
La rivoluzione tecnologica introdotta da Newlisi riduce più del 70% il volume dei fanghi di supero
A causa dei cambiamenti demografici, politici e regolamentari, ridurre il volumi dei fanghi è diventata una necessità e una sfida fondamentale per il mercato; la crescita della popolazione provoca un aumento della produzione di rifiuti speciali in tutto il mondo, stimati in 50 milioni di tonnellate annue; l’aumento della regolamentazione ambientale, le pressioni territoriali e sociali per ridurre esalazioni e traffico di camion nei pressi dei depuratori rendono sempre più difficile e costoso bruciare, diffondere e spedire fanghi nelle discariche o trasportarli per lunghe distanze, così come, in Italia in particolare, si riducono i destini per lo spandimento agricolo. I comuni subiscono una continua pressione politica ed economica per ridurre i costi e creare valore dai flussi di rifiuti.
Titolare di un brevetto italiano unico riconosciuto nel mondo in 39 Paesi, con una tecnologia rivoluzionaria nella riduzione dei fanghi e recupero energetico attraverso incremento di biogas, Newlisi, da più di 6 anni presente sul mercato con sistemi in scala reale, leader nel mercato italiano, ha raggiunto traguardi di innovazione unici nel settore delle acque ed in particolare nella riduzione o valorizzazione delle sostanze solide che permangono nei residui di depurazione sia essi reflui civili che industriali e che, comunemente, sono detti fanghi di supero.
Ne dà testimonianza l’impianto di depurazione di Siena sul sito di Ponte a Tressa (SI), il quale raccoglie e depura la totalità delle acque reflue provenienti dalla città di Siena.
Agli inizi del 2015, Acquedotto del Fiora (Gruppo Acea), una delle municipalizzate più dinamiche dell’Italia centrale, dopo aver preso in considerazione più tecnologie per lo smaltimento e valorizzazione dei fanghi di depurazione, ha intrapreso la sperimentazione del sistema di idrolisi termochimica del fango di supero dell’impianto in cui si aveva la maggiore produzione di fanghi a Ponte a Tressa, affidando il servizio alla società Newlisi, con l’obiettivo primario di conseguire un miglioramento delle condizioni sociali ed ambientali ed un significativo risparmio dei costi operativi connessi con lo smaltimento dei fanghi di depurazione (i quali rappresentavano circa il 30% dei costi operativi totali).
Si tratta di un depuratore tradizionale di circa 99.000 abitanti equivalenti a reflui urbani i quali posseggono caratteristiche standard (•COD = 530 mg/l e BOD = 280 mg/l), con una produzione media annuale tra [4500-5000] tonnellate di fango tra il 19% -22% di SST.
Antonio Capristo, AD di Newlisi Spa, afferma: “L’accordo di sperimentazione ha messo da subito in evidenza performance eccezionali, con risultati economici, ambientali e sociali unici e all’avanguardia, dimostrando dai primi giorni la riduzione del volume del fango di supero del 65% e riducendo di circa 170 viaggi di camion ogni anno da e per il sito di depurazione”.
In considerazione del carattere innovativo dell’applicazione, i direttivi dell’acquedotto del Fiora hanno poi commissionato uno studio approfondito all’UNIFI (Università di Firenze, Prof. C. Lubello) per verificare in maniera esaustiva eventuali punti critici o effetti collaterali sul depuratore e, dopo l’esito favorevole, ha appaltato il servizio di riduzione fanghi a Newlisi per i successivi 3 anni, aggiungendo l’affidamento della sezione di disidratazione, per un valore complessivo di 1,7 milioni di euro.
I risultati successivi sono stati molto incoraggianti: se nel 2016 il risultato netto è stato una riduzione dei fanghi prodotti pari al 73% (prodotti circa 1415ton rispetto ai circa 4600 ton normalmente prodotti), nei primi 6 mesi del 2017 la performance si è attestata alla riduzione dei fanghi prodotti del 76% di volume e peso, senza nessun impatto negativo sul depuratore facendo risparmiare circa il 20% della spesa corrente. Ad oggi si riportano 25 mila ore di funzionamento a Ponte a Tressa senza problemi particolari, espressione di solidità di un sistema industriale e affidabile.
I benefici prodotti sono stati molteplici: minor materiale da inviare in discarica con notevole riduzione dei mezzi di trasporto a vantaggio dei cittadini e dell’ambiente, assenza di batteri e virus contaminanti, prezzo bloccato e sicurezza di riduzione di un problema da subito, grazie all’installazione in loco e sistema plug-in semplice e veloce, senza richiesta di autorizzazioni particolari in quanto non sono state necessarie opere murarie e, infine, un risparmio immediato rispetto alle condizioni attuali di mercato.
Aldo Straqualursi, AD di Fiora Spa, sostiene: “Acquedotto del Fiora è un’azienda che da sempre pone un accento rilevante sui bisogni del cittadino e ricerca continuamente soluzioni innovative con impatti positivi sulla comunità e l’ambiente circostante. Tra le diverse soluzioni, abbiamo creduto nel sistema Newlisi e i risultati di ormai quasi tre anni di funzionamento dell’impianto, premiano l’impegno costante del team congiunto che ha collaborato a questo caso di successo”.
La proposta commerciale attuale è vincente e vale per impianti già in essere che per quelli nuovi; infatti nella formula di servizio e con i prezzi di mercato attuali per lo smaltimento, la Newlisi garantisce almeno tra un 10-20 % in meno del costo attuale, mentre nella formula acquisto il payback per la municipalizzata è assicurato in massimo 3-4 anni.
Newlisi SpA
Newlisi S.p.A., con sede a Milano, sviluppa, brevetta e commercializza con successo una rivoluzionaria tecnologia per il trattamento dei fanghi civili e industriali che ne riduce il volume oltre il 70%, aumentando la produzione di biogas di oltre il 40%. La tecnologia “zero fanghi” di Newlisi si rivolge principalmente alle municipalizzate per la gestione e lo smaltimento dei fanghi, in quanto consente di risparmiare denaro comunale grazie ai ridotti costi operativi e di capitale e di avere vantaggi immediati dal punto di vista economico, sociale e ambientale derivanti da una maggiore efficienza operativa (aboliti i costi di smaltimento e trasporto per la gran parte del prodotto), dalla possibilità di trattare tutti i tipi di fanghi biologici e dall’eliminazione di esalazioni che contaminano solitamente le aree soggette al trattamento acque. Inoltre, rispetto alle tecnologie alternative esistenti, quella di Newlisi ha tempi di installazione più brevi, e non necessita di nessuna autorizzazione particolare in quanto non è richiesta nessun’opera muraria Il sistema brevettato Newlisi, basato su un processo di termoidrolisi, è un orgoglio tutto italiano ed è stato introdotto in 39 Paesi ed è applicabile anche in aree geografiche in rapida crescita ed emergenti, come Cina e Est-Europa, o Paesi dove il sistema regolatorio sta imponendo limiti sempre più restrittivi ai canali di conferimento tradizionali in primis l’Italia e la Germania.