Relazione Autorità: le rinnovabili devono convivere con il termoelettrico. Servono infrastrutture e bond per l’acqua

02 lug 2013
Nell’intervento annuale il presidente dell’Authority per l’energia, Guido Bortoni, affronta la questione elettrica ipotizzando la remunerazione della capacità non prodotta come “una buona soluzione”. Per le rinnovabili invoca un’operazione trasparenza sugli incentivi “per non gravare i consumatori di un carico insostenibile”. E per il sistema idrico si punta a strumenti di finanziamento ulteriori, come i project bond

“È necessaria una positiva integrazione delle fonti rinnovabili con quelle tradizionali anche alla luce del peso degli oneri di sistema e delle tasse sulle bollette che sta riducendo fortemente gli effetti positivi del mercato”. È quanto ha detto il presidente dell’Autorità per l’energia, Guido Bortoni, nel corso della tradizionale relazione annuale che ha toccato questa mattina i numerosi nodi del panorama energetico nazionale partendo dal drammatico crollo dei consumi a causa della crisi.
Riprendendo diversi obiettivi del governo tecnico Monti, il presidente ha anche ribadito la necessità di investimenti in infrastrutture come, per esempio, i rigassificatori, ma ha anche sottolineato la bontà dell’abbassamento del costo del gas grazie ai contratti spot. In materia elettrica, Bortoni ha invece puntato il dito contro tassazioni e interventi statali (specie i famigerati oneri di sistema) che hanno ridotto di molto i benefici derivanti dal mercato. Nel mirino anche gli incentivi alle rinnovabili, “chiamate” a integrarsi con le fonti fossili per far diminuire il costo delle bollette e rilanciare il settore termoelettrico da sostenere anche attraverso il capacity payment. In questo senso, ha chiarito, “lo schema sviluppato dall’Autorità nel 2011-2012 appare una buona soluzione”.

Fonte: www.e-gazette.it