School of Management Politecnico di Milano Presentato l’Energy Efficiency Report 2018 dell’Energy&Strategy Group Efficienza energetica, 2017 l’anno di svolta: 6,7 miliardi di investimenti (+10%), mercato in fermento, ESCo cresciute in numero e in ad

06 giu 2018
Vittorio Chiesa: “Non mancano le difficoltà e sono ancora molte le incertezze eppure appare chia­ro come il settore abbia raggiungo la piena maturità. Il 2017 infatti ha visto un fiorire di acquisizioni e operazioni di partnership strategiche che hanno ridisegnato il perimetro di attività delle grandi utilities e cambiato decisamente il panorama italiano”

Il 2017 è stato un anno di grande fermento in Italia per il settore dell’efficienza energetica, finalmente avviato su un sentiero di solida crescita. Gli investimenti si sono attestati a 6,7 miliardi di euro, con un trend che da 5 anni continua a mantenersi molto positivo: +10% rispetto al 2016, di nuovo un incremento a doppia cifra dopo il “boom” del 2014, e un tasso di crescita annuale composto (CAGR) dell’12%. E dalla prospettiva degli operatori lo sviluppo sembra confermato anche nel corso del primo semestre 2018.

Sono le principali evidenze emerse dall’Energy Efficiency Report 2018 (ottava edizione) realizzato dall’Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano, che lo ha presentato questa mattina. Un accurato lavoro di raccolta e analisi dei dati portato avanti con la preziosa collaborazione di moltissime aziende e operatori del comparto.

“Non mancano le difficoltà e sono ancora molte le incertezze, a partire da quelle del quadro regolato­rio - commenta Vittorio Chiesa, direttore dell’Energy&Strategy Group - eppure appare chia­ro come il settore dell’efficienza energetica, per un periodo non piccolo considerato il ‘fratello mi­nore’ delle rinnovabili, si sia definitivamente emancipato e abbia raggiungo la piena maturità. Il 2017 infatti ha visto un fiorire di acquisizioni e operazioni di partnership strategiche che hanno ridisegnato il perimetro di attività delle grandi utilitiese cambiato decisamente il panorama italiano delle ESCo: quelle certificate sono aumentate del 30% e si è sfiorata quo­ta 10.000 addetti (+34%). Complessiva­mente i numeri delle ESCo nel corso dell’ultimo anno sono cresciuti più che nell’intero periodo 2012-2016: segno inequivo­cabile di un cambio di marcia”.

A guidare la classifica degli investimenti è ancora il segmento Home & Building con ben il 65% del totale (+10%), seguito dal 33% del comparto industriale (+12%), circa 2,2 miliardi di euro, e dalla Pubblica Amministrazione, buona ultima, che cuba appena il 2%. I 6,7 miliardi di euro di investimenti in efficienza energetica hanno interessato diverse soluzioni e tecnologie, come dimostra l’analisi campionaria effettuata dall’E&S Group con la raccolta di informazioni da parte di 191 imprese industriali e interviste mirate a rappresentanti delle principali associazioni di categoria.

La parte del leone la fanno le pompe di calore, che da sole valgono il 21% del mercato (ne sono state installate circa 500.000), seguite da sistemi di illuminazione efficiente (18% degli investimenti), superfici opache (16% del mercato) e impianti di cogenerazione, che pesano per il 9% con l’installazione di circa 450-500 MW. Le tecnologie che presentano un tasso di crescita negli investimenti superiore a quello della media di mercato (10%) sono soprattutto pompe di calore e sistemi di illuminazione, poi caldaie a condensazione, interventi sul processo produttivo e SGE.

Solo per motori elettrici e inverter (-17% e -30%), solare termico (-8%) e interventi nel campo della refrigerazione (-29%) si registra un segno negativo, cosa che testimonierebbe un crescente interesse verso gli interventi che coinvolgono l’involucro e i sistemi di condizionamento estivo e invernale a dispetto dei fattori di risparmio del vettore elettrico.