Riforma porti, ONTM: "Occasione decisiva per transizione verde e digitale"

04 nov 2025
Secondo l'Osservatorio, la società dovrà promuovere standard uniformi di elettrificazione, la nascita di energy hub portuali per il rifornimento di energia pulita e la piena interoperabilità dei sistemi digitali tra Autorità e operatori.

Accolta con grande attenzione dall'Osservatorio Nazionale Tutela del Mare (ONTM) la nascita di Porti d'Italia, nuova società pubblica voluta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Ministero dell'Economia e delle Finanze per coordinare investimenti e opere strategiche del sistema portuale nazionale.

La società, afferma ONTM in una nota, dovrà diventare il motore di una strategia nazionale per la transizione energetica dei porti capace di promuovere standard uniformi di elettrificazione, la nascita di energy hub portuali per il rifornimento di energia pulita e la piena interoperabilità dei sistemi digitali tra Autorità e operatori.

Dall'elettrificazione delle banchine ("cold ironing"), continua la nota, alla digitalizzazione dei processi logistici e doganali, fino all'introduzione di carburanti puliti come GNL, metanolo verde, ammoniaca e idrogeno marino.

Le dichiarazioni

"Siamo davanti a un vero cambio di paradigma. I porti italiani non possono più essere solo nodi di traffico, ma hub di innovazione ambientale e tecnologica. La riforma potrà funzionare solo se saprà integrare davvero le nuove sfide della transizione ecologica e digitale, con una governance capace di unire Stato, territori e imprese in una visione comune del mare", dichiara Roberto Minerdo, Presidente di ONTM.

"Cold ironing e carburanti verdi non sono slogan, ma strumenti concreti per ridurre drasticamente le emissioni nei porti e nelle città costiere. La digitalizzazione, dal canto suo, è la chiave per rendere efficiente, sicura e tracciabile ogni operazione. Il mare può e deve diventare il laboratorio della transizione ecologica nazionale", sottolinea Federico Ottavio Pescetto, Direttore Generale di ONTM

In questo contesto, si legge, ONTM rafforza la propria visione nel settore portuale con l'ingresso di Sergio Prete, già Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto, che assume la delega sulla portualità e curerà i rapporti con le Autorità di Sistema, con il MIT e con le istituzioni nazionali ed europee competenti in materia.

"È il momento di costruire un modello italiano di sostenibilità portuale, capace di unire competitività e tutela. Il futuro delle infrastrutture marittime passa dall'innovazione e dalle transizioni ecologica, energetica e digitale. Solo così i nostri porti potranno attrarre investimenti, ridurre l'impatto ambientale e diventare motori di crescita equilibrata per i territori. ONTM è il luogo ideale per dare concretezza a questa visione", dichiara Prete.