche nei casi in cui l'obbligo di evacuare i fumi a tetto risulta incompatibile con norme di tutela degli edifici oggetto dell'intervento o il progettista attesta e assevera l'impossibilità tecnica a realizzare lo sbocco sopra il colmo del tetto.
In aggiunta a ciò, per i generatori ibridi compatti composti almeno da una caldaia a condensazione e da una pompa di calore sparisce qualsiasi condizione di verifica sia dell’impossibilità tecnica che dell’adeguabilità dei sistemi fumari.
Conclude Montanini: “Il lavoro da fare è ancora molto, ma ora possiamo guardare con più serenità ai Regolamenti di Ecodesign ed Etichettatura Energetica, che diventeranno operativi a partire da settembre 2015”.
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